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Tekken |
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Un film di Dwight H. Little.
Con Jon Foo, Kelly Overton, Cary-Hiroyuki Tagawa, Ian Anthony Dale, Darrin Dewitt Henson.
continua»
Azione,
durata 92 min.
- USA, Giappone 2010.
- M2 Pictures
uscita venerdì 5 agosto 2011.
MYMONETRO
Tekken  
valutazione media:
2,02
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Troppo corto e troppo conturbante
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| mercoledì 17 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Non pretendevo certo che si vedessero tutti i personaggi (sarebbe servito il cast più lungo del secolo) o che ogni combattimento durasse un quarto d'ora, ma ritengo che sebbene le intenzioni fossero buone si è finito con il produrre una ciofeca. Quando dopo pochi minuti ti ritrovi già davanti ad una scena erotico-sensuale che vede coinvolti Jin Kazama ed una gnocca random assolutamente inutile ai fini della trama (non combatte per lei ma per la madre e non è innamorato di lei perchè poi si invaghisce di Christie) utilizzata solo come riempitivo per non rendere il film troppo corto (un ora e venti per un film su Tekken ... ma mi prendete in giro?) capisci che non è aria e che ti devi preparare al peggio. A dire il vero i combattimenti non sono nemmeno fatti così male, alcune mosse riprendono anche quelle del videogioco e sono abbastanza realistiche! Però sono troppo brevi! La stessa sfida finale tra Kazuya e Jin è buttata la in maniera sbrigativa ed immediata per dare un finale alla storia (che poi finale non è visto che dopo i titoli di coda il regista ha avuto la brillante idea di inserire una scena ulteriore in cui si scopre che Heihaci, o quello che dovrebbe impersonare le caratteristiche del suo personaggio senza riuscirci minimamente, è ancora vivo!!!) e tutto si risolve in una manciata di secondi. Non fai nemmeno in tempo ad appassionarti per davvero che è già tutto finito. L'unico combattimento veramente godibile è il primo che vede confrontarsi Forrest Law e Jin Kazama. Gli altri sono si spettacolari ed entusiasmanti ma antiadrenalinici. Posso capire che forse al regista non era stato affidato chissà quale budget e che perciò ha dovuto arrangiarsi in qualche modo, ma la sensazione è che non vedesse l'ora di poter arrivare a mettere la parola fine, lasciando aperte o solo accennate un sacco di questioni.
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