cicciolanza12
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lunedì 11 ottobre 2010
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integrare il 3d? un'idea strepitosa!
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Amate l'hip-hop? Amate la danza? Step Up 3D è un titolo che non potete perdere!
A differenza dei primi due capitoli della "trilogia" di Step Up questo ultimo film è molto più incentrato sul ballo più che sulla trama. Aspettatevi, quindi, coreografie mozza fiato, salti che sfidano la forza di gravità e colonne sonore che vi entrano dentro come pura energia; ma NON aspettatevi di trovare sul grande schermo una trama soffisticata e affascinante. Si è proprio questa la pecca del film che utilizza la trama solamente per collegare "logicamente" le numerosissime e spettacolari coreografie di ballo. Incredibile è come l'utilizzo della nuova tecnologia del 3D abbia portato a coinvolgere lo spettatore nelle ambientazioni del film: sembra di poter toccare allungando il braccio il ballerino che è davanti a voi, ma strepitoso è l'effetto che hanno le goccioline di acqua sui vostri occhiali!!!
Ero scettico inizialmente sull'utilizzo del 3D in un film come Step Up, ma devo dire che mi ricredo, ottimo lavoro! Concludo giustificando le 3 stelle della mia valutazione.
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Amate l'hip-hop? Amate la danza? Step Up 3D è un titolo che non potete perdere!
A differenza dei primi due capitoli della "trilogia" di Step Up questo ultimo film è molto più incentrato sul ballo più che sulla trama. Aspettatevi, quindi, coreografie mozza fiato, salti che sfidano la forza di gravità e colonne sonore che vi entrano dentro come pura energia; ma NON aspettatevi di trovare sul grande schermo una trama soffisticata e affascinante. Si è proprio questa la pecca del film che utilizza la trama solamente per collegare "logicamente" le numerosissime e spettacolari coreografie di ballo. Incredibile è come l'utilizzo della nuova tecnologia del 3D abbia portato a coinvolgere lo spettatore nelle ambientazioni del film: sembra di poter toccare allungando il braccio il ballerino che è davanti a voi, ma strepitoso è l'effetto che hanno le goccioline di acqua sui vostri occhiali!!!
Ero scettico inizialmente sull'utilizzo del 3D in un film come Step Up, ma devo dire che mi ricredo, ottimo lavoro! Concludo giustificando le 3 stelle della mia valutazione... Avrei dato volentieri 4 stelle se la trama avesse introdotto intrecci e significati più importanti che avrebbero portato lo spettatore non solo a gustarsi le coreografie di ballo, ma anche una storia più complessa ed interessante.
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great steven
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giovedì 16 gennaio 2014
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pessimo musical metropolitano con molte bassezze.
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STEP UP 3D (USA, 2010) diretto da JON M. CHU. Interpretato da RICK MALAMBRI § La vicenda del film è incentrata su un gruppo eterogeneo di ballerini di strada che s’allenano giornalmente in uno scantinato adibito a discoteca. Il loro capo è un carismatico ragazzone con pizzetto e giubbotto nero che unisce alla truppa altri due membri: una ragazza volitiva e super-palestrata (di cui sembra innamorato) e un gaudente capellone fuggito da scuola. Insieme si preparano ad affrontare i loro acerrimi nemici, un gruppo di break-dancers estremamente arroganti, ma nel frattempo dovranno lottare anche contro chi vuole sfrattarli dallo scantinato. Con l’avvento di quest’ultima avanguardia musicale (tekhno, house e tutta la brancata) che cerca di raggiungere i giovani di tutto il mondo da brava serva della globalizzazione, cominciano pure a fare film per intensificare la propaganda.
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STEP UP 3D (USA, 2010) diretto da JON M. CHU. Interpretato da RICK MALAMBRI § La vicenda del film è incentrata su un gruppo eterogeneo di ballerini di strada che s’allenano giornalmente in uno scantinato adibito a discoteca. Il loro capo è un carismatico ragazzone con pizzetto e giubbotto nero che unisce alla truppa altri due membri: una ragazza volitiva e super-palestrata (di cui sembra innamorato) e un gaudente capellone fuggito da scuola. Insieme si preparano ad affrontare i loro acerrimi nemici, un gruppo di break-dancers estremamente arroganti, ma nel frattempo dovranno lottare anche contro chi vuole sfrattarli dallo scantinato. Con l’avvento di quest’ultima avanguardia musicale (tekhno, house e tutta la brancata) che cerca di raggiungere i giovani di tutto il mondo da brava serva della globalizzazione, cominciano pure a fare film per intensificare la propaganda. Ma io mi chiedo: che bisogno c’è di sprecare dei soldi per realizzare delle coreografie tanto costose con luci e colori fin troppo aggressivi, se poi si riesce solo a mettere su una mezza storiella priva di trama, con attori praticamente incapaci di recitare, fra l’altro? Fra parentesi: andateli a vedere nelle discoteche, questi gonzi in preda alle convulsioni, o a teatro, ammesso che là qualcuno abbia il coraggio di concedergli una rappresentazione… Non parliamo poi dei personaggi che interpretano, o tentano di interpretare: senza valori, senza educazione, senza rispetto, pieni solo di un esibizionismo sfegatato che manifestano attraverso le loro acrobazie. Chiaramente è tutta apparenza e niente sostanza, ma è comunque triste pensare che il 70% degli adolescenti odierni aderiscano a questa moda. Fatto sta che film del genere gettano fango sulla lunghissima tradizione cinematografica e anche sulla bella musica. Decisamente troppo sbruffoni. Se non fosse per l’affluenza giovanile nelle sale, farebbero bene a censurarli.
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