Mi trovo in totale disaccordo con questa lettura del film,in quanto la ritengo decisamente forzata!Io non credo che Scorsese volesse elargire messaggi consolatori o riabilitare l' immagine dell'America degli anni 50 propinandocela come "buona e lungimirante" per il semplice fatto che il film non parla di questo!Quello del manicomio criminale,del complotto,degli esperimenti(insomma gli elementi da thriller) è lo sfondo su cui si muove il dramma psicologico del protagonista che è il vero filo conduttore del film.Questo film non è la risposta filo-americana a"Qualcuno volò sul nido del cuculo" perchè il suo intento è completamente diverso: "Qualcuno volò sul nido del cuculo" voleva essere una denuncia nei confronti dei metodi terapeutici disumani a cui venivano sottoposti i pazienti (e molto di più), "Shutter Island" è incentrato sull inaccettabilità della realtà e sulla sua negazione da parte di teddy deniels,sul suo dramma psicologico,sulla sua lotta per cancellare la realtà e costruire un mondo tutto suo in cui non è più il mostro,ma l'eroe.A questo film non interessa dare giudizi sulle pratiche terapeutiche o indurre a "rimetterci fiduciosi nelle mani dei nostri governanti",non vuole giustificare l'America o soffocare le persecuzioni politiche facendole passare come una "costruzione di una follia di massa"e nessun momento del film dà l'idea di ciò,ma a volte si vuol vedere a tutti costi il messaggio politico o antiamericano tanto da costruirlo in modo così artificioso,ma forse, a volte, sarebbe bene uscire da questi schemi mentali.
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nicola barbera
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giovedì 25 marzo 2010
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dipende dal punto di vista da cui guardi
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Secondo me un autore del calibro di Scorsese, quando sceglie - tra decine di copioni - di girare "un certo" film anziché un altro, dovrebbe interrogarsi sulle implicazioni "profonde" della scelta di un certo tema o di una certa ambientazione. Probabilmente hai ragione, e lui ha solo voluto raccontare (con dispiego di mezzi e indubbia raffinatezza) la storia di un uomo alle prese con le proprie ossessioni: ma difficilmente lo spettatore - al dissolversi dell'atmosfera da incubo nella quale é stato immerso con avvincente e realistica coerenza - può sottrarsi al senso di disagio che si prova al risveglio da un brutto sogno, quando per un attimo ci si chiede quale sia davvero la realtà... Se non si voleva correre il rischio di "riabilitare l'immagine dell'America degli anni 50", si poteva ad esempio "trasportare" la storia in un'epoca o in una nazione diversa: non sarebbe stata la prima volta, molti autori hanno fatto operazioni del genere; a volte discutibili, é vero, ma altre volte assai azzeccate.
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Secondo me un autore del calibro di Scorsese, quando sceglie - tra decine di copioni - di girare "un certo" film anziché un altro, dovrebbe interrogarsi sulle implicazioni "profonde" della scelta di un certo tema o di una certa ambientazione. Probabilmente hai ragione, e lui ha solo voluto raccontare (con dispiego di mezzi e indubbia raffinatezza) la storia di un uomo alle prese con le proprie ossessioni: ma difficilmente lo spettatore - al dissolversi dell'atmosfera da incubo nella quale é stato immerso con avvincente e realistica coerenza - può sottrarsi al senso di disagio che si prova al risveglio da un brutto sogno, quando per un attimo ci si chiede quale sia davvero la realtà... Se non si voleva correre il rischio di "riabilitare l'immagine dell'America degli anni 50", si poteva ad esempio "trasportare" la storia in un'epoca o in una nazione diversa: non sarebbe stata la prima volta, molti autori hanno fatto operazioni del genere; a volte discutibili, é vero, ma altre volte assai azzeccate.Comunque, mi rendo conto di aver sollevato una questione controversa: ma il dibattito é bello perché é vario...
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brinciu
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venerdì 29 marzo 2013
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prospettive
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Cito Liberamente86: "Shutter Island" è incentrato sull'inaccettabilità della realtà e sulla sua negazione da parte di teddy deniels, sul suo dramma psicologico,sulla sua lotta per cancellare la realtà e costruire un mondo tutto suo in cui non è più il mostro, ma l'eroe". Proviamo a cambiare Teddy Daniels con gli Stati Uniti e con la loro storia: se fossero proprio loro a cancellare una realtà mostruosa per costruire una retorica in cui si sempre degli eroi?
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