marcus21
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lunedì 30 agosto 2010
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l'eclissi di shrek
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Il primo Shrek era un film atipico, quasi lontano dalla solita favola per bambini e quindi godibile anche dagli adulti.... disperdeva l'idea che l'orco dovesse essere solo cattivo, cosa che faceva spesso risultare questo personaggio (in generale) scialbo e stupido; ma grazie a Shrek questo personaggio veniva approfondito quasi umanizzandolo, ma tenendo sempre conto del suo lato magico, fantastico. Il 2° era simile al primo per godibilità, anzi era forse migliore, grazie all'importante aggiunta di un personaggio che ormai è un mito (assieme al divertente Ciuchino), il gatto con gli stivali. Nel 3° invece Shrek deve cominciare a fare i conti con i problemi di una vita che non rispecchia minimamente quella dei primi due film, e ci si trova davanti uno Shrek che lentamente comincia un processo che lo vede diventare sempre più umano e meno "fantastico".
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Il primo Shrek era un film atipico, quasi lontano dalla solita favola per bambini e quindi godibile anche dagli adulti.... disperdeva l'idea che l'orco dovesse essere solo cattivo, cosa che faceva spesso risultare questo personaggio (in generale) scialbo e stupido; ma grazie a Shrek questo personaggio veniva approfondito quasi umanizzandolo, ma tenendo sempre conto del suo lato magico, fantastico. Il 2° era simile al primo per godibilità, anzi era forse migliore, grazie all'importante aggiunta di un personaggio che ormai è un mito (assieme al divertente Ciuchino), il gatto con gli stivali. Nel 3° invece Shrek deve cominciare a fare i conti con i problemi di una vita che non rispecchia minimamente quella dei primi due film, e ci si trova davanti uno Shrek che lentamente comincia un processo che lo vede diventare sempre più umano e meno "fantastico"... processo che termina in questo film, la vera eclissi di un mito che ci ha accompagnato per 9 anni e che in questo non è altro che (come dice Shrek stesso) uno "stupido Pannocchione verde" pieno di problemi umani che poco hanno a che vedere con il mondo magico delle fiabe. A parte tutto le gag non sono così divertenti, tranne, forse, per l'unica nota veramente positiva, il gatto obeso, molto simpatico. Ah caro Shrek, forse dovevi concluderti con le note di "livin la vida loca" del 2° film, invece di sei autorovinato... Ahimé
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great199
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sabato 4 settembre 2010
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e anche shrek ci abbandona ...
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Ultimo grande film della saga dell'orcone verde noto a tutti come Shrek. Film divertente, ricco di tante scene che fanno ridere a crepapelle. Trama interessante ma senza esagerare però alla fin fine potevano farlo durare di più.
Il più mitico è il vecchio caro Ciuchino che è sempre dinamico e con la battuta pronta (sarà difficile non rivederlo più se non in dvd).
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molok
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venerdì 27 agosto 2010
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il primo anno di coppia dagli occhi di un orco
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Shrek nasce come un digital movie di successo grazie al target ampio al quale riesce a rivolgersi,sia per l'appoggio commerciale che ha avuto con i mass media.
Questi requisiti in genere complicano la vita dei sequel, ma non in questo caso: dopo la doppietta d'incassi col secondo episodio e la sufficienza del terzo, con questo quarto (e forse ultimo) film i produttori hanno rischiato grosso..vincendo la scommessa.
La trama come sempre è leggera e lineare,adatta a piccini mentre strizza l'occhio agli adulti. L'ironia fabulistica viene messa da parte per evitare rindondanza coi vecchi episodi mettendo in gioco un Shrek adulto, padre di tre figli alle prese con la crisi del primo anno di matrimonio.
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Shrek nasce come un digital movie di successo grazie al target ampio al quale riesce a rivolgersi,sia per l'appoggio commerciale che ha avuto con i mass media.
Questi requisiti in genere complicano la vita dei sequel, ma non in questo caso: dopo la doppietta d'incassi col secondo episodio e la sufficienza del terzo, con questo quarto (e forse ultimo) film i produttori hanno rischiato grosso..vincendo la scommessa.
La trama come sempre è leggera e lineare,adatta a piccini mentre strizza l'occhio agli adulti. L'ironia fabulistica viene messa da parte per evitare rindondanza coi vecchi episodi mettendo in gioco un Shrek adulto, padre di tre figli alle prese con la crisi del primo anno di matrimonio. Già, lui una volta orco sporco, libero da etiche e doveri se non quello insito nella sua razza e per questo temuto da tutti, ora si ritrova incatenato all a dOrata vita di coppia con prole, cosa che lo rende ancor più morbido alla vista della sua numerosa cerchia di fans e amici.
Da qui la dicotomia tra passato l'orco di un tempo e quello presente, con i suoi pregi e difetti che lo portano a rimettere il concetto di felicità con incauti patti e scommesse.
La morale si fa presto a leggerla tra le righe del titolo, ma la piacevolezza della grafica e delle colonne sonore unita alla simpatia dei personaggi lo rendono un simpatico diversivo per un pomeriggio al cinema di relax con famiglia.
Il 3d non è un fattore necessario,cosa che rischia di portare tecnicamente il film in secondo piano.
consigliato,forse meglio se comodi in salotto quando ne uscirà il dvd.
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tintii
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venerdì 27 agosto 2010
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l'ultimo capitolo.
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Shrek è stanco della vita che fa ripetutamente tutti i giorni e vorrebbe tanto ritornare a spaventare i contadini e a poter riassaporare la sua privacy. Così, viene convinto dal nano Tremotino a firmare un contratto magico con il quale per un giorno a caso della sua vita può riessere il vero orco che c’è lui. All’inizio tutto andava bene, Shrek poteva spaventare gli abitanti e farsi i bagni nel fango ma quando scopre che Tremotino è re, i suoi amici non lo conoscono e sua moglie non è sposata con lui né ha figli, allora deve rimediare al suo colossale errore e l’unica soluzione è scambiarsi il bacio di vero amore con Fiona.
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Shrek è stanco della vita che fa ripetutamente tutti i giorni e vorrebbe tanto ritornare a spaventare i contadini e a poter riassaporare la sua privacy. Così, viene convinto dal nano Tremotino a firmare un contratto magico con il quale per un giorno a caso della sua vita può riessere il vero orco che c’è lui. All’inizio tutto andava bene, Shrek poteva spaventare gli abitanti e farsi i bagni nel fango ma quando scopre che Tremotino è re, i suoi amici non lo conoscono e sua moglie non è sposata con lui né ha figli, allora deve rimediare al suo colossale errore e l’unica soluzione è scambiarsi il bacio di vero amore con Fiona.
Shrek e vissero felici e contenti finisce la tetralogia iniziata ben 9 anni fa, con il primo capitolo regalandoci l’ultima divertente avventura dell’orco più famoso della storia del cinema, che ha cambiato il modo di fare l’animazione.
Questo ultimo capitolo è fresco, saporito e ripropone la stessa atmosfera che si era percepita nei primi due episodi. La trama è scorrevole, e prende interessanti spunti. Si noti moltissime citazioni come Harry Potter (quando Shrek cerca di cavalcare la scopa) o La vita è meravigliosa o anche Coraline e la porta magica. In quest’ultimo film vedo molta assomiglianza con questo Shrek: c’è sempre un personaggio (il buono) che è stanco della sua vita monotona ma quando si ritrovano in un mondo alternativo dove tutto all’inizio sembra più bello, si accorgeranno che non è così.
Ma passiamo ai personaggi, la coppia Shrek e Ciuchino (fortemente saldata nel primo film) è di nuovo ritornata, più divertente di prima. Ciuchino, dal terzo capitolo, si è svegliato e quando compare in ogni scena ha sempre qualcosa di spassoso e divertente da dire, le risate in sala erano alle stelle!
Il Gatto, quasi dimenticato nel terzo capitolo, è più in forma che mai (non intendo ovviamente il suo aspetto) ed è pronto ad addolcire il pubblico in sala e non solo facendo i suoi occhi dolci.
Fiona è una vera dura, è riuscita ad evadere da sola dal castello dove era rimasta rinchiusa per molti anni, ma ha ancora quel proplema presente nel primo film: di giorno è una principessa e la notte un’ orchessa e solo il bacio di vero amore potrà liberarla dal terribile incantesimo.
Il nano Tremotino è adatto nel ruolo del cattivo, sa essere furbo ed insopportabile.
Per finire, questo Shrek è da vedere, l’animazione è migliorata, c’è la giusta dose di illuminazione (e come se fossimo in un fumetto Disney colorato da Max Monteduro) e la storia è più che buona. Nota speciale per i titoli di coda che prendono alcuni fotogrammi dei precedenti capitoli.
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renato volpone
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giovedì 26 agosto 2010
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..e videro felici e contenti
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Shrek non si smentisce e anche in quest'ultimo film ci si diverte molto e con leggerezza. Simpatica la storia, buona l'animazione, divertentissimi i personaggi (spettacolare il gatto con gli stivali ingrassato...troppo bello). Il film corre veloce e non annoia minimamente...c'è anche una buona morale per chi la vuol vedere, ma è meglio fermarsi al lato ludico. Diciamo sette più
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g_andrini
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giovedì 26 agosto 2010
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confermo le prime impressioni
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E' una animazione ben riuscita. La storia può apparire banale, ma non lo è. E' la fine di una serie di successo, che vede nel primo capitolo un capolavoro. Comunque questo sequel è degno di concludere la saga del "Regno di molto molto lontano". Da vedere.
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dado1987
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giovedì 26 maggio 2011
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ci hanno shrekkerato le...
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La magia è svanita, le idee sono finite, ciò che rimane è cenere. E' un insulto al primo Shrek, unico è vero bel film della serie, tanto innovativo da lanciare un nuovo genere. Tutto quello che è venuto dopo, compreso questo capitolo è solo immondizia senza valore.
Voto 2/10
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mikroman
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giovedì 16 settembre 2010
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una degna conclusione
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Sicuramente meglio del terzo capitolo della serie, Shrek 4 e vissero felici e contenti, conclude la saga in maniera convincente, anche se il tono irriverente con cui prendeva in giro le fiabe tradizionali si è un pò perso.Ad ogni modo un buon film consigliato per momenti di relax e qualche risata.
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miss golightly
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venerdì 5 agosto 2011
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la fine di shrek
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E’ il compleanno dei piccoli orchi e papà Shrek e mamma Fiona sembrano aver fatto le cose in grande per festeggiare i tre cuccioli. Tutto sembra perfetto: la torta, gli amici, l’allegria, eppure Shrek non è felice. Innervositosi dà sfogo alla rabbia con un urlo ma l’effetto che esso ha sugli altri non è più quello di una volta e la nostalgia della sua vita da vero orco lo porta a scendere a patti con uno degli esseri più ingannatori e meschini che ci siano, Tremotino. Per rivivere un solo giorno da orco libero, Shrek rischierà di perdere Fiona, i piccoli , gli amici e tutto quello che ha costruito . Il regista Mike Mitchell e la sua troupe hanno intrapreso un processo di vera e propria reinvenzione dei personaggi, nati e sviluppatisi senza aver mai conosciuto Shrek, ed ecco che Fiona è diventata una coraggiosa guerriera che guida un esercito di orchi contro il perfido Tremotino, mentre Ciuchino traina la carrozza delle streghe intrattenendole cantando.
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E’ il compleanno dei piccoli orchi e papà Shrek e mamma Fiona sembrano aver fatto le cose in grande per festeggiare i tre cuccioli. Tutto sembra perfetto: la torta, gli amici, l’allegria, eppure Shrek non è felice. Innervositosi dà sfogo alla rabbia con un urlo ma l’effetto che esso ha sugli altri non è più quello di una volta e la nostalgia della sua vita da vero orco lo porta a scendere a patti con uno degli esseri più ingannatori e meschini che ci siano, Tremotino. Per rivivere un solo giorno da orco libero, Shrek rischierà di perdere Fiona, i piccoli , gli amici e tutto quello che ha costruito . Il regista Mike Mitchell e la sua troupe hanno intrapreso un processo di vera e propria reinvenzione dei personaggi, nati e sviluppatisi senza aver mai conosciuto Shrek, ed ecco che Fiona è diventata una coraggiosa guerriera che guida un esercito di orchi contro il perfido Tremotino, mentre Ciuchino traina la carrozza delle streghe intrattenendole cantando. Il cambiamento che forse impressiona di più è quello del gatto con gli stivali, terribilmente ingrassato: non è più il gatto coraggioso e avventuriero ma un comune gatto che pensa solo al cibo e a dormire, super coccolato dalla sua padrona. L’ultimo capitolo della saga, pur restando sulla stessa scia degli episodi precedenti, non si distingue particolarmente se non per qualche raro momento davvero esilarante : sono lontani i momenti in cui si rideva di continuo con Ciuchino, Fata madrina e il Principe Azzurro. Ciò che non abbandona è la morale, non è un caso se quella di Shrek e Fiona è stata una delle prime favole in cui a regnare è la bontà d’animo non affiancata da altrettanta bellezza dei personaggi. Shrek e vissero felici e contenti sembra non rivolgersi più ai piccoli ma ai loro genitori: sono infatti loro che stavolta possono identificarsi nel grande orco verde, che sentendosi soffocato dalla routine e dalle responsabilità della famiglia, rimpiange i giorni in cui era libero e doveva badare solo a se stesso. Ciò che c’è di geniale in questo quarto episodio è il personaggio malvagio, Tremotino. Nessuno si aspetterebbe chissà cosa da un omuncolo dai capelli rossi, eppure proprio in questo è racchiusa la forza del suo personaggio cosi simile ai cattivi degli episodi precedenti che sono sempre un po’ ridicoli, eppure non per questo perdono di sostanza.
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vercelli74
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venerdì 27 agosto 2010
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bello il nuovo shrek
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Film per bambini e per tutta la famiglia.
Tutto la storia gira sulla falsa riga di un vecchio film di Capra, La vita è meravigliosa, ma ovviamente in chiave animata e comica. Piacevole da vedere insieme ai bambini e in alcune scene strappa risate anche a noi adulti, bello poi il 3D dove in alcune scene vien proprio voglia di allungare le mani per toccare gli oggetti. Ovvio è che il bello si paga ma sinceramente oggi spendere quasi 40€, 2 adulti e 2 bambini, sembra sinceramente troppo: ma costa poi così tanto la tecnologia 3D?
Credo comunque che difficilmente avrà un seguito ma con la Dreamworks tutto può accadere.
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