Robin Hood prima
Di Ridiley Scott.
Il sodalizio del regista Con Russell Crowe ,dopo il potente film il Gladiatore , si ripete in questo film.
I due lavori cenamotgrafici si rincorrono anche ,su di un piano di vibrazione musicale e d’azione ,a tratti, anzi, questo Robin Hood sembra voler agganciare la " vibrazione sincronica perfetta "de il Gladiatore“.
Speciale è l’apprezzamento per Ridley Scott di cui seguiamo con passione gli eventi a partire dallo splendido “the duellist” del 1977;( decisamente “vino buono” questo the duellist, ogni anno che passa è più buono). Poco dopo arriva il clamoroso Alien, thriller da astronave intenso , originale , innovativo , di grande suspense , con azione travolgente .
Rimaniamo poi rapiti dall’immenso Blad Runner del 1982.
Infondo due film di fantascienza , diversi ,ma vicini nel tempo , sono la prova del nove, che non è una sciocchezza la risonanza energetica , il richiama di percorsi narrativi di un regista nel caso di specie .
Per ritrovare altro film altrettanto speciale dovranno passare alcuni anni ,e toc toc , ad un certo punto arriva il citato gladiatore con un energetico e giusto Russell Crowe nei panni anni del generale Massimo ed un Joaquin Phoenix nei panni di un raccapricciante Commmodo;poi ancora , e un poco a braccio,Hannibal del 2001.
Tante altre filmografie fra questi lavori citati , ma quelle sopra enunciate sono di per se sufficienti per dire di Ridley Scott, sei un mostro !!!!!!!!”un mostro “ che , nella discontinuità della perfezione , sempre comunque , resta qualitativo,professionale, agganciato all’azione ,al conflitto fra le energie contrapposte che agiscono nel campo della vita, pronto ad in intercettare con una obiettivo attento i particolari che rendono speciale la rappresentazione di un movimento scenico.
Ma ritorniamo al nostro Robin Hood, siamo qui per questo. Chi non ha notato il richiamo energetico ,“vibrazionale” dell’onda musicale già presente nel Il gladiatore in questo film ?! Niente di male, si cerca , quando si può , di richiamare energie positive , ma non sempre i richiamo funziona perfettamente anche perché il replay è sempre difficile,impone il l confronto che ,a volte ,è scomodo.
Un Russell Crowe non completamente ispirato, a volte smarrito in una storia un poco slegata,che sembra quasi il frutto di tanti set assemblati con un poco di difficoltà;ridondanza di dialoghi spesso retorici e poveri di profonda ispirazione, una durata”biblica” della pellicola , fanno del film un qualcosa di complesso da decifrare.
Resta film rispettabile ,godibile, eccellente documento dell’ epoca rappresentata ,dove la storia del mito viene ridisegnata con spazio alla povertà spirituale dell’uomo ,del resto come sempre.
Film consigliato, siamo comunque al cospetto di un regista maestro
Grazie
weach illuminati
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