borga007
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lunedì 25 ottobre 2010
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la noia e i demoni sono di casa
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Se il primo era una vera e propria sorpresa nel campo dell'horror e con un budget ridicolo era stato creato un ottimo prodotto di tensione, questo secondo capitolo è, a mio parere ridicolo. Ripetitivo, privo di novità e creato spudoratamente per il pubblico e per la casa di produzione che aveva visto i soldi entrare nelle proprie casse a cascata in occasione del primo capitolo. Per la prima ora non succede assolutamente niente, se non un paio di pentole che sbattono e una porta che si chiude. Nulla, infatti. Poi, ad un tratto, esplode il tutto. Sembra che nel primo Paranormal, il demone sia educato: accende le luci, le spegne, sale le scale e chiude bene le porte. In questo sequel/prequel/risequel sembra debba crescere e imparare: spalanca sportelli in cucina e butta la roba fuori, trascina le persone per due volte e altre cose.
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Se il primo era una vera e propria sorpresa nel campo dell'horror e con un budget ridicolo era stato creato un ottimo prodotto di tensione, questo secondo capitolo è, a mio parere ridicolo. Ripetitivo, privo di novità e creato spudoratamente per il pubblico e per la casa di produzione che aveva visto i soldi entrare nelle proprie casse a cascata in occasione del primo capitolo. Per la prima ora non succede assolutamente niente, se non un paio di pentole che sbattono e una porta che si chiude. Nulla, infatti. Poi, ad un tratto, esplode il tutto. Sembra che nel primo Paranormal, il demone sia educato: accende le luci, le spegne, sale le scale e chiude bene le porte. In questo sequel/prequel/risequel sembra debba crescere e imparare: spalanca sportelli in cucina e butta la roba fuori, trascina le persone per due volte e altre cose. Inoltre le "indagini", per quanto tali possano essere, sono condotte dalla ragazzina che vede su un sito a caso delle cose scritte sui demoni. Su internet, c'è scritto anche che Elvis Presley è ancora vivo ed è stato rapito dagli alieni. Non per questo dev'essere vero. Inoltre il trasferimento del demone effettuato con un crocefisso annaffiato con dell'olio d'oliva è un'altra cavolata bella grossa. Infine (d'altronde un film piuttosto brutto come questo non poteva concludersi con una conclusione più brutta) è l'unico sequel che si svolge in parte prima del primo film e in parte dopo il primo film. Bah, come rovinare un OTTIMO trattato su come usare la tensione in un film horror, con un pessimo sequel che cerca di spiegare qualche cosa della famiglia di Katie. A dire la verità ci sarebbero un milione di altre cose da criticare, ma la voglia è poca: le cose peggiori sono più di quelle migliori.
In sintesi: Paranormal Activity CAPOLAVORO, Paranormal Activity II OSCENO, STUPIDO e SUPERFLUO. Mi dispiace perchè a me personalmente il primo era piaciuto moltissimo entrando nella top ten dei miei film horror..
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jimmyfloyd
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giovedì 28 ottobre 2010
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gurdatelo in dvd!!!!!
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Kristi,sorella di Katie(l'indemoniata del primo Paranormal Activity)ha avuto un figlio(Hunter) con il suo compagno Daniel,che a sua volta è padre di una ragazza adolescente,Ali.Per circa un anno le cose procedono per il meglio e Hunter cresce circondato dall'affetto dei familiari ai quali si aggiungono Micah,fidanzato di Katie,e Brad,Fidanzato di Ali.Poi le cose iniziano a cambiare e le notti iniziano a essere tormentate da strani rumori e da altrettanto strani fenomeni paranormali.Ali indaga e scopre che la casa in cui vivono potrebbe essere infestata da un demone!
Buon sequel da parte di Tod Williams che si concentra molto nel dare un senso al primo Paranormal Activity,senza però perdere di vista le attese del pubblico per questo nuovo capitolo.
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Kristi,sorella di Katie(l'indemoniata del primo Paranormal Activity)ha avuto un figlio(Hunter) con il suo compagno Daniel,che a sua volta è padre di una ragazza adolescente,Ali.Per circa un anno le cose procedono per il meglio e Hunter cresce circondato dall'affetto dei familiari ai quali si aggiungono Micah,fidanzato di Katie,e Brad,Fidanzato di Ali.Poi le cose iniziano a cambiare e le notti iniziano a essere tormentate da strani rumori e da altrettanto strani fenomeni paranormali.Ali indaga e scopre che la casa in cui vivono potrebbe essere infestata da un demone!
Buon sequel da parte di Tod Williams che si concentra molto nel dare un senso al primo Paranormal Activity,senza però perdere di vista le attese del pubblico per questo nuovo capitolo.Quindi dopo una prima mezz'ora da sbadiglio il film inizia a prendere vita e a salire di intensità,fino a quando il mosaico non si completa.Non mancano i colpi di scena e i salti sulla sedia.Non ci sarebbe da sorprendersi comunque nel caso uscisse prima o poi un terzo capitolo!
Un consiglio personale:se riuscite a resistere a non vederlo fino all'uscita del DVD fatelo,perchè andare a vedere questo genere di film al cinema,in mezzo al brusio e ai ridolini continui di ragazzini che accompagnano così tutta la durata della pellicola,non ha più senso.Si perde così tutta la tensione e la suspence che tiene in piedi questo genere di film.Peccato!!!
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nino pell.
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venerdì 5 novembre 2010
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giusto completamento del primo
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In genere si dice che i sequel hanno vita difficile, nel senso che spesso tendono ad emulare e a basarsi senza molta inventiva sulla creatività dell'originale. Nel senso strettamente tecnico del termine, anche un film come "Paranormal activity 2" non sembra discostarsi da questo tipo di fenomenologia: lo stesso stile di ambientazione all'interno di una casa posseduta dal male, lo stesso utilizzo di videocamere che registrano il verificarsi di strani fenomeni nel corso della notte e che trasmettono nello spettatore un senso di inquietante attesa e scoperta della verità, per non parlare dello stesso finale rapido, essenziale e dal quale magari ci si aspettava risvolti più sostanziosi ed esaustivi.
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In genere si dice che i sequel hanno vita difficile, nel senso che spesso tendono ad emulare e a basarsi senza molta inventiva sulla creatività dell'originale. Nel senso strettamente tecnico del termine, anche un film come "Paranormal activity 2" non sembra discostarsi da questo tipo di fenomenologia: lo stesso stile di ambientazione all'interno di una casa posseduta dal male, lo stesso utilizzo di videocamere che registrano il verificarsi di strani fenomeni nel corso della notte e che trasmettono nello spettatore un senso di inquietante attesa e scoperta della verità, per non parlare dello stesso finale rapido, essenziale e dal quale magari ci si aspettava risvolti più sostanziosi ed esaustivi. Invece da un punto di vista concettuale, secondo il mio giudizio, questo film è più coinciso e logico del primo ed inoltre è costruito su una trama che integra e completa le tematiche dell'originale pellicola. Dal mio punto di vista difatti l'aspetto debole del primo "Paranormal activity" è stata una certa staticità comportamentale dei due protagonisti: resosi conto della presenza malefica all'interno della loro abitazione, la coppia di ragazzi sembra non agire lasciandosi invece andare ad un atteggiamento perennemente passivo. Lui nel continuare a filmare con la sua videocamera e lei che pur continuando a ribadire al ragazzo che vuole andare via dalla casa, vi rimane invece. Questo sequel, invece, racconta la storia di una famiglia, il cui svolgimento della storia sembra sicuramente giustificare fino alla fine la loro permanenza nella casa: la scetticità costante del padre di famiglia, la moglie e la figliastra che invece percepiscono il verificarsi di strani fenomeni ma che hanno difficoltà nell'essere credute. E poi, secondo me, geniale l'idea del regista nel mostrare il figlioletto della coppia tutto solo nella sua culla all'interno di una stanza buia e nella quale maggiormente si verificano strane situazioni paranormali. E' vero che nella prima mezz'ora sembra non succedere nulla, ma ciò trasmette alla pellicola un senso di inquietante realismo che sfocierà un poco alla volta negli ultimi agghiaccianti 30 minuti. Film sconsigliato da vedere al Cinema in quanto la pochezza compenetrativa di alcuni spettatori, soprattutto giovani ed acerbi, fanno perdere fascino e carisma ad una pellicola sicuramente dignitosa. Provate invece a vedere questo film nella solitudine della vostra stanza. Credetemi, l'effetto sarà sicuramente un altro. Concludo dando al film un discreto 3 stelle. Non mi sento di dargliene 4 perchè dal finale mi aspettavo forse qualcosina in più. Ed invece in esso vi ho notato un non so che di scontato.
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nick castle
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giovedì 6 settembre 2012
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grandioso!
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Paranormal activity 2 è un raro esempio di film che dietro al suo predecessore non sfigura per niente, e altro non posso fare che considerarlo alla stessa altezza. Un tensione che un coltello da carne non riuscirebbe nemmeno a scalfire, permea tutto il film (bè in verità parte dopo circa una ventina di minuti, ma vale la pena aspettare), certo una buona svalutazione viene dalle interpretazioni che seppur convincenti non riescono ad essere iperrealistiche, come invece la poetica del falso-documentario dovrebbe pretendere, e questo sorprende visto che questa volta il regista non è alla prime armi (ha già all'attivo un film "normale"), diversamente dal Oren Peli.
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Paranormal activity 2 è un raro esempio di film che dietro al suo predecessore non sfigura per niente, e altro non posso fare che considerarlo alla stessa altezza. Un tensione che un coltello da carne non riuscirebbe nemmeno a scalfire, permea tutto il film (bè in verità parte dopo circa una ventina di minuti, ma vale la pena aspettare), certo una buona svalutazione viene dalle interpretazioni che seppur convincenti non riescono ad essere iperrealistiche, come invece la poetica del falso-documentario dovrebbe pretendere, e questo sorprende visto che questa volta il regista non è alla prime armi (ha già all'attivo un film "normale"), diversamente dal Oren Peli. La storia in ogni caso inizia a delinearsi come si deve, e intravediamo una spiegazione per i fatti a cui diamo attenzione. Certo, un po' delude che in certe occasioni (forse troppe...) si rifaccia ricorso agli espedienti del primo film, ma daltronde il demone parebbe essere lo stesso in tutti i film, quindi il suo ricorso alle stesse tecniche per tormentare i malcapitati e abbastanza coerente (lanci di oggetti, trascinamenti forzati e agguati). Più che un lamento il mio è un monito, sarebbe stato bello se ci fosse stato un buon direttore della fotografia a sfruttare meglio i giochi di luce. Rimane comunque un ottimo film.
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dario carta
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lunedì 8 novembre 2010
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immobilità paranormale
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La scritta in apertura di Paranormal Activity 2 che ringrazia “le famiglie dei deceduti”,fornisce l’illusoria attualità di un film che si lascia agilmente scivolare nello sviluppo degli eventi del suo predecessore,quel Paranormal Activity (Oren Peli,2007),che con un budget di 15.000 dollari ha in breve superato i 110 milioni di dollari d’incasso solo negli Stati Uniti e se ne fa allo stesso tempo prequel e sequel,destinandosi a completare il senso della prima pellicola e a darne un significato più composito.
Pur conformandosi alle stesse tematiche del film di Peli,l’estetica concettuale e la modalità espressiva del lavoro di Tod Williams si discostano rigorosamente dal film del 2007.
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La scritta in apertura di Paranormal Activity 2 che ringrazia “le famiglie dei deceduti”,fornisce l’illusoria attualità di un film che si lascia agilmente scivolare nello sviluppo degli eventi del suo predecessore,quel Paranormal Activity (Oren Peli,2007),che con un budget di 15.000 dollari ha in breve superato i 110 milioni di dollari d’incasso solo negli Stati Uniti e se ne fa allo stesso tempo prequel e sequel,destinandosi a completare il senso della prima pellicola e a darne un significato più composito.
Pur conformandosi alle stesse tematiche del film di Peli,l’estetica concettuale e la modalità espressiva del lavoro di Tod Williams si discostano rigorosamente dal film del 2007.
Girato anch’esso in povertà di effetti e con il criterio comune dell’impianto documentaristico ,Activity 2 aggiunge al racconto personaggi e dettagli dando modo di superare la soglia della stucchevole uniformità che spesso permeava la narrazione della prima pellicola. Ai personaggi principali si aggiungono altri comprimari,aumentano le cineprese ed altri elementi di valore aggiunto,un bambino,un cane,apparentemente argomenti a latere,ma appositamente immessi in un meccanismo capace così di mutare incoerenza e ineleganza in una formula di virtuoso appeal narrativo.
La scena finale porterà la spiegazione di quello che successe a Katie e al compagno Micah nel primo film.
Praticamente privo di effetti speciali e movimenti di camera,se non le convulse simulazioni direttive conducibili a riprese di casalingo dilettantismo,l’interesse del film si allarga in altre direzioni.
Il taglio documentaristico,alla stregua di titoli come Cloverfield e Rec ed il vertiginoso ricorso alle riprese in soggettiva,vogliono sortire l’effetto di filmare la realtà ordinaria di una famiglia,penetrandone la quotidianità.
Il gioco di continua alternanza fra queste sequenze e le scene di immobilità notturna nella soggettiva delle telecamere installate da Dan,crea lo scatto che provoca il meccanismo ossessivo della paura.
Le prolungate inquadrature degli ambienti totalmente inerti e immersi in un profondo silenzio,sempre nelle medesime prospettive,spingono l’occhio a cercare di vedere quello che non c’è e creano l’illusione del segnale di pericolo.
Particolarmente inquietanti sono le riprese notturne della piscina,ferma e immersa nei contrasti delle luci nell’acqua e del buio che la circonda e inducono alla ricerca del dettaglio fuori posto.
Qui la paura non è scomposta e violenta; non aggredisce ma scivola da una condizione di immobilità innaturale del protagonista non umano,l’ambiente,trascinando la propria silenziosa azione al confine con la razionalità e la follia.
I bruschi passaggi fra le riprese notturne e diurne,con la luce del sole che inonda gli spazi prima occupati dalle tenebre,veicolano nello spettatore uno stato tensionale indotto dalla dualità luce/buio,allegoria del rapporto vita (famiglia,giorno,movimento) / morte (oscurità,vuoto,notte),dove l’inconscio è preda dell’incertezza.
Il passaggio fra soprannaturale ed esoterismo è filtrato nel film dal mezzo tecnologico della telecamera,sistema analitico ricettivo dei sensi terreni ma incapace di indagare nelle condizioni del paranormale.
Paranormal Activity 2 indulge sulla propria natura di pellicola adottata,ma le frequenti incoerenze (nessuna comprensione dell’interessenza delle titolazioni inserite nella storia – “9 giorni prima della morte di Micah Sloat” o dell’ossessiva scansione temporale) non privano la pellicola di una certa suggestione che la assolve nonostante il ricorrente peccato di rititolazione concettuale
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mpanda10
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lunedì 8 novembre 2010
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che cosa aspettarsi da un film horror?
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Paranormal Activity 1 e 2 sono due film legati da una storia comune ma profondamente differenti.
Se nel primo capitolo si ha più un'esemplificazione della paura e dei fenomeni "paranormali", che nascono da una visione in un certo senso religiosa delle cose con il male che si insinua in case e persone. Male che viene impersonificato con un'iconografia biblica (da notare le impronte caprine nell'ingresso in una scena). Nel secondo la storia non ha importanza, così come le implicazioni legate ad essa, e tutto ciò che vuole è fare paura. Quindi ben ci stanno sbavature nella storia e qualche inconclusione di fondo, se l'effetto desiderato è raggiunto. Effettivamente non è più che un gioco che si propone di farti sobbalzare su una sedia.
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Paranormal Activity 1 e 2 sono due film legati da una storia comune ma profondamente differenti.
Se nel primo capitolo si ha più un'esemplificazione della paura e dei fenomeni "paranormali", che nascono da una visione in un certo senso religiosa delle cose con il male che si insinua in case e persone. Male che viene impersonificato con un'iconografia biblica (da notare le impronte caprine nell'ingresso in una scena). Nel secondo la storia non ha importanza, così come le implicazioni legate ad essa, e tutto ciò che vuole è fare paura. Quindi ben ci stanno sbavature nella storia e qualche inconclusione di fondo, se l'effetto desiderato è raggiunto. Effettivamente non è più che un gioco che si propone di farti sobbalzare su una sedia. Ed il gioco è condotto con maestria cercando di farti entrare con calma in un mondo che ormai conosci ed hai fatto tuo, in modo da rendere più reali i colpi di scena. Tutta la prima parte del film gioca su questo, le riprese amatoriali con la telecamera a mano, le solite inquadrature dei soliti ambienti, tutto gioca nel renderti familiari le scene e farti partecipe in prima persona di ciò che accade. Anche un certo scetticismo di fondo gioca nel farti rendere plausibile la scena.
La paura viene evocata piano piano e questa volta non ha un volto, ne sai bene cosa sia e si accompagna a credenze popolari di un certo effetto, come i bambini e gli animali che vedono cose che noi adulti non vediamo.
Il finale potrà sembrare tirato un pò via, ma così deve essere, quando il terrore irrompe prende tutto e tutti senza fare prigionieri.
Se quello che cerci è la paura, perditi in un film che ti terrà col fiato sospeso fino all'ultimo infinito quadro nero.
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time_traveler
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lunedì 7 marzo 2011
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dagli errori si può imparare
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Devo essere sincero: quando decisi di guardare il secondo atto di paranormal activity ero più che prevenuto. Il primo film ( che tanto per far mente locale era stato annunciato come " IL FILM CHE HA TERRORIZZATO L'AMERICA" ma di quale america si trattasse ancora non lo si è capito) fu un misto di REC-La paura in diretta e Il Grande Fratello. Paranormal activity 2 invece, vuoi per il cambio di regista, è stato una bella sorpresa: la decisione di abbandonare l'utilizzo di una singola telecamera ha permesso al film di mostrare più zone della casa, moltiplicando "le attività paranormali" e quindi la suspence. Azzeccata poi l'idea di rendere le presenze maligne "visibili" attraverso un suono di sottofondo che , una volta che si presenta, lo spettatore capisce che di lì a poco qualcosa accadrà.
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Devo essere sincero: quando decisi di guardare il secondo atto di paranormal activity ero più che prevenuto. Il primo film ( che tanto per far mente locale era stato annunciato come " IL FILM CHE HA TERRORIZZATO L'AMERICA" ma di quale america si trattasse ancora non lo si è capito) fu un misto di REC-La paura in diretta e Il Grande Fratello. Paranormal activity 2 invece, vuoi per il cambio di regista, è stato una bella sorpresa: la decisione di abbandonare l'utilizzo di una singola telecamera ha permesso al film di mostrare più zone della casa, moltiplicando "le attività paranormali" e quindi la suspence. Azzeccata poi l'idea di rendere le presenze maligne "visibili" attraverso un suono di sottofondo che , una volta che si presenta, lo spettatore capisce che di lì a poco qualcosa accadrà. Questo tiene incollato lo spettatore e lo rende pienamente vigile, intento a capire dove e come il Maligno si manifesterà. La storia invece è pressochè la stessa, ne è anzi un seguito-prologo, e lo si capisce a fine del film. Difficile collocare il film in una categoria ben precisa: Horror non proprio, Thriller non precisamente...Un ibrido che è un buon compromesso per passare una serata in compagnia di qualche fidanzata poco coraggiosa. Il film rende meglio in dvd e con un buon impianto acustico, al cinema probabilmente sarà stato un mezzo flop, visti anche gli incassi ai botteghini. Insomma, Paranormal activity 2 è uno di quei film che un pò ti sorprendono, che ti aspettavi peggio del primo e che invece a fine film esclami un WOW! Meglio del primo, non imperdibile. Più effetti, meno soprese. Più elaborato, meno prevedibile.Era insomma il film che ci aspettavamo l'anno scorso, e che forse avrebbe "Terrorizzato l'America" . Promosso con discreta sufficienza.
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andaland
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domenica 24 ottobre 2010
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souspance e paura
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Il compito di un film Thriller/Horror è quello di tenere lo spettatore legato alla poltrona per poi farlo balzare all'improvviso. Al contrario del primo film, che era abbastanza ridicolo, questo realizzato con lo stesso principio e la stessa tecnica, riesce a tenere alta la tensione e a fare venire i brividi nelle scene giuste.
Promosso!
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dano25
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mercoledì 23 marzo 2011
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torna il male che infesta
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Dopo un successo come quello di Paranormal activity, il seguel è obbligatorio ma spesso deludente... non è questo il caso. Partito come film fatto in casa, il segondo capitolo si affaccia su Hollywood con un regista professionista e la Paramount come casa madre ma, inteliggentemente il film non viene sconvolto lasciando la telecamera amatoriale libera di muoversi. In realtà non è un seguel ma la contemporaneità della storia con il primo anzi, la soria comincia qui, si sviluppa anche nel primo capitolo per concludersi nuovamnte qui.
Kristi è la sorella di Katie (protagonista del primo capitolo), sposata con Daniel (vedovo e con una figlia adolescente) da cui ha avuto Hunter, maschietto.
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Dopo un successo come quello di Paranormal activity, il seguel è obbligatorio ma spesso deludente... non è questo il caso. Partito come film fatto in casa, il segondo capitolo si affaccia su Hollywood con un regista professionista e la Paramount come casa madre ma, inteliggentemente il film non viene sconvolto lasciando la telecamera amatoriale libera di muoversi. In realtà non è un seguel ma la contemporaneità della storia con il primo anzi, la soria comincia qui, si sviluppa anche nel primo capitolo per concludersi nuovamnte qui.
Kristi è la sorella di Katie (protagonista del primo capitolo), sposata con Daniel (vedovo e con una figlia adolescente) da cui ha avuto Hunter, maschietto. Un cane e la governante messicana completano il quadro familiare. Kristi e Katie hanno un passato di "presenze" culminate con un incedio di cui però nessuno vuol parlare. Trasferiti in una nuova casa, la famiglia comincia ben presto ad avere la visita di una forza malvagia interessata al piccolo Hunter. Tra la paura di mamma e fuglia, la diffidenza del padre e i tentativi di scacchiare il male della governante, la storia si fa semore più cruda e i salti in poltrona sempre più frequenti. Il tentativo di combattere il male sembra alla fine andare a buon segno ma a casa di Katie....... In un fil horrror è giusto non svelare la trama che comunque risulta accattivante. Geniale far camminare di pari passo i due film in modo da non avere squallidi prequel o sequel ma due film in uno con l'attività paranormale a farla da padrona come l'ansia che cresce in ogni scena e non ti abbandona neanche ai titoli di coda
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arbyking
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martedì 26 ottobre 2010
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agghiacciante
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Stupendo. Veramente agghiacciante, riesce tnerti incollato alla poltrona fino all'ultima scena. Non riesci a distogliere lo sguardo neanche volendo, vuoi vedere che cosa succederà e che fine faranno i protagonisti. A dispetto del primo capitolo davvero demenziale, questo secondo episodio è molto migliore. L'inizio è tranquillo, tutto sembra filare liscio, ma man mano che si procede con i minuti, man mano che le notti scorrono la tensione aumenta, fino ad arriavre a un punto di rottura. Veramente bello, innovativo.
Mi piace!!!
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