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Divertente, violento, improbabile, fumettistico. Nel cast, tutto di buon livello, spiccano i veterani Ellen Burkin, Rob Corrdry, Beth Grant e Jeffrey Tambor. Regia dal piglio deciso, ben “cucita” sulla materia. Il colloquio di lavoro che da’ il la alle danze è, da solo, un piccolo capolavoro cucinato con gli ingredienti della demenzialità, dell’opportunismo, dell’assenza di scrupoli. Scivola via liscio, coi due interpreti impegnati in ruoli così codificati e risaputi da far apparire tutto normale. Eppure le domande dell’intervista rivelano un datore di lavoro freddo e cinico, le risposte del candidato tratteggiano un uomo privo di coscienza, forse senza cervello. Poi, azione piuttosto serrata e dialoghi, a tratti, esilaranti. Come mai “Operation endgame” è, perlomeno in Italia, passato inosservato? Non è certo un capolavoro ma le caratteristiche per conquistare un certo tipo di pubblico ci sono tutte…
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