Nemici Amici - I promessi suoceri

Antonello Fassari & Max Tortora coppia comica di Nemici amici

Vengono dal successo dei Cesaroni e formano una nuova coppia tv: Antonello Fassari e Max Tortora non potrebbero essere più diversi, ma funzionano come un orologio nella fiction Nemici amici di Giulio Manfredonia in onda lunedì su Canale 5. Il produttore Carlo Bixio li ha messi insieme in una commedia genere guardiee ladri, con Tortora poliziotto e Fassari truffatore, che s' incrociano dieci anni dopo un' indagine fallita ma come promessi suoceri, visto che i rispettivi figli decidono di sposarsi. L' inizio del tv movie, nella migliore tradizione comica,è travolgente: Tortora insegue il truffatore a cui dà la caccia da anni fino al Verano, sa che è chiuso nella bara per sfuggire ai controlli, ma nel blitz manda all' aria il funerale solenne di un ammiraglio. Fassari se l' è svignata chiuso in un altro carro funebre. Nel cast, tra gli altri, ci sono Marina Massironi, Lino Capolicchio e Michela Andreozzi. «Con Max ci siamo trovati a lavorare sul set dei Cesaroni insieme a Claudio Amendola ed è andata benissimo» racconta Fassari «credo che con le nostre differenze fisiche, potremmo essere Don Chisciotte e Sancho Panza, abbiano incuriosito il produttore. Non abbiamo mai avuto bisogno di spiegarci nulla, a me piace portare la verità nelle storie e anche a lui». «È così» aggiunge Tortora (protagonista anche nella sit com Piloti con Enrico Bertolino e prossimo partner di Christian De Sica nel cinepanettone). «Interpretando un personaggio portiamo un po' di noi stessi... Io e Antonello, è la prima cosa che salta all' occhio, siamo molto diversi fisicamente, e lo siamo anche nella vita. Però insieme funzioniamo, c' è armonia. Il mio poliziotto è un vedovo, una brava persona un po' goffa, certo, ma che crede in quello che fa. C' è una grande tradizione nel cinema, ma non mi sono ispirato a nessuno». In America, la storia di un truffatore che si allea con un poliziotto, nella serie White collar ha sbancato l' Auditel. «Sì ma quel truffatore è un seduttore» ironizza Fassari «io nella fiction sono sposato e non sono certo un tipo irresistibile. La nostra commedia racconta che alla fine la furbizia paga, ma non voglio dare un significato politico a un film che è una classica commedia all' italiana. Ripropone due tipi di italiano, è quello che è piaciuto nei Cesaroni: il segreto è la naturalezza, sono persone normali, alle prese con i problemi della vita. Quando Cesare dice "Che amarezza" la gente s' immedesima, me lo sono inventato così, ma ha funzionato. Io penso che l' attore debba sporcarsi le mani, buttarsi, è il bello di questo mestiere». Nostalgia dei programmi con Serena Dandini? «Sì, quello è stato un periodo bellissimo, sono sempre stato convinto che la satira debba essere cattiva, se non lo è non capisci bene che obiettivo coglie. Immagino che brutta fine farà se con la legge bavaglio non si potranno più pubblicare le notizie...».
Da La Repubblica, 4 giugno 2010


di Silvia Fumarola, 4 giugno 2010