mystyle.asso88
|
mercoledì 27 ottobre 2010
|
che la guerra a colpi di risate abbia inizio!
|
|
|
|
La nuova commedia di Fauso Brizzi porta in scena la guerra dei sessi, dove vengono messi alla berlina nelle storie raccontate, la parte
maschile per poi passare al seguito(già annunciato, in uscita a febbraio)Femmine contro maschi dove sarà il contrario.Si intrecciano le storie di Walter (Fabio De Luigi),allenatore di una squadra di pallavolo alle prese con il figlio appena nato che fa diventare il rapporto con la moglie(Lucia Ocone) sempre meno intimo;fino ad imbarcarsi in una relazione segreta con una sua giocatrice(Giorgia Wurth).Vittorio(Franceso Pannofino) presidente della squadra di pallavolo allenata da Walter,beccato con l'amante dalla moglie (Carla Signoris),lo butta fuori di casa.
[+]
La nuova commedia di Fauso Brizzi porta in scena la guerra dei sessi, dove vengono messi alla berlina nelle storie raccontate, la parte
maschile per poi passare al seguito(già annunciato, in uscita a febbraio)Femmine contro maschi dove sarà il contrario.Si intrecciano le storie di Walter (Fabio De Luigi),allenatore di una squadra di pallavolo alle prese con il figlio appena nato che fa diventare il rapporto con la moglie(Lucia Ocone) sempre meno intimo;fino ad imbarcarsi in una relazione segreta con una sua giocatrice(Giorgia Wurth).Vittorio(Franceso Pannofino) presidente della squadra di pallavolo allenata da Walter,beccato con l'amante dalla moglie (Carla Signoris),lo butta fuori di casa.Lei cercherà dunque di farsi una nuova vita, con il timore,di non essere in forma come un tempo.Andrea (Nicolas Vaporidis) invece,dovrà scontrarsi con la sua amica lesbica(Chiara Francini) per conquistare una bella ragazza che ha fatto perdere la testa a tutti e due.Infine, il playboy Diego (Alessandro Preziosi) dovrà cambiare vita per così dire, per colpa della vicina infermiera Chiara (Paola Cortellesi).In entrambe le ultime due storie è presente Ivan (Paolo Ruffini) che in mezzo ai problemi dei suoi amici cerca sempre di trovarci il lato buffo.Una commedia divertente e molto coinvolgente in cui un pochino ognuno di noi ci si riconoscerà anche se vagamente,con un cast ricchissimo che rappresenta il tutto in maniera convincente.Putroppo qualche personaggio poteva essere valorizzato di più come quello di Lucia Ocone e Paolo Ruffini ma,ad ogni modo il film mantiene sempre un bel ritmo.Eccezionale il cameo di Massimiliano Bruno che in poche scene regala momenti di grande allegria e molto buona anche l'interpretazione di Alessandro Preziosi che in questo film si lascia andare e tira fuori un personaggio niente male.Inoltre,la colonna sonora è di Francesco Baccini che, con il brano dal titolo omonimo Maschi contro femmine apre il film.Consiglio a tutti dunque di andare al cinema e, se andate con il vostro/a partner pensate solo a divertivi e non fate strani pensieri...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mystyle.asso88 »
[ - ] lascia un commento a mystyle.asso88 »
|
|
d'accordo? |
|
renato volpone
|
mercoledì 3 novembre 2010
|
film gradevole
|
|
|
|
Film leggero, ma gradevole. Tocca argomenti socialmente rilevanti nel rapporto di coppia senza mai cadere nel volgare e nel superficiale, anzi riuscendo a dare un tocco di poesia anche alle situazioni più drammatiche. Sa regalare i dovuti sorrisi, ma per chi vuole, fa anche pensare. A dispetto di quello che credevo prima di andarlo a vedere, è un buon film. Bravi gli attori
|
|
[+] lascia un commento a renato volpone »
[ - ] lascia un commento a renato volpone »
|
|
d'accordo? |
|
pulpiccion.blogspot.com
|
lunedì 1 novembre 2010
|
l'ennesima marchetta all'italiana
|
|
|
|
Si tratta di una classica storia corale in cui le vicende dei personaggi si intersecano per tutto il tempo, solito escamotage per dare ritmo e non far perdere troppo il filo allo spettatore. Niente di nuovo: lui tradisce lei che poi punisce lui che poi si pente e torna da lei che nel frattempo vuole un altro lui, oppure lui che tradisce lei che poi si innamora di un altro lui, oppure lui che odia lei e lei che odia lui ma poi lui ama lei e lei ama lui, eccetera eccetera eccetera. E non dimentichiamoci della botta di novità destinata a noi gggggggiòòvani: una bella storiella di amicizia tra un etero e una lesbica, banalotta e superficiale.
[+]
Si tratta di una classica storia corale in cui le vicende dei personaggi si intersecano per tutto il tempo, solito escamotage per dare ritmo e non far perdere troppo il filo allo spettatore. Niente di nuovo: lui tradisce lei che poi punisce lui che poi si pente e torna da lei che nel frattempo vuole un altro lui, oppure lui che tradisce lei che poi si innamora di un altro lui, oppure lui che odia lei e lei che odia lui ma poi lui ama lei e lei ama lui, eccetera eccetera eccetera. E non dimentichiamoci della botta di novità destinata a noi gggggggiòòvani: una bella storiella di amicizia tra un etero e una lesbica, banalotta e superficiale.
Le donne ne escono come inizialmente sconfitte ma poi vincitrici, gli uomini come iniziali vincitori poi sconfitti, tutti cattivi ma non troppo, tutti recuperati o recuperabili grazie al potere salvifico dell'amore. Alé. Battute divertenti, sì, ma niente che non si fosse già visto nel trailer.
Mi è dispiaciuto trovarmi davanti una sceneggiatura così banale. Davvero. Soprattutto se penso al cast d'eccezione che si aveva a disposizione. Si parla dei migliori comici presenti sulla scena italiana, bravi, bravissimi, e sprecati. O forse scelti perché si sa, ne basta anche solo uno per rendere il film degno di essere visto. Bella furbata. Non oso immaginare cosa sarebbe stato questo filmucolo senza di loro. Forse l'ennesima commedia pseudo-romantica all'italiana stile Oggi Sposi, o fose peggio. Brrrrrrr. Rabbrividisco.
Ah quasi dimenticavo di narrarvi delle continue marchette di cui è infarcita questa pellicola, spero vivamente che quelli di Impresa Semplice e di Intimissimi abbiano pagato bei soldoni per far sì che i loro nomi campeggiassero in maniera così imbarazzante sullo schermo per l'80% della durata del film. Senza vergogna. Complimentoni.
E ci sarà anche il sequel, pubblicizzato nei titoli di coda. Con comici tutti nuovi, tanto per non rischiare di perdere qualche spettatore. Non vediamo l'ora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pulpiccion.blogspot.com »
[ - ] lascia un commento a pulpiccion.blogspot.com »
|
|
d'accordo? |
|
balenciaga
|
giovedì 10 febbraio 2011
|
ridere, ridere, ridere....
|
|
|
|
titolo accattivante, di quelli che appena lo leggi comincia a solleticarti fin quando non siedi sulla poltrona del cinema. Sarà perchè è la guerra dei sessi, tema antico come la notte dei tempi, che attira???sicuramente anche quello..ma soprattutto i personaggi che compongono il cast ti spingono a vedere cosa hanno messo su. Io trovo che questa sia stata una delle commedie più esilaranti che abbia visto recentemente. Paola Cortellesi è stata fantastica, e Preziosi....molto meglio di Bova in "Immaturi"..anzi senza paragone... ho riso fino a dovermi trattanere, ho riso fin quando il mio vicino non mi ha ricordato che la sala non era solo mkia, ho riso talemnte tanto da ritrovarmi alla fine del film con le guance intorpidite!!!dovrebbero essere tutti così.
[+]
titolo accattivante, di quelli che appena lo leggi comincia a solleticarti fin quando non siedi sulla poltrona del cinema. Sarà perchè è la guerra dei sessi, tema antico come la notte dei tempi, che attira???sicuramente anche quello..ma soprattutto i personaggi che compongono il cast ti spingono a vedere cosa hanno messo su. Io trovo che questa sia stata una delle commedie più esilaranti che abbia visto recentemente. Paola Cortellesi è stata fantastica, e Preziosi....molto meglio di Bova in "Immaturi"..anzi senza paragone... ho riso fino a dovermi trattanere, ho riso fin quando il mio vicino non mi ha ricordato che la sala non era solo mkia, ho riso talemnte tanto da ritrovarmi alla fine del film con le guance intorpidite!!!dovrebbero essere tutti così...che magnifica scoperta questo film!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a balenciaga »
[ - ] lascia un commento a balenciaga »
|
|
d'accordo? |
|
grianne
|
giovedì 18 novembre 2010
|
e se dio fosse femmina?
|
|
|
|
Originariamente, si sa, era l’uomo che teneva in mano le redini della società, in qualsiasi campo della vita quotidiana. La parità dei sessi, però, oltre a portare su uno stesso livello uomini e donne, ha scatenato anche numerose battaglie, in quanto pregiudizi e orgoglio maschili faticano ancora ad accettare le attuali condizioni che vedono le nuove protagoniste imporsi senza più passare dalla porta sul retro.
Tutto ciò è diventato argomento molto gettonato di cui scrivere, discutere, parlare, trovando posto in un libro, in un dibattito, in una canzone e, perché no, in un film. È questo il caso del progetto diretto e sceneggiato da Fausto Brizzi, che a febbraio 2011 sarà arricchito da un secondo titolo, che darà la possibilità ai maschi di prendersi un rivincita sulle femmine.
[+]
Originariamente, si sa, era l’uomo che teneva in mano le redini della società, in qualsiasi campo della vita quotidiana. La parità dei sessi, però, oltre a portare su uno stesso livello uomini e donne, ha scatenato anche numerose battaglie, in quanto pregiudizi e orgoglio maschili faticano ancora ad accettare le attuali condizioni che vedono le nuove protagoniste imporsi senza più passare dalla porta sul retro.
Tutto ciò è diventato argomento molto gettonato di cui scrivere, discutere, parlare, trovando posto in un libro, in un dibattito, in una canzone e, perché no, in un film. È questo il caso del progetto diretto e sceneggiato da Fausto Brizzi, che a febbraio 2011 sarà arricchito da un secondo titolo, che darà la possibilità ai maschi di prendersi un rivincita sulle femmine. Infatti questo primo round si è ufficialmente concluso a favore delle esponenti del “gentil sesso” che, oltre a riconquistare la tanto agognata superiorità, si dimostrano magnanime, perdonando i loro compagni, che ritornano a casa con la coda fra le gambe.
Quattro sono le coppie che si alternano sullo schermo, tutte in qualche modo collegate tra loro da legami di parentela, di amicizia o professionali. Intorno ad esse ruotano un’enorme varietà di amici, coinquilini, colleghi, mentori che dispensano gratuitamente saggi consigli per evitare che i maldestri innamorati mandino tutto all’aria. Non sono personaggi analizzati in profondità, semplicemente fanno da contorno, aprendo dei simpatici sipari comici che danno respiro alla narrazione, evitando di alimentare la confusione di ruoli a cui i film corali sono naturalmente portati. Il film è impregnato quindi di piccoli camei affidati a veterani della comicità italiana come Claudio Bisio, chirurgo plastico con il compito di ridonare la perduta tonicità ad un corpo appesantito dal passare del tempo, e Luciana Littizzetto, ironico andrologo che non perde l’occasione di esibirsi in uno sketch dove gli uomini saranno costretti a sorridere a denti stretti.
Ma la metafora che gravita intorno a tutta l’opera è quella del gioco, in tutte le sue sfaccettature. Il riferimento più esplicito è dato dalla pallavolo, ma poi troviamo il gioco della bottiglia, fino ai giochi da tavolo che contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata dove gli uomini possono commentare in libertà le donne, una sorta di valvola di sfogo. Meccanismo questo rappresentato ancora meglio dal biliardo, che permette ad una donna tradita di prendersi una prima rivincita sul marito. Ma dal gioco nasce logicamente la competizione, e si ritorna, come inghiottiti da una spirale, al contrasto iniziale. Allora vediamo due vicini di casa che si punzecchiano tutte le volte che ne hanno l’occasione, due amici che gareggiano per la stessa donna, una donna matura che tenta la strada della chirurgia per ritrovare la dignità perduta e un allenatore di pallavolo che tenta in tutti i modi di salvare faccia e matrimonio, riuscendoci solo all’ultimo set.
Alla fine l’amore trionfa e questi espedienti un po’ infantili vengono chiusi a chiave in un cassetto. Ma al momento di gettar via la chiave si preferisce, invece, mettersela in tasca: meglio essere previdenti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a grianne »
[ - ] lascia un commento a grianne »
|
|
d'accordo? |
|
ipno74
|
mercoledì 9 marzo 2011
|
bravo brizzi!!!
|
|
|
|
Il film è gradevole e con un buon ritmo, le scene sono ben intrecciate e la scelta degli attori è azzeccata.
Forse i temi sono banali ma i dialoghi sono piacevoli, e si sorride e si ride.
De luigi è sempre perfetto in queste commedie semplici ma dirette.
Ottima anche la Cortellesi che ormai è diventata una delle attrici più versatili del cinema italiano, e potrebbe fare sia un film drammatico che un comico.
Grandi anche Solfrizzi e Bisio che assieme fanno una delle scene più comiche del film, quella in cui imitano la lite di de luigi con la moglie.
Godetevi la visione di un film che vi farà ridere e sorridere, ma anche pensare.
|
|
[+] lascia un commento a ipno74 »
[ - ] lascia un commento a ipno74 »
|
|
d'accordo? |
|
camarillo
|
lunedì 11 luglio 2016
|
della volgarità
|
|
|
|
Dunque: c'é lo sciupafemmine sciocco e superficiale che, grazie alla zitellina di sinistra, scopre che l'amore é ben altro che collezioni di mutande. C'é la femmina tentatrice che attenta alla solidità della famiglia, perché il maschio (ovviamente di 15 anni più grande) ragiona col basso ventre; poi però lei si innamora, lui non si sa, e tocca trovare una soluzione. A specchio, c'é la donna in crisi di mezza età, tradita e col timore di invecchiare, che scopre che un nuovo amore prima o poi arriva, e ti ama (ti ha sempre amato) per ciò che sei, senza bisogno di ricorrere alla chirurgia plastica. Ma Brizzi tiene le antenne dritte anche ai fenomeni più recenti della postmodernità, come dimostra l'episodio in cui giovanotto e giovanotta si litigano una bionda bisex [sic!], mettendo a repentaglio la loro preziosa amicizia [sic!].
[+]
Dunque: c'é lo sciupafemmine sciocco e superficiale che, grazie alla zitellina di sinistra, scopre che l'amore é ben altro che collezioni di mutande. C'é la femmina tentatrice che attenta alla solidità della famiglia, perché il maschio (ovviamente di 15 anni più grande) ragiona col basso ventre; poi però lei si innamora, lui non si sa, e tocca trovare una soluzione. A specchio, c'é la donna in crisi di mezza età, tradita e col timore di invecchiare, che scopre che un nuovo amore prima o poi arriva, e ti ama (ti ha sempre amato) per ciò che sei, senza bisogno di ricorrere alla chirurgia plastica. Ma Brizzi tiene le antenne dritte anche ai fenomeni più recenti della postmodernità, come dimostra l'episodio in cui giovanotto e giovanotta si litigano una bionda bisex [sic!], mettendo a repentaglio la loro preziosa amicizia [sic!].
Tutto questo gestito da attori famosi, inchiodati dalla regia alle loro maschere di sempre: macchiette riconoscibili e, dunque, tranquillizzanti, che però, per quasi due ore, sono torturate da sceneggiatori sadici, che le costringono a scoprire i VALORI (l'AMICIZIA, la FAMIGLIA, l'AMORE VERO...). Questi personaggi, nessuno dei quali fa un lavoro serio, rinchiudono il senso del mondo nelle loro piccole beghe private; non sono attraversati da nessuna ombra, che li trasformi in qualcosa di vagamente simile all'essere umano; non hanno da chiedere alla loro storia altro che la conferma di ciò che sono.
Leggo che molti salutano in roba del genere la sconfitta definitiva della comicità gastrointestinale dei vari Natali vanzinian-parentiani: io credo che si tratti della stessa volgarità che però, ormai divenuta maggiorenne, ha trovato la parola. Così, invece che a forza di pernacchie e peti, si espime alternando doppisensi sul "pennuto" e sulla "ciccia coi baffi" [sic!] a pensosi dialoghi a base di "dammi una seconda possibilità", "donne rottamate e puttanelle in shorts", "uomo meraviglioso" e "persona che ti ama ancora moltissimo". La volgarità non punta più solo sulla materia e sul corpo, ma anche sull'anima e sulla mente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camarillo »
[ - ] lascia un commento a camarillo »
|
|
d'accordo? |
|
rescart
|
venerdì 9 novembre 2012
|
c'è chi dice "so"
|
|
|
|
Ad introdurre in modo inequivocabile il leit-motiv che dà il titolo al film, la scena iniziale, che ci mostra un classico italiano medio (Fabio De Luigi) lamentarsi con la responsabile di una unità di ostetricia per il disservizio consistente nell’aver previsto alla moglie la nascita di una figlia femmina, anziché di un figlio maschio. E di errori di previsione questo film è pieno. Anche se si capisce che ciò avviene soprattutto per suscitare la crassa risata del pubblico, che di solito non scaturisce dalla probabile caduta dello storpio ma da quella improbabile dell’aitante atleta. Da questo punto di vista la parte più comica si ha quando avviene che il playboy latino, collezionista di succinte mutandine multicolori con annessa etichetta attestante la provenienza nazionale della ex-proprietaria, perde improvvisamente e irrimediabilmente la sua eccezionale prestanza sessuale.
[+]
Ad introdurre in modo inequivocabile il leit-motiv che dà il titolo al film, la scena iniziale, che ci mostra un classico italiano medio (Fabio De Luigi) lamentarsi con la responsabile di una unità di ostetricia per il disservizio consistente nell’aver previsto alla moglie la nascita di una figlia femmina, anziché di un figlio maschio. E di errori di previsione questo film è pieno. Anche se si capisce che ciò avviene soprattutto per suscitare la crassa risata del pubblico, che di solito non scaturisce dalla probabile caduta dello storpio ma da quella improbabile dell’aitante atleta. Da questo punto di vista la parte più comica si ha quando avviene che il playboy latino, collezionista di succinte mutandine multicolori con annessa etichetta attestante la provenienza nazionale della ex-proprietaria, perde improvvisamente e irrimediabilmente la sua eccezionale prestanza sessuale. La causa di tale perdita di libido è una “fricchettona” vicina di casa che si rifiuta di ricompensare con un’immancabile scopata (non nel senso di pulizie domestiche) il gesto eroico del vicino, che rischia di cadere dal balcone per aprirle dall’interno la porta dell’appartamento, da cui lei era rimasta chiusa fuori. La morale forse è che nel sesso, etero od omo, non è consigliabile essere ingordi perché poi, come per il cibo, l’indigestione può richiedere cure da cavallo se non da balena. Ma evidentemente viviamo in una società confromista, che, dopo aver fatto intendere il sesso per tanto tempo come una cosa da reprimere, lo ha sdoganato al punto da banalizzare la vita di coppia, declassata a una sorta di paravento per nascondere le proprie scappatelle. Salvo incappare in una “incommensurabile pippa”, come la giocatrice di pallavolo straniera, che evidentemente pensava di guadagnarsi il posto nel sestetto base senza la pazienza di sottoporsi ad un’adeguata preparazione atletica e tecnica ma bruciando le tappe. Quando infatti un uomo pensa solo con il basso ventre può perdere a tal punto la testa da farsi beccare in flagranza di adulterio, come succede al presidente della squadra di volley, impersonato da Francesco Pannofino,. Di qui la reazione violenta della moglie e l’inizio per lei di una nuova vita da "libera" fino ad essere sul punto di sottoporsi a una cura estetica ringiovanente, mettendosi nelle mani dell’ex marito della sua collega “rifatta” . Cosa che alla fine non avverrà, perché il miracolo che nessun chirurgo estetico saprà mai fare è quello di ricucire dei legami affettivi definitivamente spezzati da un tradimento. Cosa che invece sa fare benissimo la brava pallavolista con cui l’allenatore (il solito Fabio De Luigi) aveva avuto un flirt, non ricercato e più duraturo del previsto (a proposito di previsioni disattese). Paradossalmente per le due mogli tradite sarà possibile passare sopra questo secondo tradimento anzichè sopra quello del presidente della squadra, proprio perché la cura è affidata a due ben differenti “specialisti”. Come differenti specialisti sono i due giovani amici di sesso opposto, che diventano per un breve periodo concorrenti in amore allo "scopo" di accaparrarsi i favori della bella e bisessuale Sarah Felberbaum. Per concludere mi è piaciuto particolarmente Paolo Ruffini, l’unico ad astenersi dal fare sesso. Ma d'altronde già lo avevamo visto interpretare un ruolo “drammatico” nel film di ben più alto spessore “La prima cosa bella” di Virzì.
[-]
[+] :)
(di gigin1002)
[ - ] :)
|
|
[+] lascia un commento a rescart »
[ - ] lascia un commento a rescart »
|
|
d'accordo? |
|
marcobrenni
|
martedì 3 luglio 2018
|
un cinepanettone volgare fuori stagione
|
|
|
|
Un film sboccato costruito tramite algoritmi da computer tesi solo a far cassa certa fra un pubblico giovanile di massa assai sprovveduto. La ricetta è piuttosto facile e oggi la insegnano programmi informatici: prendi buoni attori assai noti, falli "parlare come si mangia"; anzi, molto peggio, costruisci una "storia" fatta di facilissimi amorazzi prendimi/lasciami con tanto di frasario improntato sulle solite parti basse; mettici corna e tradimenti a go-go; non tralasciare anche la mezza età con una "ancora bona" (una MILF) però sulla via della disperazione; ricombina alla fine il tutto in modo che comunque ne escano tutti quanti felci accoppiati e contenti. Tanta banale mediocrità e volgarità non ci si sarebbe aspettata da uno starring di tutto rispetto, né da un regista come Fausto Brizzi che dimostrò una certa bravura nel ormai classico e frizzante "Notte prima degli esami".
[+]
Un film sboccato costruito tramite algoritmi da computer tesi solo a far cassa certa fra un pubblico giovanile di massa assai sprovveduto. La ricetta è piuttosto facile e oggi la insegnano programmi informatici: prendi buoni attori assai noti, falli "parlare come si mangia"; anzi, molto peggio, costruisci una "storia" fatta di facilissimi amorazzi prendimi/lasciami con tanto di frasario improntato sulle solite parti basse; mettici corna e tradimenti a go-go; non tralasciare anche la mezza età con una "ancora bona" (una MILF) però sulla via della disperazione; ricombina alla fine il tutto in modo che comunque ne escano tutti quanti felci accoppiati e contenti. Tanta banale mediocrità e volgarità non ci si sarebbe aspettata da uno starring di tutto rispetto, né da un regista come Fausto Brizzi che dimostrò una certa bravura nel ormai classico e frizzante "Notte prima degli esami". Peccato: una specie di cinepanettone fuori stagione, scontato e troppo volgare. Per fortuna sono passati una decina d'anni dalla sua sortita (2008) e ormai non lo si vede quasi più in circolazione. Marco Brenni
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marcobrenni »
[ - ] lascia un commento a marcobrenni »
|
|
d'accordo? |
|
fabrizio friuli
|
mercoledì 24 maggio 2023
|
il contrasto costante tra i sessi
|
|
|
|
Dopo aver avuto il suo primo figlio , un allenatore di pallavolo non riesce ad avere un rapporto pienamente appagante con sua moglie, il lavoro lo rende nervoso ( anche a causa del direttore ) e come se non bastasse, viene corteggiato dall' attraente caposquadra ed egli, nonostante cerchi di essere fedele alla moglie, purtroppo cede e la tradisce, invece il direttore per il quale lui lavora, tradisce intenzionalmente la moglie con una donna più giovane ( probabilmente una delle giocatrici ) e viene scoperto dalla moglie che diventa una crudele sessista. Oltre a questi personaggi, ci sono due ragazzi che formano un triangolo amoroso con una giovane donna bisessuale e poi appare sulla scena in donnaiolo incallito rivale di una donna che disprezza gli uomini come lui.
[+]
Dopo aver avuto il suo primo figlio , un allenatore di pallavolo non riesce ad avere un rapporto pienamente appagante con sua moglie, il lavoro lo rende nervoso ( anche a causa del direttore ) e come se non bastasse, viene corteggiato dall' attraente caposquadra ed egli, nonostante cerchi di essere fedele alla moglie, purtroppo cede e la tradisce, invece il direttore per il quale lui lavora, tradisce intenzionalmente la moglie con una donna più giovane ( probabilmente una delle giocatrici ) e viene scoperto dalla moglie che diventa una crudele sessista. Oltre a questi personaggi, ci sono due ragazzi che formano un triangolo amoroso con una giovane donna bisessuale e poi appare sulla scena in donnaiolo incallito rivale di una donna che disprezza gli uomini come lui. Le loro storie hanno dato vita ad una vicenda particolare dove appare il contrasto tra i sessi.
Maschi contro Femmine è una commedia italiana del regista Fausto Brizzi dove ( purtroppo ) viene manifestato il luogo comune del maschio che, pur essendo sposato, è il fedifrago ( nonostante il maschio sia decisamente meno resistente sessualmente, ovvero, l' ormone maschile è più cedevole ), tuttavia, è sbagliato far assumere al maschio il ruolo del " marito fedifrago " sia perché viene creato un personaggio già visto ( nel caso del film in questione, i personaggi già visti sono due : il primo è l' allenatore interpretato da Fabio De Luigi , il secondo è il personaggio interpretato da Francesco Pannofino ), sia perché la parità dei sessi non viene riverita, mentre le mogli sono le vittime, sebbene la moglie dell' allenatore, interpretata da Lucia Ocone ,sia riuscita a perdonare il marito , anche grazie all capo della squadra di pallavolo con cui suo marito aveva iniziato una relazione ( perché lei le racconta la sua storia infelice ed anche che suo marito le è stata vicino in un momento di difficoltà ) mentre la moglie del direttore interpretata da Carla Signoris ha " colto in flagrante " il coniuge infedele e lo malmena ferocemente, fortunatamente viene supportata dal protettivo e amorevole Renato , il collega di lavoro di Nicoletta, da sempre innamorato di lei e verso l' ultima parte della pellicola, tra Nicoletta e Renato sboccia l' amore , ed è Nicoletta ad essere stata fortunata, sia perché Renato ha un cuore d' oro ma anche perché Nicoletta comprende che non tutti gli uomini sono come suo marito ( purtoppo sono pochi gli uomini come Renato , ma è possibile che esistano ). Al di fuori dell' elemento del " marito infedele " i personaggi del film sono stati concepiti come degli esseri umani autentici , e nessuno risulta essere uno stereotipo vivente , soprattutto il personaggio interpretato da Chiara Francini : il suo personaggio è una ragazza lesbica che non veste come un maschiaccio e non porta i tagli di capelli poco femminili, anzi , è una giovane donna puramente autentica, ed anche I suoi giovani amici impersonati da Nicokas Vaporidis e Paolo Ruffini sono giovani autentici e nessuno di loro rappresenta lo stereotipo del ragazzo " sfigato " che non ha successo con le ragazze, quindi, data la palese mancanza di stereotipi, o meglio , di personaggi stereotipati, il film si aggiudica un responso positivo. Prima di terminare, è lecito soffermarsi sui personaggi interpretati da Paola Cortellesi e Alessandro Preziosi : questo due personaggi, anche se sono differenti , anche tra di loro nascerà l' amore , con difficoltà per via delle loro differenze, la prima è una coraggiosa ambientalista che ha il coraggio di salvare le balene dai cacciatori giapponesi , invece il secondo è un donnaiolo che colleziona le mutande di tutte le donne conquistate come se fossero dei trofei di caccia, quindi, è abbastanza semplice stabilire chi tra i due sia un personaggio positivo, ma poi , il Cacciatore di Tanga ( cioè Diego ) inizia a sentirsi impotente e grazie ad uno psicologo ( discutibile ) capisce che ha bisogno di colei che disprezza per " rinsavire " e inaspettatamente, egli riesce a innamorarsi di lei e a cambiare positivamente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabrizio friuli »
[ - ] lascia un commento a fabrizio friuli »
|
|
d'accordo? |
|
|