Mangia Prega Ama |
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Un film di Ryan Murphy.
Con Julia Roberts, James Franco, Richard Jenkins, Viola Davis, Billy Crudup.
continua»
Titolo originale Eat Pray Love.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- USA 2010.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 17 settembre 2010.
MYMONETRO
Mangia Prega Ama
valutazione media:
1,86
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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tre tappe tre comandamentidi M.Grace L.Feedback: 121 | altri commenti e recensioni di M.Grace L. |
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lunedì 20 settembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Guardando questa pellicola sembra che la vera abilità di Ryan Murphy sia stata quella di riassumere 130’minuti di film nell’ ellittico titolo: “ mangia-prega- ama ”. Tre imperativi, ognuno vale un viaggio. La storia è quella di Liz (Julia Roberts), una neo-sposata scrittrice infelice di non provare più sentimenti, che spinta dall’istinto a viaggiare, acuitosi dopo l’incontro con lo sciamano di Bali e una labile relazione con un ragazzo molto più giovane di lei, decide di lasciare New York. Da questo momento in poi si procede per tappe. L’ Italia è la prima. Qui oltre alla suggestiva visione di un piatto di spaghetti a Roma e una pizza in trasferta a Napoli, allo spettatore è concesso di assaporare ben poco, semmai si rivela l’occasione giusta per riflettere sull’idea che di noi italiani hanno gli stranieri (istrionici-gesticolanti-burini-scansafatiche-mangioni). Si parte allora alla volta dell’India, per un ritiro spirituale. Apprezzabili gli incontri con Richard, invadente texano paventato da un senso di colpa e con una giovane ragazza costretta a sposarsi con uno sconosciuto. Ma Liz, come del resto noi spettatori, è molto combattuta sul beneficio di questo viaggio. Fortuna che c’è un ultimo biglietto aereo destinazione Bali, eccoci finalmente all’"ama". Deliziosa la casetta sul mare, divertente lo sciamano sdentato che stenta inizialmente a riconoscerla, carino Javier Bardem nei panni di Felipe, l’affascinante divorziato che farà innamorare Liz, del tutto prevedibile invece il loro “fortuito” incontro. Ergo, qual è la morale del film? “Chi si accontenta non gode”oppure “fai bene al prossimo fai bene a te stesso”? Potrebbero calzare, è però lecito chiedersi se cambiare compagno, residenza e abiti sia davvero la strada giusta per ritrovare se stessi ed essere altruisti.
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