pulpluisy
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giovedì 2 settembre 2010
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"..machete improvvisa."
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Spettacolare nel suo genere, Robert Rodriguez ha esaltato gli animi in sala con un'ottima regia e con una scelta oculata di dialoghi accattivanti e degni di Machete, la leggenda! Musiche spesso appositamente in contrasto con le scene, che le rendevano ancora più esagerate e assurde, infondendo nello spettatore una sensazione di strabiliante trionfo.
Un mix di emozioni tra azione, sete di vendetta, sesso, droga, corruzione, blasfemia e giustizia hanno reso "Machete" un film elettrizzante, dal quale non puoi distogliere lo sguardo, nemmeno per un attimo.
La caratterizzazione così accentuata e particolare dei protagonisti ha reso la trama, già intrigante di suo, ancora più irresistibile, cosa che già mi aveva affascinato vedendo il fake trailer su "Grindhouse - Planet Terror".
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Spettacolare nel suo genere, Robert Rodriguez ha esaltato gli animi in sala con un'ottima regia e con una scelta oculata di dialoghi accattivanti e degni di Machete, la leggenda! Musiche spesso appositamente in contrasto con le scene, che le rendevano ancora più esagerate e assurde, infondendo nello spettatore una sensazione di strabiliante trionfo.
Un mix di emozioni tra azione, sete di vendetta, sesso, droga, corruzione, blasfemia e giustizia hanno reso "Machete" un film elettrizzante, dal quale non puoi distogliere lo sguardo, nemmeno per un attimo.
La caratterizzazione così accentuata e particolare dei protagonisti ha reso la trama, già intrigante di suo, ancora più irresistibile, cosa che già mi aveva affascinato vedendo il fake trailer su "Grindhouse - Planet Terror".
Presenza femminile molto forte e piena di personalità, tra una Jessica Alba dolce e determinata e l'incredibile guerriera Michelle Rodriguez passando per una Lindsay Lohan frivola e sensuale. Superlativo Danny Trey col suo viso così naturalmente espressivo, capace di dar vita alla fervida immaginazione di Robert Rodriguez; ad incastrare Machete, un ex agente federale messicano, c'è un ottimo Robert De Niro, senatore corrotto, senza scrupoli e molto potente, sostenuto subdolamente dal suo braccio destro Jeff Fahey e alleato con un altrettanto potente trafficante messicano, impersonato da Steven Segal che dopo anni passati in sordina torna nel grande schermo con Rodriguez, un pò come John Travolta in Pulp Fiction, di Quentin Tarantino.
Non possono certo mancare quelle favolose scene tipiche di Rodriguez, l'eroe impavido che salta fuori da un'esplosione di fuoco in moto o comunque scene di assoluta azione e violenza ma con tratti esilaranti e assurdi volontariamente esasperati (scene che si possono facilmente ritrovare in "C'era una volta in Messico", per citarne uno).
In definitiva è un ottimo film, che ha superato le mie aspettative, in particolar modo relativamente alla regia, ai dialoghi e alle musiche.
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alessandro venier
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giovedì 2 settembre 2010
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machete
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Venezia. Sale gremite e applausi scroscianti hanno accolto "Machete", ultima fatica del regista texano Robert Rodriguez. Il film, tratto dall'omonimo fake-trailer del 2007 (precedeva Planet Terror), non ha deluso le aspettative allietando, così, un pubblico eterogeneo e numeroso.
Ritenuto morto in seguito ad uno scontro con il potente narcotrafficante Torrez (Steven Seagal), Machete (Danny Trejo), ex-agente federale messicano, vive in Texas riparando tetti e fogne, lontano da ogni possibile minaccia. Arruolato con la forza a partecipare al tentato omicidio del senatore McLaughlin (Robert De Niro), viene incastrato, inseguito e fronteggiato da vecchi e nuovi nemici.
In un crescendo di suspense ed emozione Rodriguez guida il pubblico in un mondo delirante e sanguinolento, in cui il protagonista Trejo, con audace ironia ed esilarante violenza, ne è il sovrano assoluto.
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Venezia. Sale gremite e applausi scroscianti hanno accolto "Machete", ultima fatica del regista texano Robert Rodriguez. Il film, tratto dall'omonimo fake-trailer del 2007 (precedeva Planet Terror), non ha deluso le aspettative allietando, così, un pubblico eterogeneo e numeroso.
Ritenuto morto in seguito ad uno scontro con il potente narcotrafficante Torrez (Steven Seagal), Machete (Danny Trejo), ex-agente federale messicano, vive in Texas riparando tetti e fogne, lontano da ogni possibile minaccia. Arruolato con la forza a partecipare al tentato omicidio del senatore McLaughlin (Robert De Niro), viene incastrato, inseguito e fronteggiato da vecchi e nuovi nemici.
In un crescendo di suspense ed emozione Rodriguez guida il pubblico in un mondo delirante e sanguinolento, in cui il protagonista Trejo, con audace ironia ed esilarante violenza, ne è il sovrano assoluto.
Attrici bellissime (Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan), icone del cinema (Robert De Niro, Don Johnson, Steven Seagal) e fedelissimi colleghi (Cheech Marin, Jeff Fahey e lo stesso Trejo) arricchiscono "Machete", ultima creazione della già notevole produzione firmata Rodriguez.
L'avventura sembra non finire qui, in quanto, come annunciato nei titoli di coda, sono già pronti due sequel: "Machete kills" e "Machete kills again".
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spike
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sabato 7 maggio 2011
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estremo
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Un film profondamente ... messicano. Un Rodriguez eccessivo, eccentrico e splatter. Divertimento assicurato. Vecchie glorie che si divertono a fare i cattivi: Seagal, Don Johnson e De Niro, Trejo perfetto nel suo ruolo di truce, bellissime le attrici femminili: Rodriguez e Jessica Alba. Una regia e una sceneggiatura che si divertono a fare il verso agli anni Settanta. Sconsigliato ai palati fini e a chi è debole di stomaco. Può diventare cult.
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g_andrini
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lunedì 9 maggio 2011
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bellissimo film!
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Altro che b-movie, questo è quasi un capolavoro. Lo stile riprende kill bill, anche se forse ancora più violento. Ottima la recitazione del protagonista. Effetti speciali ben realizzati.
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hidalgo
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martedì 10 maggio 2011
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il sistema non funziona. machete si
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"Perchè essere una persona vera se sono già un mito?" In effetti, non c'è niente di più esatto. Machete era già un mito quando era solo un finto trailer di Planet Terror, ma nella testa di Robert Rodriguez era molto di più. Quel "più", poi è diventato un film che a sua volta è già diventato un cult per gli amanti del genere. Il Machete di Danny Trejo, ex (vero) galeotto pieno di tatuaggi e cicatrici, affetta e amputa arti a ritmo di splatter, si colora del rosso degli ettolitri di sangue versato dalle sue vittime, sconfigge, più potente di Excalibur, le scimitarre di Steven Seagal in un duello mortale.
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"Perchè essere una persona vera se sono già un mito?" In effetti, non c'è niente di più esatto. Machete era già un mito quando era solo un finto trailer di Planet Terror, ma nella testa di Robert Rodriguez era molto di più. Quel "più", poi è diventato un film che a sua volta è già diventato un cult per gli amanti del genere. Il Machete di Danny Trejo, ex (vero) galeotto pieno di tatuaggi e cicatrici, affetta e amputa arti a ritmo di splatter, si colora del rosso degli ettolitri di sangue versato dalle sue vittime, sconfigge, più potente di Excalibur, le scimitarre di Steven Seagal in un duello mortale. Apostolo di Tarantino, Rodriguez gira un film spassosamente assurdo e violento, un B movie di qualità con un chiarissimo messaggio politico dal retrogusto anarchico e ribelle; Machete diventerà il simbolo della nuova revoluciòn mexicana contro i ranger al soldo del razzista e corrotto senatore De Niro, tanto abile ad uccidere i Messicani che tentano di entare in Texas quanto a sfruttarli per i suoi comodi. Il regista di San Antonio si diverte a citare i "nostri" spaghetti-western ( da Dio perdona io no al nome del personaggio di Jessica Alba; Sartana(!), una finezza...) e a rendere letali tutti gli oggetti che il suo eroe incontra lungo il suo sanguinoso cammino, attrezzi da giardinaggio e da cucina compresi. Innalza Danny Trajo a nuovo Rodolfo Valentino, visto che le sue conquiste amorose passano da una tostissima e sempre più supersexy Michelle Rodriguez alla bellissima poliziotta con stivale altissimo in latex, Jessica Alba, concedendosi pure un bagno in piscina very hot con Lindsay Lohan e la mammina che vorrebbero metterlo su youtube. Tutto è all'insegna del divertimento, tutto è un gioco senza regole nè freni. L'allievo (Rodriguez) non supererà mai il maestro (Tarantino), anche se qui ci si avvicina. Sperando che i trailer finali siano veritieri ( una trilogia machetiana srebbe fantastica), ricordatevi una cosa: l'intestino umano può essere lungo quasi venti metri...
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diego p.
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giovedì 29 marzo 2012
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assurdo, eccessivo, irriverente, ma geniale!
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MACHETE
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 9
Breve trama:
Machete (personaggio preso da Planet Terror) è un ex agente federale che dopo essere sfuggito alla morte dalla banda di Torrez (Steven Segal) si rifugia in texas, in una zona di confine dove la questione immigrati... è assai delicata, da una parte dei vigilantes che adottano un sistema tutto loro di tolleranza ZERO, dall'altra i messicani clandeistini e la "rete" che li protegge. In tutto ciò c'è da aggiungere la campagna elettorale di un senatore razzista (Robert Deniro) e il complotto in cui Machete si troverà invischiato.
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MACHETE
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 9
Breve trama:
Machete (personaggio preso da Planet Terror) è un ex agente federale che dopo essere sfuggito alla morte dalla banda di Torrez (Steven Segal) si rifugia in texas, in una zona di confine dove la questione immigrati... è assai delicata, da una parte dei vigilantes che adottano un sistema tutto loro di tolleranza ZERO, dall'altra i messicani clandeistini e la "rete" che li protegge. In tutto ciò c'è da aggiungere la campagna elettorale di un senatore razzista (Robert Deniro) e il complotto in cui Machete si troverà invischiato...
Per ristabilire l'ordine colpi di machete e pallottole per tutti, sangue a volontà e teste volanti.
Crittica:
Un cast stellare per questo nuovo film di Robert Rodriguez: Danny Trejo, Robert De Niro, Jessica Alba, Steven Seagal, Michelle Rodriguez,Jeff Fahey .Lindsey Lohan non la cito fra il cast in quanto oltre a far vedere le sue forme e poco più non ha fatto. Jeff Fahey a mio avviso il migliore, Danny Trejo è nato per fare Machete, Robert DeNiro invece vorrei ricominciasse a fare film come quelli per cui è famoso, Michelle Rodriguez fantastica come sempre.
Il film é assurdo, eccessivo, irriverente, a volte quasi blasfemo, ma porca miseria è geniale, tutto è esagerato e portato al limite del possibile ed è il degno erede di quel finto trailer di Machete che, noi fans di GrindHouse, appena abbiamo visto abbiamo iniziato a sognare che vensse realizzato, ed eccolo qui. Grazie Robert Rodriguez.
Questo film o lo ami o lo odi, io lo amo.
Voto 9. Diego Pigiu III
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dario carta
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martedì 12 aprile 2011
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salud,amor,dinero y...fuego!
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Nel double feature “Grindhouse” del 2007,Rodriguez e Tarantino ricapitolavano sornioni un cinema che negli anni ’70 incarnava gli stilemi dell’exploitation spettacolare che a partire dal ventennio precedente siglava il genere di pellicola di facile disimpegno popolare,dall’horror al thriller,dalla fantascienza ai sex movies.
Fu una frazione epocale dove il cinema sviluppava in modalità statica e non propriamente creativa un approccio ad una fascia di pubblico disponibile ad una dimensione più distesa dello spettacolo del disincanto,sviluppato in quella formula di semplicismo visivo di facile digestione che avrebbe connotato il genere di pellicole prodotte a basso costo.
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Nel double feature “Grindhouse” del 2007,Rodriguez e Tarantino ricapitolavano sornioni un cinema che negli anni ’70 incarnava gli stilemi dell’exploitation spettacolare che a partire dal ventennio precedente siglava il genere di pellicola di facile disimpegno popolare,dall’horror al thriller,dalla fantascienza ai sex movies.
Fu una frazione epocale dove il cinema sviluppava in modalità statica e non propriamente creativa un approccio ad una fascia di pubblico disponibile ad una dimensione più distesa dello spettacolo del disincanto,sviluppato in quella formula di semplicismo visivo di facile digestione che avrebbe connotato il genere di pellicole prodotte a basso costo.
Passati quattro anni,Robert Rodriguez espande un finto trailer del “Grindhouse” e fa nascere “Machete”,una emanazione della prima pellicola,concepita come prodotto risultante da un bizzarro collage di spezzoni e trailer,saturati da una esasperazione visiva appositamente confezionata.
Come la sua matrice,”Machete” è una congestione di violenza,effettacci gore,nudismo gratuito e facili risate,pervasa da una satira politica anch’essa falsa e artificiosa,pretestuale per un indotto di improbabile impegno sociale.
Machete (Danny Trejo),è un ex agente federale messicano,immigrato illegalmente in USA dopo l’assassinio della moglie e della figlia da parte del boss della droga Rogelo Torrez (Steven Seagal).
Deciso a rifarsi una vita decente,Machete si trova coinvolto in un caso di immigrazione clandestina dal Messico in Texas,quando l’ uomo d’affari Michael Booth (Jeff Fahey) gli propone di assassinare il corrotto senatore texano McLaughlin (Robert De Niro) ,impegnato nella campagna contro i “parassiti” che infettano lo Stato varcando il confine.
Messo alle strette,Machete accetta a malincuore il lavoro,ma cade vittima del tradimento di Booth,trovandosi alle calcagna l’organizzazione da cui si dovrà difendere con l’aiuto del fratello,improbabile sacerdote (Cheech Marin),la leader di un movimento a difesa degli immigrati (Michelle Rodriguez) e l’agente dell’immigrazione Sartana Rivera (Jessica Alba).
“Machete” è un film ingombrante e grasso,volutamente grezzo e ubriaco di umorismo grottesco,imbastito su un carrozzone rozzo e caotico di ironia,denuncia sociale e politica posticcia.
Ma la staffilata alla corruzione governativa galleggia nella baraonda teatrale come pretesto per un invito alla sfacciata irriverenza di uno spettacolo eretto a farneticante sproloquio visivo a tutto tondo.
Lo sfottò e il delirio dissacratorio – cfr la sequenza di Machete che trova il fratello crocifisso nella sua Chiesa e rimane perplesso davanti ad un cellulare che non riesce a usare – invadono la pellicola di omaggi e riferimenti – “Scarface” di De Palma,nell’episodio dell’irruzione – e disinibiti estremismi di situazioni trash (il volo dalla finestra,aggrappato alle interiora di un tizio appena sventrato).
L’interessenza dell’indagine sulle questioni della frontiera con la trama,pare solo sfiorare l’intenzione del regista di sferrare affondi ai bilanci politici del Paese ed il compendio narrativo della pellicola si limita ad un calderone di stravaganze al calor bianco imbevute della spettacolare indecenza di un cinema irriverente,sguaiato e,a tratti,spassoso
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il recensore
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martedì 22 maggio 2012
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goliardico e nostalgico omaggio al cinema passato.
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E chiaro già dalla prima sequenza : Machete non e' un film serio. Volutamente goffo,impacciato,grottesco,auto-ironico,nostalgico, quasi ancorato ad un impellente bisogno di rimandare al passato,a una schiera di film che spaziano dai B-Movie a Sergio leone. Eppure,nel suo essere quasi parodia di se stesso, il film ha un grande pregio : un regista che gioca splendidamente le sue carte. Un sognatore che prima ancora di divertirci,si diverte in prima persona. Sa muoversi egregiamente tra i vari generi, dirige splendidamente un cast anche anche qui volutamente goffo,non omogeneo,eppure fenomenale. Ha una regia frenetica, viva e pulsante : grandi piani sequenza , colori pulp, coreografie ai limite del kitsch e del buon gusto.
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E chiaro già dalla prima sequenza : Machete non e' un film serio. Volutamente goffo,impacciato,grottesco,auto-ironico,nostalgico, quasi ancorato ad un impellente bisogno di rimandare al passato,a una schiera di film che spaziano dai B-Movie a Sergio leone. Eppure,nel suo essere quasi parodia di se stesso, il film ha un grande pregio : un regista che gioca splendidamente le sue carte. Un sognatore che prima ancora di divertirci,si diverte in prima persona. Sa muoversi egregiamente tra i vari generi, dirige splendidamente un cast anche anche qui volutamente goffo,non omogeneo,eppure fenomenale. Ha una regia frenetica, viva e pulsante : grandi piani sequenza , colori pulp, coreografie ai limite del kitsch e del buon gusto. Forse eccessivo, prolisso,eppure difficilmente scontato. E ' anche Politicamente scorretto, senza pero' essere sgradevole e autoreferenziale.
Perfino nell'ultima sequenza,Rodriguez ci ricorda qual'e il suo intento : il puro,goliardico divertimento. Contro tutto e tutti,perfino contro se stessi :" Machete uccide" e "machete uccide ancora" sono improbabili,ma non impensabili nella loro palese parodia dei sequel-polpettoni. Grande film.
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(di criticoso)
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aristoteles
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giovedì 19 novembre 2015
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coltellino
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Per me è un prodotto appena sufficiente e lo scrivo con rammarico.
Baffone Trejo è infatti un personaggio affascinante,inquietante nel suo stato semi autistico e generoso e onesto fino all'eccesso.
Impossibile non volere bene a un tipo così a cui hanno sterminato anche una famiglia.
Purtroppo il resto del film è veramente scadente, in sottofondo c'è anche il tema dell'immigrazione affrontato in maniera piuttosto superficiale.
I "cattivi" sono ridicoli ,i dialoghi lo sono ancora di più,davvero poco affilati per restare in tema.
Uno spreco di ottimi attori di contorno che avrebbero potuto regalare alla platea uno spettacolo di alto livello.
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Per me è un prodotto appena sufficiente e lo scrivo con rammarico.
Baffone Trejo è infatti un personaggio affascinante,inquietante nel suo stato semi autistico e generoso e onesto fino all'eccesso.
Impossibile non volere bene a un tipo così a cui hanno sterminato anche una famiglia.
Purtroppo il resto del film è veramente scadente, in sottofondo c'è anche il tema dell'immigrazione affrontato in maniera piuttosto superficiale.
I "cattivi" sono ridicoli ,i dialoghi lo sono ancora di più,davvero poco affilati per restare in tema.
Uno spreco di ottimi attori di contorno che avrebbero potuto regalare alla platea uno spettacolo di alto livello.
Purtroppo il regista ha scelto la strada del "Rambo Tamarro" e non si è spinto in territori più affascinanti.
Rodriguez ci ha regalato un carnevale con Arlecchino ma senza i coriandoli.
Non si fa!!!!
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asdrubale
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mercoledì 2 febbraio 2011
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ammalia le donne, uccide i cattivi ..
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Parliamoci chiaro: è un trailer. Nel senso, l'idea di fondo nasce da un finto trailer, fico proprio perchè ideato come tale e non come anticipazione di un vero film. Il resto è solamente un'accozzaglia di trovate divertenti, grottesche, diverse, ma che alla lunga stancano e danno l'impressione di essere solo un contorno a quei 5 minuti che erano il trailer originale e che poi racchiudono tutta la trama. Insomma, manca il collante, quello che tiene il tutto insieme e che impedisce che il film si sgretoli (collante che, senza allontanarci troppo, in Grindhouse c'era).
Il cast è eccezionale, a partire dal protagonista che con l' espressività di un pezzo di legno rende benissimo quello che voleva essere il concept iniziale.
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Parliamoci chiaro: è un trailer. Nel senso, l'idea di fondo nasce da un finto trailer, fico proprio perchè ideato come tale e non come anticipazione di un vero film. Il resto è solamente un'accozzaglia di trovate divertenti, grottesche, diverse, ma che alla lunga stancano e danno l'impressione di essere solo un contorno a quei 5 minuti che erano il trailer originale e che poi racchiudono tutta la trama. Insomma, manca il collante, quello che tiene il tutto insieme e che impedisce che il film si sgretoli (collante che, senza allontanarci troppo, in Grindhouse c'era).
Il cast è eccezionale, a partire dal protagonista che con l' espressività di un pezzo di legno rende benissimo quello che voleva essere il concept iniziale. De Niro è un grande, non saprei in che altro modo definirlo, così come Seagal che per la prima volta in tutta la mia vita ho apprezzato veramente (il ruolo sembrava fatto apposta per lui, e probabilmente lo era). Per il resto è un film che, a mio parere, poteva essere evitato, più che per la resa finale (che è comunque divertente) per l'idea di base piuttosto commerciale e limitante.
E comunque a me questo revival degli anni '70 comincia a stancare; passino i due Grindhouse, passi questo Machete, ma ora basta eh!
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