Il dubbio e' lecito: tutto questo revival anni 70, questa riverniciatura e sdoganamento dei film di genere che 30 anni fa qualunque critico che ci teneva alla propria reputazione avrebbe schifato quasi d'ufficio, questo ripescaggio e mitizzazione di una cinematografica che lavora al basso ventre, che stimola gli istinti piu' primordiali (sesso e sangue), e' una geniale manifestazione di arte allo stato brado o soltanto un esempio fulgido di mancanza di idee originali, che ben si sposa con le cover di film horror , spagnoli o nipponici (Rec, The Ring), con la proliferazione dei seguiti ad libitum (Predator, Alien, Terminator), o con l'ultima mania del rifacimento di vecchi classici (Nightmare, Halloween)?
La risposta e' scontata: dipende. Da chi li fa e da come sono fatti.
Ma anche qui, non vorrei che sull'altare della genialita' indiscussa di Tarantino, si stessero sacrificando anche registi di indubbie qualita' tecniche, ma che magari hanno solo scelto la via piu' facile, sotto l'egida del nostro onnipresente e osannato bambinone con la faccia da serial killer e l'occhio magico del miglior (oso) Kubrick.
Cioe' in pratica, se Castellari faceva anche film orrendi, non e' detto che, oggi che Tarantino lo ha preso sotto la sua ala protettiva, improvvisamente diventa un genio. Difatti il suo ultimo film (Caribbean basterds) pare sia una ciofeca galattica.
E anche il buon Rodriguez e' lungi dall'essere una garanzia da pagare il biglietto ad occhi chiusi.
Difatti Machete, fortemente voluto, germinato da un finto trailer e costruito sulla faccia butterata di Danny Trejo, (che non e' certo tutto sto gran attore, anzi ) parte benissimo, si sviluppa altrettanto , ma ha un calo evidente e anche inspiegabile sul finale, che dovrebbe essere invece il suo pezzo forte, dove la noia tra morti abbozzate (incomprensibile l'annaquata fine di un ottimo Don Jonson, orribile la scontata e banale morte di un altrettanto splendido Steven Seagal) dilaga senza pieta'.
Finite le idee? Finita la voglia? Basta divertirsi in compagnia per fare divertire anche noi? Beh, De niro e' grande, Fahey idem, ma il collante che dovrebbe tenere insieme il tutto e' un filino troppo appiccicoso e ci si impantana facilmente.
Ho letto che il prox Hostel non esce al cinema ma direttamente in dvd. Forse c'e' un po' di speranza per noi poveri spettatori.
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