L'imbroglio nel lenzuolo

mai ho visto maria grazia cucinotta così brava. ottima nella descrizione della quotidianità dell'erbivendola marianna, con il tenero amore che la lega al suo giocondo, diventa addirittura superba quando l'assale la disperazione nel finale. l'idea del film rasenta la genialità, anche se avrei preferito vedere più povertà, più miseria nella resa visiva dei contadini, ma forse tutto quel lusso è una scelta registica che ha privilegiato toni da fiaba a un impianto "neorealistico". bravi anche gli altri attori: sia ernesto mahieux e giselda volodi sul versante umoristico, sia anne parillaud e primo reggiani sul versante romantico. ho sentito risate a scena aperta: ne deduco che non sono l'unico a essersi divertito. ho colto anche un accenno di polemica antileghista che ha insaporito la mia visione del film, con le umiliazioni subite dal meridione per mano dell'esercito piemontese, ma mi è rimasta particolarmente impressa la battuta cult di geraldine chaplin (figlia del sommo charlot, uno dei padri fondatori del cinema, e a sua volta attrice raffinata per altman, almodovar, resnais, saura, lean, zeffirelli) che dice: "il cinematografo non ha futuro!" un gioco metalinguistico assai godibile e di notevole raffinatezza!