Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Giuseppe Tandoi |
Attori | Nicola Nocella, Riccardo Garrone, Gabriele Cirilli, Roberta Scardola, Leon Cino, Barbara Ronchi Alan Cappelli Goetz. |
Uscita | venerdì 30 luglio 2010 |
Distribuzione | Iris Film Distribution |
MYmonetro | 2,47 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 agosto 2010
Dopo i documentari e le inchieste, a sangue caldo e a sangue freddo, il pugliese Giuseppe Tandoi, aquilano d'adozione, cerca per primo il sentiero della commedia, sopra le macerie. In Italia al Box Office La città invisibile ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 10 mila euro e 1,8 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Lucilla e Luca frequentavano Medicina all'università dell'Aquila ma non si conoscevano. Valeria si guardava dai rumeni, come le ha sempre intimato il padre, Sorin si sentiva ghettizzato dagli italiani. I quattro non si sarebbero mai incontrati se non fosse stato per il terremoto del 6 aprile 2009, che ha distrutto la loro città e le loro famiglie e li ha messi l'uno accanto all'altro, nella tendopoli degli sfollati. Tutti al piano terra, dunque, costretti a ricominciare dal basso la ricostruzione delle loro vite.
Dopo i documentari e le inchieste, a sangue caldo e a sangue freddo, il pugliese Giuseppe Tandoi, aquilano d'adozione, cerca per primo il sentiero della commedia, sopra le macerie. Gli ingredienti sono basilari, rosa, giovanilistici: il conflitto tra il rockettaro e la maestrina del coro della chiesa, il prete progressista, il vecchio barone rampante che dispensa massime veritiere dall'alto di una piattaforma su un albero e della sua senile follia. La tragedia è spostata, dislocata a margine, come la città dell'Aquila, mai in scena, sempre sullo sfondo. Il suo silenzio, i suoi vuoti, sono coperti della recitazione esagitata dei protagonisti e smentiti dall'affollamento della tendopoli e dai problemi della convivenza forzata. Da una parte la città vera ma deserta, che non viene mai penetrata, dall'altra una città popolata ma senza mura, tutta ancora da inventare. Tandoi si autoaffida questo compito, come il Marco Polo di Calvino, ma, sull'onda del coinvolgimento emotivo personale, dell'urgenza, dell'entusiasmo, finisce per rimuovere ogni approfondimento, per smussare gli angoli dei dissapori, per fare delle tante realtà che vorrebbe raccontare (il volontariato, il razzismo, l'aggregazione giovanile, il lavoro del parroco, la necessità di piegare la legge per iniziare a fare ciò che va fatto per vivere e che non può aspettare il nulla osta delle alte sfere) un teatrino stilizzato e troppo urlato.
Come in una buona puntata di una serie a carattere famigliare, con Riccardo Garrone al posto di un più stucchevole Lino Banfi, l'ansia di far tornare i conti della storia con la s minuscola perde per strada la voce della Storia e del cinema. Ciò detto, La città invisibile resta un esordio protetto, dalle attenuanti del caso e dal valore dell'impresa.
LA CITTÀ INVISIBILE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€9,99 | – |
Secondo lungometraggio distribuito dalla Iris Film sull'Aquila dopo il documentario Sangue e Cemento, La Città Invisibile è un'opera di finzione, che affonda però la sua genesi e il suo intero sviluppo nella realtà cruda dell'Abruzzo post terremoto. Dopo i documentari e le inchieste drammatiche, uno sguardo diverso, di giovani (una troupe rigorosamente under 35) sui giovani, con un occhio alla ricostruzione più che al giudizio.