Titolo originale | Hesher |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Spencer Susser |
Attori | Joseph Gordon-Levitt, Devin Brochu, Rainn Wilson, Natalie Portman, Piper Laurie John Carroll Lynch, Brendan Hill, Paul Bates, Frank Collison, Audrey Wasilewski, Milt Kogan, Biff Yeager, Van Epperson, Ralph P. Martin, Rafael J. Noble, Cole Hockenbury, Helen Slayton-Hughes, Monica Staggs, Lyle Kanouse, Nicolai Dorian, Brian Lally, Mary Elizabeth Barrett, Allan Graf. |
Uscita | venerdì 3 febbraio 2012 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 2,92 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 aprile 2015
Hesher è la storia di una famiglia che cerca di affrontare una perdita e di un anarchico che li aiuta a farlo. In Italia al Box Office Hesher è stato qui ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 50,8 mila euro e 25,3 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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T.J. è un ragazzino a cui è morta da due mesi la madre in un incidente stradale. La vita familiare è stata sconvolta dal decesso: il padre Paul vegeta in depressione in casa e la nonna cerca in qualche modo di accudire i due sopravvissuti. Un giorno però nella vita della famiglia entra Hesher. Capelli lunghi, tatuaggi artigianali sul petto e sulla schiena, volgarità all'ennesima potenza il giovane si installa in casa manifestando un comportamento dagli eccessi del tutto imprevedibili. T.J. intanto prova un primo sentimento per una cassiera dal lavoro precario ed è in costante ricerca di riscattare l'auto sulla quale è morta la mamma. Deve anche difendersi da un adolescente violento che lavora presso l'autorimessa in cui è temporaneamente custodito il veicolo.
È almeno dai tempi di Boudou salvato dalle acque di Jean Renoir che il cinema è interessato a raccontarci storie in cui l'inserimento di un personaggio anomalo all'interno di un contesto familiare ne mette a nudo pulsioni e compromessi. C'è chi ha saputo elaborare il tema ad altissimo livello come Pier Paolo Pasolini in Teorema e chi (come Spencer Susser che scrive a quattro mani con David Michôd, regista di Animal Kingdom), gioca le proprie carte sul disorientamento dello spettatore che non riesce però poi a finalizzare.
Perché Hesher è disturbante sin dal suo primo apparire in scena (grazie all'eccellente performance di Joseph Gordon-Levitt che va rivisto almeno in (500) Giorni insieme per rendersi conto di cosa voglia dire essere un attore capace di non ripetere se stesso). Ogni sua azione e quasi ogni sua frase è un colpo assestato a coloro che gli stanno intorno e al pubblico più sensibile. Anche perché tutto quanto viene costantemente filtrato dallo sguardo di un preadolescente in crisi e bisognoso di elaborare il pesante lutto che lo ha colpito incanalando la propria tensione nel tentativo di recupero dell'auto in cui anch'egli si trovava al momento dell'impatto.
Il problema della sceneggiatura è che affida alla regia il compito di dirigere attori da cui l'esordiente Susser sa trarre tutto il meglio (dalla veterana Piper Laurie nei panni della sempre più provata nonna al giovanissimo Devin Brochu) ma poi lo priva di una coerenza interna accettabile. Perché una storia come questa non può risolversi con un 'buon' maudit che alla fine dovrebbe anche commuoverci. Il ruolo di Hesher non può trasformarsi da ordigno in perenne e molteplice deflagrazione in amorevole nume tutelare di un ritorno alla vita grazie a un predicozzo e a un 'dono' speciale.
Detto ciò non va dimenticata Natalie Portman che ha coprodotto e si è riservata il ruolo di un'esteticamente insignificante cassiera (considerata la sua bellezza non dev'essere stata impresa facile) incapace di reagire alle avversità. Il suo sguardo sperduto dietro grandi occhiali è di quelli che si fanno ricordare.
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Sulla scia di altre opere che esplorano in modo genuino la provincia americana, quali “Sunshine”, “Win win” e “American life”, Spencer Susser (all’esordio nei lungometraggi) realizza un buon film, interpretando con stile e personalità un modello narrativo già sperimentato. E’ la storia di TJ, un ragazzino che ha perso la madre in [...] Vai alla recensione »
Questa opera pregiata è stata proiettata al Sundance Film Festival il 22 gennaio 2010! Ignorata da (quasi) tutto il pubblico mondiale la pellicola è diventata un cult e il personaggio di Hesher un mito, dando inizio a una vera e propria Hesher-mania. Ma chi è Hesher? Rappresenta il bene o rappresenta il male, è il diavolo? Non si capisce bene ma è proprio questo che rende il film unico.
Così cantavano i Metallica all'apice della loro giovinezza violenta ed esagerata; e così è Hesher. Un ragazzo dall'età indefinita che incarna i (dis)valori di una generazione di cui i Metallica, i Motorhead erano i portavoce (ormai però quasi 30 anni fa): violenti, eccessivi, rabbiosi, aggressivi, a loro modo ingenui e sensibili; insomma degli adolescenti [...] Vai alla recensione »
Il cinema indipendente, nel voler perseguire la nobile missione di combattere la banalità e la superficialità del cinema mainstream, spesso cade nel triste vortice dell'autoreferenzialità. Sicuramente non è il caso di ''Hesher è stato qui'', notevole opera prima di Spencer Susser. T.J. è un ragazzino che perde la madre in un incidente [...] Vai alla recensione »
Per oltre 45 minuti il film lascia presagire ad un opera veramente riuscita, particolare, toccante e fuori dagli schemi. Hesher risulta quasi un nemico immaginario di T.J., presente e disturbante nella continua disgrazia del ragazzo ma mai preso sufficientemente in considerazione dal resto del mondo, che lo osserva tra l'incredulo e il distaccato, comunque impunito.
Non lasciatevi ingannare dal fatto che nel film recita Natalie Portman: il vero protagonista è Hesher. Prendi quindi un personaggio borderline: metallaro, scurrile, senzatetto, violento, grezzo e senza voglia di crescere. Prendi un padre e un figlio che stanno elaborando (ognuno a modo suo) il lutto per la perdita in un incidente stradale della madre.
HESHER E’ STATO QUI CRITICA DI: Diego Pigiu III VOTO: 5, 5 Dopo la morte della madre, T.J si ritrova a vivere con il padre in depressione e la nonna anziana che si prende cura di loro, dovendo inoltre affrontare le angherie quotidiane di un bullo a scuola, viene casualmente a conoscere Hesher (Joseph Gordon-Levitt), il quale di installerà a casa imponendo la sua presenza al piccolo [...] Vai alla recensione »
Un film di cui non bisogna tener conto che è un film, perlomeno nella sua concezione classica. E' un grido d'aiuto, un messaggio sgrammaticato di speranza, ma insolente, viziato, crudo, forse inutile. Non interessa il dettaglio della trama e nemmeno le performance, peraltro molto buone, degli attori, ma la scia di sensazioni, spesso gravi, che lascia.
HESHER è STATO QUI! (USA, 2011) diretto da SPENCER SUSSER. Interpretato da JOSEPH GORDON-LEVITT, DEVIN BROCHU, RAINN WILSON, NATALIE PORTMAN, PIPER LAURIE, JOHN CARROLL LYNCH, BRENDAN HILL L’elaborazione del lutto famigliare costituisce il tema/filo nascosto di questa bizzarra commedia. L’ha scritta (con David Michod) e diretta un regista che, fin da quando faceva i cortometraggi, [...] Vai alla recensione »
Era dai tempi del grande Lebowski che non assistevo ad un film simile: personaggio disagiato, poco curante di ciò che lo circonda ma soprattutto quella sregolatezza anti politica a farla da padrone. Pellicola indipendente e si vede, Gordon Levitt conferma di essere un attore universale oltre che capace. Consigliato
Film sull'elaborazione di un un lutto, la perdita cioè della madre, da parte di un adolescente grazie all'incontro con uno strano ragazzo hippy-metallaro. Delicato e commovente e con due attori molto bravi (Joseph Gordon-Levitt nella parte dell'hippy ed il giovane Devin Brochu in quella dell'adolescente sconvolto). Da menzionare anche Natalie Portman qui sapientemente imbruttita [...] Vai alla recensione »
Deludente opera prima di Spencer Susser. La vicenda narra del dodicenne T.J. che cerca di riprendere il filo della propria esistenza sconvolta dalla morte della madre in un incidente d’auto. Accanto a lui vi sono un padre distrutto dal dolore e la nonna che vive in un mondo a parte. Quando Hesher entra prepotentemente nelle loro vite, tutto lascia presagire [...] Vai alla recensione »
Film durissimo e impietoso. Sceneggiatura davvero originale: T.J. Rimasto orfano vive con un padre depresso e una nonna svanita, lotta per riavere l'auto in cui è morta la madre. Sulla sua strada compare hesher, questo strano personaggio, che un po' lo uccide e un po' lo difende, così come avviene anche con la cassiera di un supermercato.
Un film veramente fantastico con una bella trama e attori tutti bravissimi tra i quali spicca Joseph Gordon-Levitt che interpreta Hesher, un ribelle, menefreghista e metallaro che adora dare fuoco alle cose. La colonna sonora è pazzesca (la grafica della locandina del film dà un indizio sul genere di musica!), uno spettacolo! Mi auguro che prima o poi uscirà anche in Italia! [...] Vai alla recensione »
Film che riesce a unire l'assurdo, il drammatico e il divertente, davvero meritevole secondo me. Il ragazzo protagonista e suo padre cercano una guida per uscire dalla crisi derivata dalla perdita della madre, e la troveranno in Hesher, che attraverso tutte le sue stranezze e assurdità li aiuterà a ritrovarsi.
Un film che drammaticamente mi ha colpito.Buona la trama..ottima la recitazione di tutti gli interpreti..ma a mio avviso il film pecca in una cosa.....l'assoluta inutilita' di un linguaggio scurrile...peccaminoso...volubile e spinto..quindi adatto ad un pubblico per soli adulti.
Vite in blico si incontrano e si scontrano facendosi sia bene che male. Personaggi con caratteristiche forti si alleano contro il destino crudele. Superbo dramma ovviamente non ancora pervenuto in Italia. JG Lewitt straborda nella parte dell'anarco metallaro in lotta col mondo.Colonna sonora da veri rocker (ma qua in Italia chi può capire veramente?) Finale eccezionale!!!
La regia mostra un'apprezzabile sensibilità nel seguire l'evoluzione caratteriale del piccolo protagonista, ma il film è di quelli difficili da inquadrare, e la storia sfugge ad un'esaustiva interpretazione: percorso di formazione? La difficile elaborazione di un lutto? Un'amicizia sui generis tra derelitti di polarità opposte? Una black comedy? Forse tutte queste [...] Vai alla recensione »
Esagerato il personaggio che si instalal in casa della fagìmiglia senza che nessuno batta ciglio non si capisce bene come e perchè Il ragazzino è giovanissimo, non è un adolescente, non si capisce come possa essere in un certo senso attratto da qs figura così volgare e negativa Non sono neanche riuscita a guardarlo tutto
Hesher, angelo maledetto. Capace di avere un effetto catartico superiore a qualsiasi terapia di gruppo. Entra con tutte le contraddizioni del caso, nella vita di più personaggi tutti accomunati dal "mal di vivere". L' unica ad avere capito come vanno le cose è la simpatica nonnina: "Vivere è come camminare sotto la pioggia, puoi decidere di nasconderti sotto [...] Vai alla recensione »
Hesher e' un anticonformista profeta, la sua sregolatezza, il suo atteggiamento volgare e' il suo verbo scurrile riescono incredibilmente ad entrare nelle coscienze di chi incontra nella sua strada. Un film molto sensibile con una regia moderna degna di nota. Gli attori bravissimi, soprattutto j. Gordon,splendido nel finale. Consiglio di vederlo.
Ottimo film con tematiche davvero pese,un cast di attori a dir poco eccezzionale il piccolo Tj davvero da oscar. lo consiglio
perfavore guardatelo in lingua originale coi sottotitoli se potete perchè doppiato perde verametne tanto
Nel film di debutto di Spencer Susser, Joseph Gordon-Levitt interpreta Hesher, una sorta di “diavolo custode” di un tredicenne che ha perso da poco la madre. Gordon-Levitt è un giovane attore di talento e affascinante. Nel film è veramente difficile distogliere lo sguardo da lui. Ma nonostante tutte le stravaganze di Hesher (il turpiloquio, i capelli lunghi, una libido fuori controllo, la passione [...] Vai alla recensione »
Hersher è un giovanotto fuori del comune: ha il look di Gesù ma si comporta come un eroe del West, però lascia una traccia forte nella vita delle persone. Con i suoi modi bruschi e un po' delinquenziali, entra nella disastrata famiglia di T.J., in lutto per la perdita della madre in un incidente, diventando il mentore del ragazzino. Ancora meno convenzionali del suo aspetto sono i metodi terapeutici [...] Vai alla recensione »
C'è del vero nella massima che risuona sullo schermo «La vita è camminare sotto la pioggia e ogni tanto ti puoi riparare». Piccolo film americano del 2010 che esce ora targato Bolero, “Hesher è stato qui” risulta spiazzante, pure disturbante, ma in fondo racconta la più classica delle storie: l’elaborazione di un lutto con l’aiuto di un eccentrico siraniero.
Il capellone Hesher ha un omino che si spara in testa disegnato sul petto e un gigantesco dito medio tatuato sulla schiena. Li vedremo spesso visto che indossa raramente la maglietta. Vagabondo volgare e violento, ispirato nel look a Cliff Burton ex bassista del gruppo Metallica, Hesher entra nella vita di una coppia padre-figlio in lutto. Li scioccherà con i suoi modi rudi, farà amicizia con la nonna [...] Vai alla recensione »
Variando registro e permettendosi una marginalità hollywoodiana dove l'interpretazione supera il divismo, Joseph Gordon-Levitt è forse il pianeta più misterioso della sua generazione. Una sorta di congiuntura o di fuga determinata da una sempre più florida industria indie in cui la fede nel cinema può finalmente rifondarsi. Hesher è stato qui!, distribuito da Bolero Film e già cult all'estero, mette [...] Vai alla recensione »
L’asso nella manica di questo film indipendente frutto di un gruppo creativo e produttivo australiano, i Blue Tongue Films, è il suo co-sceneggiatore, David Michod, già autore e regista di Animal kingdom. Michod è il più coraggioso indagatore della virilità nella società occidentale contemporanea e in Hesher come in Animal kingdom presenta l’aggressività maschile non (solo) come elemento di devianza [...] Vai alla recensione »
22 produttori e un dito medio alzato tatuato sulla schiena: Hesher ha tutte le stimmate dell’indie, ma il miracolo non c’è. Ennesima elaborazione del Boudu salvato dalle acque di Renoir, l’opera prima di Spencer Susser è il one man show di un Joseph Gordon-Levitt totalizzante, aggressivo e tre metri sopra il cielo, che vi farà scordare il timidone di 500 giorni insieme.
È un film intimista in una cornice di triste realtà: dove nessuno sembra preoccuparsi di un bambino minacciato da un bulletto, anche se il tutto avviene magari nel corridoio della scuola. E comunque il problema di TJ è altro: due mesi prima sua madre è morta in un incidente d’auto, e nè lui nè il padre sanno come far fronte al lutto. A condurli fuori dal tunnel provvederà il disturbato e disturbante [...] Vai alla recensione »