Anno | 2010 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Adam Green |
Attori | Kevin Zegers, Shawn Ashmore, Emma Bell, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt Adam Johnson, Chris York, Kane Hodder, Peder Melhuse, John Omohundro. |
Uscita | venerdì 25 marzo 2011 |
Distribuzione | M2 Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,78 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 giugno 2013
Tre studenti rimangono bloccati su una seggiovia. Abbandonati da tutti, dovranno cercare di trovare una soluzione per rimanere vivi. In Italia al Box Office Frozen ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 580 mila euro e 260 mila euro nel primo weekend.
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Tre studenti universitari, Dan Walker, la sua ragazza Parker O'Neil e il miglior amico di Dan Joe Lynch, decidono di trascorrere una giornata domenicale sugli snowboard in montagna nel Massachusetts. Giunta la sera (e con gli impianti che resteranno chiusi fino al venerdì successivo) i tre riescono ad estorcere all'addetto un ultimo passaggio su una seggiovia a tre posti. Costui però deve allontanarsi e chi lo sostituisce per un equivoco crede che tutti i passeggeri siano scesi e toglie la corrente. I tre restano sospesi nel vuoto ed esposti al gelo. Inizialmente sperano in una ripartenza dell'impianto ma ben presto debbono cominciare ad adattarsi all'idea che la loro discesa non sarà imminente.
Se volete godervi appieno la paura che progressivamente vi farà sentire seduti non su delle comode poltrone ma sul ferro ghiacciato del sedile di una seggiovia avrete bisogno di tre cose. Innanzitutto dovrete pazientare per i primi venti minuti che servono a presentare i caratteri dei personaggi: Joe impiccione e spesso fuori misura ma incapace di una relazione stabile, Dan boyfriend di Parker ma piuttosto introverso e la ragazza innamorata e reattiva quanto basta. Sarà poi utile l'esperienza: se vi è già capitato di trovarvi sospesi seduti su una seggiovia per un temporaneo stop (magari dovuto al trasferimento di uno sciatore infortunato) sapete di cosa si sta parlando e cosa si prova. Terzo elemento (ma non ultimo in ordine di importanza) evitate di leggere altri commenti o recensioni oltre a questa 'prima' di vedere il film.
Per il semplice motivo che meno saprete su quanto accade sullo schermo e maggiormente potrete avvertire la sensazione di un disagio che si trasforma in paura nel contesto di una quotidianità 'realistica'. Perché il punto di forza della regia di Adam Green consiste proprio nel prendere le mosse dalla banalità di una gita in montagna per poi progressivamente mettere a nudo le pulsioni più profonde. Certo: forse si potevano approfondire di più le reazioni psicologiche dei protagonisti messi di fronte alla possibilità di una morte atroce. Ma non era questo l'elemento su cui puntare quanto piuttosto quello della banalità delle condizioni per cui chiunque di noi può trovarsi all'improvviso in una situazione che può essere senza vie d'uscita. Green non usa effetti speciali, sospende attori e troupe in aria e si fa perdonare anche qualche inverosimiglianza. Perché complessivamente Frozen adempie al suo compito: raggelarci (magari anche solo per pochi secondi) il sangue nelle vene.
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Quando non servono grandi idee per realizzare un buon film. Quando non servono litri di sangue e assassini psicopatici per creare un thriller con retrogusto horror. Tre amici sciatori decidono di fare l'ultima discesa prima della chiusura delle piste ma, per un fraintendimento, vengono dimenticati sospesi sulla seggiovia in balia della notte e del freddo, senza sapere se vedranno l'alba del giorno [...] Vai alla recensione »
Nel 1965,nel “Volo della Fenice”,Aldrich metteva sugli schermi e sul volto di Jimmy Stewart un cinema,la cui emotività con i suoi nuovi fermenti di un’epoca di trapasso,traduceva le inquietudini e le ansie di una società in fase transitoria dal periodo postbellico del decennio precedente ad una nuova era con i suoi germi di forte rinnovamento e novità creativa. &ldquo [...] Vai alla recensione »
Domenica sera: per una sfortunata coincidenza, tre giovani sciatori rimangono intrappolati su una seggiovia. L'impianto non riaprirà fino al prossimo weekend, e questo significa che quasi certamente nessuno si accorgerà di loro. Devono salvarsi da soli, o forse tutto quel che possono fare è scegliere come morire. Ingredienti molto semplici che, conditi con una buona tecnica [...] Vai alla recensione »
Dopo Buried e 127 ore arriva Frozen, ennesimo thriller incentrato sulle più radicate paure umane: l'intrappolamento e il vuoto. La vicenda vede coinvolti due amici, Lynch e Dan, e la ragazza di quest'ultimo, che pur di effettuare un'ultima sciata notturna al limite dell'orario di chiusura, rimangono bloccati e sospesi nel vuoto su di una seggiovia che diverrà la [...] Vai alla recensione »
Un film appena passabile e certamente non collocabile tra i grandi thriller ad alta tensione, quelli con una trama solida e ben sviluppata. "Frozen" narra di tre giovani incoscienti, che per capriccio decidono di fare una sciata notturna, mentre gli impianti sciistici stanno chiudendo, ma (colpaccio di scena), un funzionario toglie la corrente e rimangono fermi sulla seggiovia, escogitando i migliori [...] Vai alla recensione »
Questo film è molto di più che un semplice thriller adolescenziale; il regista Adam Green riesce a tenere viva l'attenzione dello spettatore dirigendo con maestria le scene che, per la maggior parte, si svolgono nello stesso posto, una seggiovia che si blocca, lasciando tre giovani sospesi nel vuoto. La vita è letteralmente appesa ad un filo, al di sotto c'è l'abisso; il rischio della morte, la minaccia [...] Vai alla recensione »
I FILM COME OGNI COSA SONO SOGGETTI AL PERIODO IN CUI ESCONO E PURTROPPO VENGONO CLASSIFICATI E VALUTATI ANCHE A SECONDA DI QUELLI USCITI PRMA E QUELLI USCITI SUBITO DOPO.SEMBRA CHE FROZEN STIA SEGUENDO LA SCIA DEI VARI OPEN WATER, BURIED(PICCOLO CAPOLAVORO),127 ORE ETC FILM CHE ANALIZZANO LE REAZIONI UMANE DAVANTI ALLA TRAGEDIA IMPELLENTE COMBATTUTA SOLAMENTE DALLA SPERANZA [...] Vai alla recensione »
Dan Walker e la fidanzata, con l amico di sempre di Dan, Joe Lynch, trascorrono una domenica di sport sulle montagne innevate del New England.Joe, diciamocelo è uno spaccaballe, che rimprovera Dan continuamente perché ha portato anche la fidanzata, che tra l altro, non sa neppure sciare.La sera si decidono di fare l ultima risalita con la seggiovia, per poi ridiscendere di nuovo con snowboard e sci. [...] Vai alla recensione »
Un prodotto disceto, ma con pochi spunti. La consueta guerra uomo-natura si rivela ancora una volta "uomo stupido-natura normale" con una verosimiglianza pari a zero. Manca una caratteristica tipica di questo genere di film: non si tifa per i protagonisti. Ci si immedesima, si pensa "io farei così", ma non ci si resta male quando i protagonisti soffrono o sono in chiaro pericolo [...] Vai alla recensione »
Frozen parla di tre amici, due ragazzi ed una ragazza, che passano una domenica in montagna. Due sono fidanzati, mentre un altro è l'amico d'infanzia del primo. Dopo un intero pomeriggio passato a sciare, vogliono fare un'ultima discesa e prendono la seggiovia in tarda serata. Il controllore, l'unico che sa della loro presenza, deve fare cambio turno, ed il nuovo arrivato spegne la seggiovia.
Al calare della sera, in una stazione sciistica dello Utah, tre giovani (incauti) amici (Dan, Joe e Parker) sono gli unici rimasti su una seggiovia quando l'impianto viene per equivoco fermato. E' domenica sera e la struttura non verrà rimessa in funzione fino al venerdì successivo; inutile urlare: i ragazzi sono troppo in alto e troppo lontani dalla base per essere sentiti.
Film agghiacciante, una sola location che risulta prima di ogni via di fuga. I 3 protagonisti ci vengono presentati come tre ragazzi universitari che vogliono divertirsi un po fra studio e solita routine e riusciamo a conoscerli grazie alle loro paure,quel momento di panico che si presenta attraverso le nostre insicurezze e fobie più profonde. Idea buona quella di ambientare un thriller in uno spazio [...] Vai alla recensione »
Un film dove le scene sono slegate tra loro, dove si alternano inutili racconti di gioventù a goffi tentativi di fuga da una morte certa. Trama assolutamente non convincente, qualche scena ben riuscita ma tutti i tentativi dei ragazzi sono goffi e poco ragionati. Alcuni momenti splatter sono forse gli unici che regalano qualche emozione allo spettatore.
Due ragazzi e una ragazza decidono di andare a sciare di domenica per staccare la spina dalle incombenze universitarie, passano un pomeriggio divertente e di sera decidono di fare un'ultima sciata prima di tornare a casa, prendono la seggiovia riuscendo a convincere l'addetto a fargli fare l'ultimo giro, nonostante la chiusura delle piste sia prossima.
Non è un bel film! Non basta una storia che, dopo mezz’ora per presentare con dialoghi da telenovela la personalità dei tre ragazzi, si arricchisca di suspense, è ovvio che ci si chiede: “adesso voglio proprio vedere come va a finire”. Il film è zeppo di errori grossolani che saltano all’occhio anche ad un critico meno attento .
La trama è semplicissima: tre ragazzi, composti da una coppia ed un amico, vanno in montagna per sciare e divertirsi, e per una serie di sfortunate coincidenze (che comunque risultano ben più credibili di tanti altri eventi del film!!) vengono fermati sulla seggiovia mentre si trovano a circa metà percorso, senza che nessuno si accorga di loro dato anche l'orario di chiusura [...] Vai alla recensione »
L'unica cosa buona del film è l'idea, originale, ma usata malissimo. senza voler raccontare per filo e per segno, ovviamente, dico solo che in un film si può far accadere qualunque cosa, ma deve esserci un filo di logica. Non ha logica se si è bloccati su una seggiovia, stare ore attaccati con la mano nuda all'acciaio, non mettere una mano in tasca, lasciare slacciata gran parte di una giacca a vento, [...] Vai alla recensione »
Film penoso,banale e scontato...non lascia assolutamente nulla. Lo sconsiglio apertamente!
Film assolutamente surreale. Se anche non sei mai stato in montagna ti rendi conto che ci sono una serie di cose che non sono possibili. I lupi che ci sono di notte, di giorno dove sono? Quello che si butta senza nemmeno trovare una soluzione alternativa. La seggiovia che regge tutto quel tempo in bilico! Ma andiamo.... potevate sforzarvi un pò di più!
Dalla pubblicità fatta per questo film mi sarei aspettato qualcosa di un livello decisamente migliore di quello espresso dal regista. Tuttavia Adam Green si è voluto cimentare in un survival-horror che come genere risulta innovativo.Va premiato il tentativo del regista di rappresentare il Reale, di per sé irrappresentabile.
Film penoso,banale e scontato...non lascia assolutamente nulla. Lo sconsiglio apertamente!
Visto per caso pensando che sarebbe stato il solito film horror mancato,visto e rivisto...invece...dopo i primi 15 minuti l'ho subito rivalutato!!Sicuramente nuovo nel genere!
un film che sinceramente mi ha fatto gelare il sangue nelle vene, è da un bel po che non mi capitava di vedere un horror così azzeccato
Il mio "no" credo che possa considerarsi giustificato per via della mediocrità decisamente spiazzante del film. Ci si aspetta un clima carico di suspance, tensione e invece tutta la parte iniziale del film anziché preparare lo spettatore a questo, lo intontisce di dialoghi ridondanti che poco rendono l'effetto "sorpresa" del cambio di climax. La scelta dei colpi di scena rimane tuttavia non del tutto [...] Vai alla recensione »
l'idea è buona e l'ambientazione originale. Creato esclusivamente per ragazzi appassionati di sport invernali. E' quasi tutto ambientato sulla seggiovia. Tanta tensione...ma anche un pò di noia e dilungaggini inevitabili. Il finale poi...
due palle vedere questi cretini che per risparmiare 2 dollari e fare una corsa in + all'ultimo minuto vanno ad impelagarsi in un storia assurda... emeriti cretini che pensano di fare voli di 20 metri e non farsi niente... e il resto non lo racconto perchè se qualcuno vuol vederlo gli sciupo qualche sorpresona (ma in dò).. film evitabile; che una cosa però è riuscita [...] Vai alla recensione »
Come da titolo, il riferimento è esplicito alla trama del film e al risultato finale. La storia racconta di una gita fuori porta intrapresa da tre amici, una coppia di neo-fidanzati e il migliore amico di lui, allettati dalla voglia di poter passare finalmente una bella giornata in un impianto sciistico e di poter sciare. Soltanto che una volta arrivati in cima, in procinto di prendere la seggiovia [...] Vai alla recensione »
Un film brutto, patetico a tratti ridicolo. Recitazione pessima, eventi assurdi, dialoghi ridicoli. L'idea non era niente male, ma la realizzazione (a parte la buona fotografia) non entusiasma. Sconsiglio di vederlo.
Ci risiamo con l'ennesimo film mediocre di produzione USA. Non si salva niente, ma proprio niente. Io vedo moltissimi film, e so bene che la media della qualità dei film americani è piuttosto bassa. Qualunque sia il genere, sono quasi tutti abbastanza "leggeri". Questo Frozen è una noia mortale dall'inizio alla fine, non vedevo l'ora che finisse! A partire [...] Vai alla recensione »
Sincermante film del tutto irreale. Scio da decenni e una cosa così non potrebbe mai capitare in Italia, magari in America tale superficialità è ammessa. Solitamente alla chiusura degli impianti un addetto solleva i seggiolini e attende il ritono dello stesso prima di chiudere, ma prima ancora un'altra persona fa un giro a vuoto per verificare, quindi una situazione del genere [...] Vai alla recensione »
Niente male, alcune scene raccapriccianti e pieno di patos
Sono onesto.. il film è da VEDERE. Il senso di impotenza, la tensione, la forza d'animo e lo spirito di sopravvivenza che torva soluzioni dove soluzioni NON ci sono valgono il prezzo del biglietto. I riferimenti sono chiari, "Open Water" su tutti... padre del NUOVO filone di film "survivor", dove Horror è una parole per lo più fuori posto e lascia volentieri posto al più appropriato "Drammatico [...] Vai alla recensione »
Film che riesce nel suo intento....raggelarci dall'inizio alla fine!! Thriller ben fatto!! Da vedere!
IO no!!! Film troppo cruento.. quasi splatter. Mi si è riproposta tutta la cena!
Angosciante e realistico in maniera incredibile. I primi venti minuti non sono noiosi, non accade nulla ma i dialoghi sono piacevoli e neanche tanto scontati. Ottime le musiche. Agghiacciante, da vedere assolutamente. Voto: 8
idea buona, semplice e film tutto sommato credibile, capace di tenere alta l'attenzione e di suscitare interesse dalla prima all'ultima scena. Adatto agli amanti della suspance, non di certo a chi teme le incursioni in montagna
Joe, Dan e la sua fidanzata Parker si concedono un week-end di totale relax in un centro sciistico. Ben presto però, quello che doveva essere un momento di svago, si trasforma nel peggiore degli incubi: la seggiovia viene fermata prima che i tre siano scesi.E' sera e tutti sono andati già via.Saltare dalla seggiovia è impossibile,troppa l'altezza da terra, eppure dovranno [...] Vai alla recensione »
Credo che un film del genere appaia più come un'occasione mancata che altro. Il soggetto ( l'idea della seggiovia) è solo pazialmente originale : trova infatti un riscontro in altri tipi di film definibili come stanziali: girare delle scene in locations ristrette ( vedi "open water", "buried", "in linea con l'assassino",etc).
Decisamente agghiacciante. Non riesco a trovare altre parole. Un film fatto solo di 3 persone. Non so se è da considerarsi un Thriller o un Horror, sta di fatto che sotto certi aspetti crea uno stato ansiogeno che ti porta o cambiare canale o andare avanti con il DVD cercando di capire come va a finire. Beh! è successo a me: sono andato direttamente alla fine del film per capire come finiva.
bel film ...a differenza secondo me ,dei pessimi horror e delle insipide commedie che circolano ora nelle sale e non faccio nomi....la magia di questo film e la bravura del regista sta nel riuscire a far identificare gli spettatori con i protagonisti del film ...molto bello il paesaggio , i personaggi esprimono i timori , le paure che potremmo avere noi se ci trovassimo al loro posto e poi è [...] Vai alla recensione »
Chi è un appassionato di montagna, come la sottoscritta, sa benissimo che le situazioni in cui si sono trovati i protagonisti sono una serie di banali e alquanto infattibili eventi. Ma, mettiamo che possa succedere di rimanere abbandonati sulla seggiovia, che possa capitare di andare in giro senza cellulare, che ci siano posti al mondo frequentati da umani e infestati da lupi ecc… [...] Vai alla recensione »
Io che sono appassionato di sci non stavo nella pelle aspettando di vederlo. Quando l'ho visto è stata una grossa delusione, in quanto il film si può riassumere in tre frasi, è scontato, pieno di errori (es. quando lei si fa male sia alla mano che alla gamba quando le cade la seggiovia addosso e dopo un secondo sembra stare benissimo), finale banale.
un film davvero bello, scorrevole e diretto. La storia che narra questo film è semplicissima e diretta senza intrecci e articolazioni varie. questa semplicità con un pizzico di frasi commoventi e sensibili rendono questa pellicola originale e molto toccante. I film di questo genere, il più delle volte, lasciano dentro AL pubblico qualcosa, una lezione di vita! Davvero bella e originale l'idea della [...] Vai alla recensione »
Dopo aver visto e rivisto centinaia di thriller,in cui c'erano assassini immortali,sangue a fiumi e trame scontate,finalmente una pellicola alternativa.Frozen,nonostante non abbia gli effetti speciali che solitamente attirano una più larga fascia di pubblico,riesce a trasportare lo spettatore,in un climax ascendente di angoscia e paranoia,nella situazione dei tre malcapitati.
Tre studenti universitari, Dan, Parker e Joe passano insieme una domenica sulla neve nel Massachusetts, per fare snowboard. I primi due formano una coppia, mentre Joe è un amico d'infanzia inseparabile di Dan. Giunta la sera, riescono ad ottenere un ultimo giro quando tutti sono andati via. Ma per una serie di sfortunate coincidenze, resteranno bloccati da soli sulla seggiovia.
Una storia drammatica e adrenalinica girata molto bene, che ti tiene col fiato sospeso per tutto il tempo. Cosa volere di più? Un Lucano? :-)
Film decisamente orrendo, mi farà venire gli incubi per settimane credo. A tratti banale, ma poi ci sono degli effetti scena resi “speciali” solo perché i protagonsti soffrono in svariati modi e contesti. La parte dei lupi ( su cui non mi soffermo per coloro che non hanno ancora visto il film) è davvero straziante è penosa. Era proprio necessaria? Finale debole è surreale
Questo film lascia senza fiato, da come è girato, agli attori,ai luoghi e ai trucchi... tutto è lavorato nei minimi particolari. Non è il solito thriller dove arriva il serial killer che tortura le vittime, ma lavora sul fattore psicologico: l'ansia di non riuscire a scendere, la paura dei lupi e il freddo che stava uccidendo Parker, Dan e Joe... è ambientato in luoghi dove molti sciatori vanno ed [...] Vai alla recensione »
I motivi li lasciamo agli psicologi, ma è vero che va di moda un tipo di film persecutorio, narrato in tempo reale, i cui protagonisti sono intrappolati e rischiano fini atroci. Qui la claustrofobia (vedi "127 ore" o "Buried") si colloca in spazi aperti, però la somma è identica: due ragazzi e una ragazza, amanti dello snowboard, restano bloccati su una seggiovia ad alta quota, senza che nessuno lo [...] Vai alla recensione »
"Frozen" is the latest ultra-low-budget, "Man vs. Wild"-style horror film in the wake of "Open Water" and last year's "The Canyon." It's difficult to get into its "What would I do?" vibe, though, through so thick and transparent a barrier of contrivances. The gag is that some remarkably stupid winter sports enthusiasts get trapped high in the air when the ski lift stops and everyone else in the resort [...] Vai alla recensione »
Certo, bisogna essere habitués del genere con tanto di vocazione al masochismo. Ma «Frozen», già acclamato al Sundance Film Festival, è un horror che ha tutti gli ingredienti per fare centro al botteghino. Interpretato da attori ottimamente in parte, il nuovo incubo affronta uno dei territori-clou dell’arrogante sfida dell’homo sapiens alle forze dell’ignoto, l’alta montagna.
Se non è ancora l’incubo di ogni sciatore, potrebbe diventarlo. Frozen è un tour de force di suspence e orrore su tre giovani sciatori che rimangono intrappolati su una seggiovia. È il tramonto, i manovratori sono convinti che sulla montagna non ci sia più nessuno e spengono gli impianti. Che fareste voi, sospesi a quindici metri di altezza su una distesa di neve e rocce e con la sola compagnia dei [...] Vai alla recensione »
Quante volte in attesa di una seggiovia o funivia, abbiamo guardato all'insù, verso macchinose funi, pulegge, argani e tamburi di ancoraggio? L'idea che quegli aggeggi di ferro e acciaio all'improvviso cedano facendoci spiaccicare a terra, è una di quelle paure recondite che fanno il paio con la fobia di salire su un aereo o su una nave. Frozen inizia così, con qualche scricchiolio sinistro proveniente [...] Vai alla recensione »
Don’t!” era uno dei finti trailer nell’intervallo del tarantiniano “Grindhouse”. Un altro era “Machete”, ma non è più finto, dopo che Robert Rodriguez e Ethan Maniquis hanno girato il film (trash, e del peggiore, quindi imperdibile: esce nelle sale il 21 aprile). Non farlo! Non aprire quella porta, non prendere l’ascensore, non scendere in cantina, non passeggiare nei cimiteri, non andare nei boschi [...] Vai alla recensione »
Non fidatevi delle apparenze. Non sottovalutate Frozen di Adam Green. Parte come un horror giovanilistico scemetto con due uomini e una donna in gita sciistica. Lui, lui e l’altra. Dan e Jon sono amici per la pelle cresciuti insieme. L’imbranata Parker è la fidanzata («Da meno di un anno» noterà qualcuno) di Dan. Jon non è al settimo cielo per la sua presenza.
Per tre snowboardisti si materializza l’incubo di tanti amanti delle nevi: rimangono bloccati, per un disguido, su una seggiovia ad alta quota. L’impianto è chiuso, gli addetti se ne vanno. Si congela e l’unica apparente soluzione è buttarsi giù, con il rischio di rompersi le gambe. E un branco di lupi sta sotto ad aspettare. Gli elementi ci sono tutti per un thriller che, effettivamente, trasmette [...] Vai alla recensione »