Un perfetto gentiluomo è stato definito : "una commedia politicamente scorretta".
Non oserei definirlo a quel modo perché non vi è niente di "scorretto" nella trama di questo film.
La parola "scorretta" è una banalizzazione, nonchè rende un quadro menzognero di ciò che il film vuole significare.
Il perfetto gentiluomo non attua una guerra contro dei ricconi stravaganti di New York, nè disprezza quella vita stravagante, ma al contrario rimane affascinato dal loro mondo e cerca di farne parte. Il perfetto gentiluomo, il giovane Louis è protagonista di un riferimento meta-cinematografico e letterario alquanto barocco e sofisticato.
Nick Carraway stesso sarebbe riuscito con difficoltà a rendere una tale narrazione di Harry Harrison.
Il personaggio di Harry è costruito intorno al Grande Gatsby, ma non vuole imitarlo, vuole trasferirne l'ammirazione pubblica e l'originalità. L'autore non vuole riportare Redford sulla scena, ma piuttosportenti re le porte alla prontezza di spirito e alla stravaganza di Kevin Kline.
Sicuramente "Un perfetto Gentiluomo" può risultare un film di educazione sentimentale, ma tra quei riferimenti agli anni '20, quella ricerca disperata di Gatsby, quella narrazione tipico Americana e quella ricerca della propria sessualità tramite un rapporto malato tra mentore commediografo e adepto si può riscontrare un riferimento all'omosessuale Thomas Elliot, rispetto al notissimo etero Scott Fitzgerald, o se non precisamente al poeta T.S Eliot, sicuramente il riferimento va all'ambiente di tutta l'epoca in cui questi due autori hanno vissuto e hai personaggi che l'hanno segnata.
Sì, potrebbe essere una commedia di educazione sentimentale, ma è possibile giudicarla anche come una denuncia di quel morboso e umano rapporto che nasce tra educatore e discepolo, quel rapporto di amore e odio, gelosia, invidia, desiderio e fascino che prova per Kevin il povero Paul Dano, che ancora alla fine non ottiene un risultato definitivo per la propria ricerca, ma ottiene solamente una domanda, una domanda in risposta alla sua.
Dove siamo? Il giovane Louis è a metà tra una sponda e l'altra, a metà dell' essere innamorato di una ragazza comune e dell'essersi invaghito di un uomo fuori dal comune, dell'uomo che gli ha insegnato a vivere.
Tutto il film è a metà tra la satira e il drammatico, vicino al Grottesco, ma vicino soltanto a rasentarlo, vicino a Fitzgerald, ma ancora troppo lontano, possiamo dire che sia un film imperfetto, eppure sembra che quest'effetto sia stato ricercato.
Appare cone perfetto nella una imperfezione, il che risponderebbe alla domanda. Potrebbe significare che Un perfetto Gentiluomo si trova esattamente dove dovrebbe essere, ovvero a metà tra la perfezione e l'imperfezione.
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