Anno | 2010 |
Genere | Thriller |
Produzione | Polonia, Norvegia, Irlanda, Ungheria |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Jerzy Skolimowski |
Attori | Vincent Gallo, Emmanuelle Seigner, Stig Frode Henriksen, Nicolai Cleve Broch, David L. Price Lars Markus Verpeide Bakke, Varg Strande, Phillip Goss, Zach Cohen, Even Løken Bergan, Eirik Daleng, Morten Enger, Anders Kile Grønningsæter, Thomas Berg, Lars Berg Jensen, Christian Teisnes, Håkon Speirs Færvik, Iftach Ophir, Niklas Nygaard. |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,34 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 ottobre 2014
Catturato dai soldati americani in Afghanistan, Mohammed è trasportato in un sito militare segreto che si trova da qualche parte dell'Europa orientale. Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha ottenuto 1 candidatura agli European Film Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Una coppia di impresari americani viene scortata dalle forze militari in una perlustrazione per le gole del deserto dell'Afghanistan, finché un talebano nascosto in un antro fa fuoco sul gruppo. Impaurito, l'assassino fugge per il deserto finché non viene catturato e rinchiuso in un carcere militare dove subisce torture e viene interrogato come possibile terrorista. Impossibilitato da una temporanea sordità a rispondere a qualsiasi domanda, viene inviato in un campo di prigionia ma, durante il trasferimento, riesce a fuggire dal convoglio militare, dando inizio a un'estenuante caccia all'uomo all'interno di una sconfinata foresta innevata.
Il crimine è il mestiere di Jerzy Skolimowski. Nella sua lunga carriera, il cineasta polacco ha sviluppato un percorso strettamente connesso all'essenza del delitto come sceneggiatore (Il coltello nell'acqua), come regista (Lightship - La nave faro) e come attore (La promessa dell'assassino). Rimasto in silenzio per diciassette anni, Skolimowski è tornato a fare cinema ripartendo da questa ricerca degli elementi primigeni dell'istintualità "criminale" attraverso personaggi chiusi e isolati dal mondo. Four Nights With Anna raccontava una passione come un thriller, un'ossessione amorosa come l'architettura di un omicidio, gesto dopo gesto, sguardo dopo sguardo. Essential Killing denuda invece non solo l'elemento del crimine, ma anche la natura dell'uomo, trasformando un artista radicale come Vincent Gallo in un talebano muto che, braccato come un animale, regredisce fino a uno stato brado, primitivo, ferino.
Come in Moonlighting, è la situazione politica a dettare la condizione di isolamento e di progressivo decadimento del personaggio: in particolare la guerra in Afghanistan e la lotta senza condizioni al terrorismo. Vincent Gallo si immerge completamente in questo percorso di discesa: muto per scelta e sordo a causa dell'esplosione di una bomba, gestisce attraverso occhi, barba e capelli, un personaggio di pura azione. Il suo misterioso Mohammed (nome distintivo, quindi anch'esso dettato dall'essenzialità, della cultura islamica) ha una psicologia ridotta al puro istinto, ad eccezione di qualche breve squarcio sulla formazione religiosa e su di un amore celato sotto un burqa.
Essential Killing è il racconto selvaggio e inarrestabile di una regressione radicale: l'espressione diretta di pulsioni primigenie che, come nel cinema di Herzog, si formano all'interno di una natura feroce, estraniante come il labirinto di rocce e sabbia del deserto afgano o oscura e inospitale come un'infinita foresta immersa nella neve. Tuttavia, rispetto alla furia dei superuomini di Herzog, la regressione di Mohammed non è volontaria ma coatta, non estatica, folle o esaltata, ma indotta, e per questo ancora più discendente, animalesca, infantile (come nel tentativo di allattarsi al seno della donna in bicicletta). Un'adesione totale a uno stato di natura in cui si striscia sulla terra e non si aspira all'infinito. In cui si uccide per sopravvivere, e si sanguina a morte al primo contatto realmente umano.
ESSENTIAL KILLING disponibile in DVD o BluRay |
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Mohammed-Gallo è un talebano, catturato nel deserto roccioso dagli americani e fuggitivo nei boschi gelidi e innevati della Polonia durante il trasferimento da un carcere all'altro.Il film è la sua fuga, la sua lotta per la sopravvivenza in un ambiente assolutamente ostile e sterile di cibo, di calore, di possibilità, di redenzione. Perchè il talebano ha ucciso prima di venire catturato nel deserto, [...] Vai alla recensione »
Due americani scortati si aggirano nelle gole del deserto Afghano finché si imbattono in un talebano che, sentendosi braccato, li uccide e poi scappa impaurito. Subito catturato dalle forze militari americane rimane a terra stordito e sordo (causa un'esplosione) fino alla cattura: segue il "consueto" protocollo fatto di prigionia, rabbia sputata in faccia, tortura e trasferimento [...] Vai alla recensione »
Film scarno, particolare, essenzale nel più assoluto dei termini; il lungometraggio dl regista polacco è un esperienza singolare; inanzitutto è un film quasi totalmente muto: i dialoghi, il contatto umano, qui sono totalmente superflui e quindi ridotti all'osso. Perchè la pellicola si concentra, sin dalle prime inquadrature, al vero e propro protagonista, ovvero l'istinto [...] Vai alla recensione »
Mi domando cosa sarebbe successo se Jerzy Skolimowski avesse deciso di indugiare sull'immagine della motosega che uccide per mano di Mohammed, montando poi in parallelo la sequenza dello stesso protagonista che si ciba della corteccia di un albero. Forse il presidente della Giuria di Venezia '67 Quentin Tarantino ne sarebbe stato lieto. Ma non è solo per una questione di gusto che mi soffermo su questa [...] Vai alla recensione »
Bellissimo questo film drammatico del regista polacco Jerzy Skolimowsky e con nel cast uno strepitoso Vincent Gallo,attore di culto della scena americana,il quale recita silente servendosi solo ed esclusivamente delle espressioni del volto e della gestualità del corpo. La trama parte dalle gole del deserto afghano,dove un probabile talebano(Gallo per l'appunto)fa saltare letteralmente a brandelli [...] Vai alla recensione »
Film molto interessante di Jerzy Skolimowski. Accompagna la solitudine, la fame e i pericoli corsi dal talebano Mohammed (l’ottimo Vincent Gallo), fatto prigioniero dall’esercito americano, poi scappato e disperso in Polonia durante un trasferimento da una prigione all’altra. Nonostante la solitudine e il silenzio non è mai noioso, la tensione fa seguire quest’uomo, [...] Vai alla recensione »
Iniziamo dai premi, Coppa Volpi a Venezia 2010 a Vincent Gallo e Premio Speciale della Giuria a Skolimowski. E diciamo che sono meritatissimi, perchè Gallo recita per tutto il film senza parlare, esprimendo solo con lo sguardo, e con il corpo, emozioni violente ed estreme. E Skolimowski costruisce un film praticamente muto che crea una tensione emotiva e fisica potentissima grazie agli ambienti [...] Vai alla recensione »
Patriota40 Ho compreso il messaggio del regista che vuole farci riflettere sull'uomo civilizzato e, come questo in situazioni di difficoltà, può regredire fino allo stato animalesco per cui uccide per sopravvivere. Questo tema oltre a non essere originale, trova conferma in tutte le guerre dove l'uomo perde la sua umanità sostituita dall'istinto della sopravvive [...] Vai alla recensione »
Film praticamente privo di dialoghi... Sceneggiatura un po' lattiginosa... Finale un po' brusco... Non un gran film di sicuro... Appena corretto.
Si ok Vincent Gallo è uno che ne sa, grande personaggio, ogni cosa che tocca diventa incredibilmente 'underground', artista tutto tondo, musica, cinema, uno nato con il dna dell'artista. Mi ricordo di un altro film in cui il protagonista lotta per la sopravvivenza, in cui fa ricorso al solo istinto per rimanere in vita, in cui rimane MUTO per tutto il film: Arnold Schwarzenegger [...] Vai alla recensione »
la lotta dell'uomo per sopravvivere, prima alla ferocia della guerra, poi all'impossibilità della fuga, sullo sfondo di paesaggi stupendi che dovrebbero farci riflettere sulle meraviglie che abbiamo e che non sappiamo goderci, in pace.
Un film più interessante da raccontare che da vedere: è fuori discussione che skolimowsky abbia scovato del materiale narrativo di ottime potenzialità, ma poi sarebbe stato meglio affidarne ad altri la realizzazione ... magari a un se stesso più giovane di trent'anni! L'ex talentuoso cineasta polacco spreca un soggetto affascinante con una realizzazi [...] Vai alla recensione »
Qualcuno sa se qeusto film sarà visibile in Italia, coloro che lo hanno visto dove lo hanno visto?????????????????????????????????????????????????????????????????????????? G R A Z I E
S.O.S. Non ho trovato alcuna notizia circa l'uscita del film in Italia. Qualcuno sa qualcosa?
With the tightly wound "Essential Killing," veteran Polish director Jerzy Skolimowski ("Deep End," "The Shout") defies a slew of cinematic conventions in an attempt to intrigue, rattle and rivet his audience. For the most part, he succeeds. Starring iconoclastic American actor Vincent Gallo ("Buffalo '66," "The Brown Bunny") as Mohammed, a Taliban fighter who, through a series of dire events, ends [...] Vai alla recensione »