Dylan Dog - Il Film |
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Un film di Kevin Munroe.
Con Brandon Routh, Sam Huntington, Anita Briem, Taye Diggs, Ben Jensen, Randal Reeder.
continua»
Titolo originale Dylan Dog: Dead of Night.
Thriller,
durata 108 min.
- USA 2010.
- Moviemax
uscita mercoledì 16 marzo 2011.
MYMONETRO
Dylan Dog - Il Film
valutazione media:
1,68
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Mi chiamo Dog, Dylan Dog.... o forse no!di Riccardo76Feedback: 6592 | altri commenti e recensioni di Riccardo76 |
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domenica 3 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Che non sarebbe stato esattamente il Dylan Dog che abbiamo conosciuto dagli splendidi fumetti di Bonelli era chiaro già da un po' di tempo. Fin dall'annuncio di questo film tanto atteso infatti si sapeva che Groucho, la geniale spalla che spara battute come una mitragliatrice, non vi sarebbe apparso, a causa di problemi legali relativi all'utilizzo dell'immagine di Groucho Marx, l'attore comico su cui era costruito il personaggio. Poi, gradualmente hanno cominciato ad emergere altri particolari raccapriccianti. Primo, il maggiolone sarebbe stato nero, perché altrimenti avrebbe ricordato Herbie, il maggiolino tutto matto! Chissà, forse se il film non fosse stato distribuito dalla Moviemax (vale a dire la Disney camuffata sotto un altro nome per poter produrre film meno adatti a tutta la famiglia) si sarebbe potuto vedere il classico maggiolone bianco, o d'ora in poi nessun personaggio di un film potrà avere una macchina dil quel colore e di quel tipo????!!!! Come se non bastasse, persino l'ispettore Bloch sarebbe sparito, una figura fondamentale per il nostro Dylan, quasi paterna. E questo perché? Forse perché non può esserci Scotland Yard a New Orleans! Già, perché l'ambientazione non sarebbe stata più a Londra, ma in questa città ( "misteriosa e magica" dice il regista Kevin Munroe) negli USA, una nazione dove il vero Dylan difficilmente avrebbe scelto di vivere, soprattutto dopo l'esperienza sconvolgente vissuta nell'avventura "Cagliostro", in cui l'America viene rappresentata, attraverso una serie di citazioni a grandi film del brivido, come una pericolosa terra dove abbonda la follia. Inoltre il vero Dylan ha sempre dimostrato di opporsi, sia nel modo di pensare che di agire, all'immagine del tipico eroe americano senza macchia né paura, tutto muscoli e poco cervello ,dal grilletto facile ("Da noi prima si spara, poi si dice "chi va là?"" afferma un poliziotto americano nell'albo "Il Male"), immagine che invece viene ricalcata in pieno da Brandon Routh, fisico scolpito, tutto cazzotti e nienre paure: persino la leggendaria claustrofobia di Dylan viene snobbata, mostrando un uomo perfettamente a suo agio sepolto all'interno di una catacomba! Sono state proprio le sue paure, le sue debolezze, i suoi errori a far innamorare migliaia di lettori in tutto il mondo di questo antieroe contemporaneo, che impersona le paure, le disillusioni, il disgusto per gli aspetti più orribili del nostro pianeta, che affronta mostri reali e immaginari con l'intelligenza , un pizzico di quinto senso e mezzo e una gran fifa! Perché l'assenza di personaggi citata, a questo punto non è più il problema fondamentale di questo film: il vero problema è che manca proprio Dylan Dog e il suo mondo!!!! Quello del film mantiene del personaggio di Sclavi solo gli abiti, un clarinetto, il galeone e qualche battuta, ma il resto è tutta un' altra cosa!! Persino il mondo è diverso! Non più un indagatore dell'incubo per clienti umani con problemi di mostri, ma un giudice e gestore di rapporti tra clan di licantropi, e vampiri, che sono inseriti nella realtà come aspetti ordinari. Praticamente la solita rivalità vista in tanti action movies( e persino in Twilight) tra lupi e succhiasangue! Non si capisce perché prendere un personaggio così popolare per cambiargli completamente tutto, tanto valeva inventarsi un personaggio ex novo, con un altro nome. Comunque, anche in questo caso, il film sarebbe stato di qualità bassissima. Per concludere vorrei invitare ad una riflessione: la Rowling prima di vendere i diritti d'autore per il suo Harry Potter ha dettato condizioni rigidissime; perché Sclavi e Bonelli hanno permesso questo disastrosa operazione? Una giustificazione penso, a nome di tutti i fan Dylaniati, sia il minimo che ci si possa aspettare!!! Il silenzio dei due autori è imbarazzante quanto il film. Quindi, speriamo che tutto ciò venga chiarito nelle pagine dell'albo in questione.
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