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Sandro Ravagnani è un attore, scrittore, giornalista, autore e
conduttore di programmi radofonici e televisivi, ora approda al cinema
nel lungometraggio “Dreamland, la Terra dei Sogni” non come interprete
ma nel ruolo di regista “Solo il cinema ti permette di parlare
contemporaneamente a milioni di persone in tutto il mondo e in tutte
le lingue, sono stato fortunato a poter girare il mio primo film a Los
Angeles – e aggiunge - il cinema ti insegna anche a fare a pugni con
te stesso, perché ti richiede il massimo coinvolgimento emotivo e nel
mio caso anche economico”. Sandro Ravagnani spiega a New Star in
edicola venerdì le ragioni di questa nuova avventura dietro la
cinepresa “Tutto è nato a Los Angeles nel corso della pre produzione
di Dreamland, due anni fa quando abbiamo incontrato da autori del
soggetto il secondo candidato regista del film, avevamo così dentro di
noi la storia, i racconti degli italiani di New York come ad esempio i
nipoti di Aldo Fabrizi, la nipote di Totò e tanti altri che ogni sera
nasceva un nuovo dibattito tra di noi e i nostri collaboratori e poi
devo dire in una lunga telefonata mi convinse definitivamente Walter
Casini presidente della Morris Casini & Partners e della Anec
Associazione Nazionale Esercenti Cinema del Lazio, dall’alto della sua
esperienza e fiuto per i registi d’autore”
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