Burlesque non è originale, non ha una storia molto approfondita, è prevedibile nel suo svolgimento.
Eppure, il film è una miscela esplosiva di positività, di puro intrattenimento, di vivacità e sensualità, ed è diretto con garbo e qualità da videoclip musicale.
Christina Aguilera si cimenta per la prima volta come attrice, uscendone nel complesso vincente, anche se ovviamente riesce a dare completamente il meglio di sè solo quando si trova sul palco. Il suo ruolo è un classico di questo tipo di commedie: una ragazza di campagna con un sogno che approda nella grande città e grazie alle sue doti canore e umane riesce a farsi spazio, a diventare una stella, a trovare l'uomo della sua vita (e non un ragazzo qualsiasi, ma un bel tatuato interpretato da Gigandet) e, come se non bastasse, a risollevare le sorti di un locale lounge in fallimento. Scontato, forse, ma Christina ci sa fare, regalando momenti simpatici e godibili, e mostrando affiatamento col resto del cast.
Cher, di ritorno sul grande schermo dopo 7 anni dal dimenticabile Fratelli per la pelle, gioca bene le sue carte nella parte di Tess, la proprietaria del Burlesque lounge, ed è lei, in coppia con Stanley Tucci, a trainare la parte recitativa, creando un personaggio solido, divertente e ironico (non lontano dal suo stesso carattere personale) e regalando momenti di comicità spontanea. Non è di certo la sua migliore interpretazione, ma l'attrice si fa valere ancora una volta e, grazie al suo fascino senza tempo, ruba la scena alle giovani colleghe ogni volta che appare sullo schermo. E cerca di destreggiarsi con un copione un po' riduttivo nella sostanza: la sceneggiatura infatti avrebbe potuto far fiorire qualche idea in più, con qualche approfondimento (come per quanto riguarda la vicenda del fallimento del locale) e con una sverzata più descritttiva nei dialoghi, elementi di cui si sente la mancanza e che avrebbero resto il film molto più interessante dal piano narrativo.
Parlando invece di elementi di forza, Burlesque punta tutto sulle musiche di altà qualità, sulle scenografie (mozzafiato la realizzazione del locale e della sua atmosfera retrò), sulla fotografia un po' fumosa e pastellata, e sulle coreografie, elementi che si sosseguono senza sosta in tutto il film, dando all'Aguilera un enorme spazio per cimentarsi nell'arte che più la rappresenta ( e in cui è talentuosa tanto quanto esagerata, avendo infatti talvolta il brutto vizio di strafare con acuti e gorgeggi), e donando a Cher, che si fa da parte da buona madrina, solo due spazi canori, che rappresentano però due punti di forza dell'intero plot. Due tra tutti i brani da ricordare: "Bound To You", che rappresenta un picco interpretativo di miss Aguilera e "You Haven't Seen The Last Of Me", cantato da un'emozionante Cher in una delle scene migliori del film, e premiato ai Golden Globes come miglior canzone originale.
Burlesque è insomma il palco ideale per queste due dive dei nostri tempi, che si incrociano e si confrontano, in un solido scambio generazionale, tra cambi d'abito, pailettes, trucchi e lustrini, mentre il sipario sale e scende donando ogni volta una nuova emozione.
Non sarà il film dell'anno, non sarà un musical memorabile, avrà sicuramente diverse pecche, ma Burlesque incanta, diverte, emoziona e si esce dal cinema di buon umore, con la consapevolezza di aver speso bene due ore.
Voto: 3.5/5
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