Benvenuti a Zombieland

   C'è un nerd dalla problematica vita sociale, un avventuriero che ormai non ha più niente da perdere e due sorelle tanto belle quanto crudeli. E poi ci sono loro, gli zombi, che hanno praticamente invaso tutto il pianeta. In due righe, questa è la trama di “Benvenuti a Zombieland”, un B-movie dove il classico film horror, con morti viventi che girano per le strade come se nulla fosse e gente terrorizzata che scappa urlando, si fonde ottimamente con il tipico film-parodia americano, una lunga famiglia di cui fanno parte i vari “Scary Movie”, “Horror Movie”, ecc...

Il protagonista principale è Columbus (Jesse Eisenberg), un ragazzo senza famiglia né amici, che sopravvive grazie alle sue “regole” e che quando incomincia l'invasione degli zombie, decide di raggiungere i suoi genitori in Ohio ma durante il viaggio incontra Tallahassee, un energumeno che ama solo due cose: uccidere i non-morti e le merendine. I due decidono di mettersi in cammino insieme, ma quando si fermano per fare rifornimento si imbattono in Wichita e Little Rock, due sorelle pronte a tutto pur di raggiungere il parco dei divertimenti (ironia della sorte: cosa è più divertente di un mondo pieno di zombie?) di Pacific Playland, in California. All'inizio, il rapporto tra le due coppie non è dei migliori, complici anche il comportamento poco “onesto” delle due ragazze, ma dopo un po' diventano un gruppo e si dirigono verso quello che doveva essere un posto “tranquillo”. Il finale è ben lontano da quello classico dei film horror, ma non per questo delude.

Anche merito di una “special-guest” d'eccezione, come ogni B-movie che si rispetti, ossia il “ghost buster” Bill Murray nei panni di se stesso, “Benvenuti a Zombieland” è una di quelle pellicole che poco piacciono alla critica e agli appassionati di cinema più rigorosi, ma che comunque riesce a lasciare il segno con la sua fortissima comicità e con quel gusto del macabro che tanto piace a Hollywood. In poche parole: un film a tutto rock, risate e zombie!