Una notte blu cobalto |
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Un film di Daniele Gangemi.
Con Corrado Fortuna, Regina Orioli, Valentina Carnelutti, Alessandro Haber, Vincenzo Crivello.
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Commedia,
durata 80 min.
- Italia 2009.
- Bolero Film
uscita venerdì 18 giugno 2010.
MYMONETRO
Una notte blu cobalto
valutazione media:
3,46
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un lutto lungo un sognodi pliniusFeedback: 129 |
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domenica 20 giugno 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo scontro con una ragazza misteriosa e lo svolazzare di fogli su cui è scritta (forse alla rinfusa) una lezione di vita, apre il varco che introduce il protagonista in una dimensione intima e trasognante. Un'esperienza onirica che rielabora l'esperienza di un lutto attraverso una ridefinizione del tempo che scorre ed una reinterpretazione delle relazioni intrise di possibilità trasformative permettendo di superare il nostalgico appiglio al passato. Nella sua peregrinazione notturna il protagonista incontra tanti personaggi alle prese con una propria elaborazione di un lutto (che sia un marito, un amico immaginario, la donna impossibile dei propri sogni, una relazione destinata a finire, un testamento da firmare) il tutto adombrato dal blu, colore simbolo della depressione e anche della riflessione, in una notte lunga ed intensa. L'importanza del nutrirsi di relazioni quando è il momento di ricominciare e dare uno sguardo al passato per lasciarlo andare definitivamente. Un'ottima fotografia, belle le riprese di Catania in notturna (in un'era in cui la città brillava di luce propria e di cui oggi non si può che cercare di elaborarne il lutto) ed una trama creativa e sognante. Di contro forse qualche pecca nel potpourrì di accenti che poco hanno da spartire col dialetto catanese; qualche recitazione che non lascia il segno (fatta eccezione per una ragazza "folle" con cui il protagonista interagisce verso la fine del film), in alcuni punti lento ma proprio perché un viaggio intimo nel profondo del proprio animo. Personalmente ho apprezzato la scelta del pezzo di Francois e le Coccinelle mentre un po' meno il cantato di Sangiorgi. Non vorrei risultare blasfemo ma appena sono uscito ho pensato a “film blu” di Kiesloswki e in un certo senso agli aspetti enigmatici dei film di Lynch coi suoi personaggi bizzarri ma emblematici.
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