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Debutto nel lungometraggio del regista per una versione adolescenziale di "Non aprite quella porta" con un pizzico di "La casa nera".Malgrado le occasionali parentesi ironiche,la sgradevolezza è notevole:più che le sequeze di tortura fisica colpisce la descrizione della coppia padre-figlia(in odore di incesto) e in particolare quest'ultima,tra i cattivi psicopatici più odiosi e spregevoli che si siano mai visti.Anche la sequenza in cui si scopre la cantina mette qualche brivido.La vicenda a episodi intrecciati funziona,con l'avvicendarsi dei cari del protagonista che si disperano e l'amico nerd alle prese con la ragazza dark.Indovinata anche la sorpresa sulla causa dell'incidente iniziale che costa la vita al padre di Brent.Ottimo il cast,col protagonista che è un pò un River Phoenix australiano,ed azzeccate le musiche a tema.Peccato che gli ultimi 20 minuti siano la classica saga delle forzature,anche se dopo il calvario cui si assiste è innegabile che si tiri un profondo sospiro di sollievo...Vincitore di vari festval,da noi non è ancora arrivato.
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