Nine

Non sono affatto d'accordo con le recensioni negative che questo film ha ricevuto.
Nine è un musical introspettivo nella miglior tradizione del cinema di Bob Fosse (siamo dalle parti di All That Jazz per intenderci ma senza lo stesso impatto "mortuario" di quello) ;i numeri musicali nascono dalla coscienza "creativa" del regista in crisi creativa.
Poco importa che le canzoni non siano memorabili come quelle di Chicago (ma sono comunque gradevoli) o che i numeri non abbiano il taglio post-moderno che Marshall vi impresse  (ma da allora la tecnica è stata assai abusata non dimentichiamolo), "Nine" rivisita il classico con gusto, aiutato dalla bravura (sì BRAVURA) dei protagonisti (su tutti Daniel Day-Lewis e la Cotillard), impagina i numeri musicali dentro un teatro-coscienza dove ci si muove tra sabbia, luci e luci rosa.
Sullo sfondo c'è l'Italia degli stereotipi dei favolosi '60, rutilante, piaciona e ingenuamente inconsapevole del peggio che verrà dopo.
Un'Italia che ha fatto tanto irritare i critici che forse prediligono quella artificiosa e laccata del presente plasticoso e fasullo o che forse desideravano quella felliniana.
Ecco forse sta qui l'errore di fondo; Nine non è musical che ha l'ambizione o la presunzione di rifare Fellini; piuttosto lo omaggia con il coraggio che si addice ai registi audaci (e Marshall qui si prende assai più rischi che in Chicago o nel patinato Memorie di una geisha).
Troppi pregiudizi critici lo hanno stroncato invece di condurre quegli spettatori curiosi ad avvicinarsi a questo musical d'altri tempi con più rispetto.
Il risultato è il flop che tutti i critici volevano ma che in realtà, ad un giudizio sereno, non è affatto.
Andatelo a vedere: se siete interessati al musical troverete pane per i vostri denti e se siene interessati al solo cinema andate comunque perchè lo troverete assai meno musical di quanto pensiate.
Voto:8