Povera Moana che ritratto superficiale
di Roberto Levi Il Giornale
Non è che si sia reso un gran servigio al ricordo ma soprattutto alla complessità del personaggio di Moana Pozzi con la miniserie in due puntate andate in onda su Sky Cinema 1 in prima serata, martedì e mercoledì. Che fosse difficile rendere in poco tempo la figura di una donna che nel bene e nel male ha rappresentato un'icona della libertà sessuale vissuta con volitiva determinazione è del tutto comprensibile. Ma ridurre il suo percorso esistenziale e professionale a una sorta di fotoromanzo tv scritto con una certa sciatteria e illustrato per tre quarti del tempo da immagini girate sul set dei suoi film porno, con una ripetitività che si sarebbe dovuta almeno in parte bypassare per lasciare spazio a tratti meno scontati del suo vissuto, è stata una pecca sostanziale. [...]
di Roberto Levi, articolo completo (2963 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 4 dicembre 2009
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