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Nei confini ristretti del suo genere e' un bel film ! Il suo genere, l'horror del 2000, e' molto diverso dal genere alla cui fondazione ha contribuito il film omonimo del 1972. Quel genere horror primi anni 70 che giocava la carta della satira sociale, con zombi, con esibizione di violenza gratuita, con oltraggio al pudore nel sangue (ricordoche la versione uncut del film originale proponeva la "storica" scena "scandalo" dell'evirazione coi denti, sostituita nel nuovo film da un "brindisi galante"). Oggi l'horror americano e' semplicemente cinema di consumo e di divertimento, che cerca in ogni modo di non essere vietato ai minori. Stupisce che questo film sia stato fatto oggi, da produzione e distribuzione americane, stupisce perche' sembra decisamente fuori tono rispetto a tante altre produzioni yankee. Un thriller drammatico con tensione sostenuta, dove si usa la violenza per alzare il compatimento dello spettatore per le vittime, senza concessioni a compiacimenti. Ci sono sprazzi di talento sciupato in questo film, soprattutto in quelle 3 o 4 brevissime sequenze ritmicamente sostenute dalla musica, dove purtroppo regia e montaggio seminano diversi errori d'immagine (ne cito uno per tutti ad inizio film, quando la protagonista gira l'angolo dietro alla casa rossa sul molo e la cinepresa la insegue in ritardo). La successiva bella sequenza della nuotata vorticosa fa il paio con quella della fuga, che si vedra' a meta' film, anche in questo caso immagine e suono efficaci vengono sciupati dal montaggio e da scelte di inquadratura insensate. Finale del film distrutto dall'eccesso di corpo a corpo, con risvolti tragicomici in stile wrestling (come del resto avviene anche dopo la scena dello schianto ad inizio film, con le mascherone). Gli ultimi 30 secondi sonoda dimenticare: si assiste ad una delirante scena, che sembra suggerita dalla mente schizoide di Brian Yuzna (fuori contesto, fuori dal film, fuori da ogni logica...anche da quella giustizilista)... per forntuna poi parte lo splendido tema dei titoli di coda. Ma e' proprio questa fatica nel cercare di mettere insieme un film diverso dai soliti "rifacimenti" che ha magnetizzato la mia visione: 2 ore sono volate e con loro uno dei piu' lunghi "horror" americani degli ultimi 10 anni.
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