Anno | 2009 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, Francia, Algeria |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Rachid Bouchareb |
Attori | Brenda Blethyn, Sotigui Kouyaté, Roschdy Zem, Sami Bouajila, Bernard Blancan Francis Magee, Diveen Henry, Gurdepak Chaggar, Marc Baylis, Aurélie Eltvedt. |
Uscita | venerdì 27 agosto 2010 |
Tag | Da vedere 2009 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,04 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 27 gennaio 2015
Due persone di mezza età, un uomo franco-maghrebino e una donna inglese, si incontrano e si conoscono a Londra dopo che i rispettivi figli vengono dati per dispersi nell'attentato alla metropolitana del luglio 2005. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office London River ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 235 mila euro e 38,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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7 luglio 2005. A Londra esplodono bombe sui mezzi pubblici causando numerose vittime. Mrs. Sommers, che vive in un paesino su una delle isole della Manica, apprende la notizia dalla televisione e subito telefona alla figlia Jane che studia a Londra. Jane non risponde alle numerose chiamate. Ousmane è un africano che lavora alla tutela del patrimonio forestale. Anche suo figlio, che non vede da quando era piccolo, vive e studia a Londra. Sia Mrs. Sommers che Ousmane partono per la capitale britannica nella speranza di trovare i reciproci figli ancora vivi. Si incontreranno e scopriranno di essere i genitori di due ragazzi che si amavano. Ma dove sono ora?
Rachid Bouchareb continua a perseguire un'idea di cinema che proponga il dialogo tra culture diverse. Lo fa, in questa occasione, con un film alla Loach non tanto per l'ambientazione quanto per il modo di guardare alle persone comuni. Mrs. Sommers e Ousmane sono due genitori come tanti, con la loro quotidianità scandita da un lavoro fatto con passione. Le fedi differenti (lei protestante lui musulmano) potrebbero dividerli, secondo quanti predicano (da una parte e dall'altra) l'odio e la divisione. Si incontrano casualmente proprio perché l'odio seminato a piene mani tra la folla potrebbe aver reclamato i loro figli come vittime. A partire da una iniziale diffidenza costruiranno un percorso comune sostenendosi a vicenda in una ricerca che sperano sia a lieto fine. Nel frattempo impareranno molto su se stessi e anche sui figli di cui in fondo non conoscevano le scelte.
Giorgio Gaber nel suo ultimo spettacolo, in un monologo, diceva che se riuscissimo ad ammettere con noi stessi la diffidenza iniziale e quasi istintiva, piccola o grande, che proviamo nei confronti di chi non è come noi (per colore della pelle, cultura, religione) avremmo fatto un primo reale passo per abolire il razzismo. È quello che fanno i protagonisti di questo bel film: partono dalla distanza (soprattutto Mrs. Sommers) per giungere alla conoscenza e alla comprensione reciproche. Non è facile ma è possibile e necessario.
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Tutto potevo pensare, tranne di vedere un film così angosciante, e triste. Potrebbe essere un'esperienza che ci potrebbe accadere in qualsiasi momento, perchè perdere una persona all'improvviso è la cosa più straziante che ci possa accadere, e ti senti impotente di fronte alla valanga di eventi e alla freddezza della gente che ci circonda perchè nessuno sa [...] Vai alla recensione »
Senza avvalersi di maestri del thriller, il racconto sviluppa in chi guarda una suspence che nasce per intero da un evento reale, da scarsissimi dialoghi, da location indovinate, dalla bravura dei due protagonisti più i comprimari. Si parte dalla vita quotidiana di una donna che vice in Gran Bretagna e di un uomo che vive in Francia. I rispettivi figli frequentano gli studi a Londra.
La bionda Jane e il nero Alì sono due giovani che si amano: studiano a Londra, dove vivono nel modesto alloggio di in un quartiere multietnico e frequentano anche un corso di arabo. In seguito agli attentati del 7 luglio 2005, i rispettivi genitori, che non hanno da tempo loro notizie, partono per Londra e si mettono alla loro ricerca. La madre di Jane, Mrs.
La 55enne Elizabeth Sommers parte per Londra dall’isola di Guernsey, dove vive di agricoltura, sola accanto al fratello Edward (il marito è morto 20 anni prima nella guerra delle Falkland). Per tre volte ha chiamato la figlia Jane, che da due anni vive a Londra, senza averne risposta: sono i giorni successivi al 7/7/2005, quando quattro bombe terroristiche uccisero 35 persone nei mezzi di trasporto [...] Vai alla recensione »
E' proprio vero che il primo passo per combattere il razzismo è ammettere la diffidenza iniziale che nutriamo nei confronti di chi è "diverso"... la pena più grande in questo film è vedere un genitore che oltre a dover sopportare l'angoscia del perdere un figlio deve sopportare la "colpa" di essere musulmano.
Un racconto credibile di incontro-scontro nella nostra era globale dove sono paradossalmente i conflitti ad avvicinarci e a farci conoscere superando le barriere preesistenti come succede ai personaggi di questo film ovvero i genitori di due giovani scomparsi nel tragico attentato avvenuto a Londra nella mattina del 7 lugio 2005 contro un bus e una linea della metro.
Secco, diretto, essenziale. Grande regia e grande interpretazione, di tutti, nessuno escluso. Sottofondo di umanità al calor bianco. Nessuna sbavatura (forse qualcosa all'inizio). Davvero una rarità. Una lezione di cinema.
La storia di London River prende spunto dalla scomparsa a Londra di due giovani, una ragazza inglese e un ragazzo africano. Una madre ed un padre si incontrano per caso a Londra perché cercano notizie dei figli che improvvisamente non hanno più dato notizie di loro dopo gli attentati del 2005 a Londra. Contrariamente a quello che avevo letto altrove il sapore del film non è sdolcinato.
Due giovani che non danno più loro notizie all'indomani degli attentati londinesi del luglio 2005. Il padre di lui e la madre di lei si mettono sulle loro tracce con ostinazione e speranza. Storie di uomini e donne che non si conoscono. Il vecchio padre originario dell'Africa ha lasciato il figlio all'età di sei anni e non ha neppure idea di quale sia il suo [...] Vai alla recensione »
Nel contesto degli attentati terroristici avvenuti a Londra nel luglio 2005, una bellissima storia che riprende problematiche tipiche dei nostri giorni e comuni a molti di noi: - il rapporto con i figli che appena escono dalla nostra sfera d’influenza si formano una loro vita di cui noi poco conosciamo e loro poco ci dicono; - la bestialità del gesto terroristico fine a se stesso che colpisce indiscrimina [...] Vai alla recensione »
Dopo i tragici attentati di Londra del luglio 2005 una donna e un uomo si mettono alla ricerca dei rispettivi figli. La donna, bianca e protestante, si mette sulle tracce della figlia che studia da tempo a Londra. L'uomo, di colore e mussulmano, si mette sulle tracce del figlio che non vede da circa vent'anni. I due finiranno con l'incontrarsi in quanto scopriranno che i figli intrattenevano [...] Vai alla recensione »
Elisabeth e Ousmane si ritrovano a cercare i loro figli nella Londra appena sconvolta dagli attentati del 2005, nella speranza di ritrovarli sani e salvi; lei, protestante, viene da un'isoletta nella Manica, lui, musulmano, è africano, ma abita da molti anni in Francia. Giunta nella capitale, Elisabeth, abituata a far parte di una minuscola comunità presumibilmente alquanto omogenea per religione, [...] Vai alla recensione »
A far da cornice, nel secondo, più intimamente imploso film del franco-algerino Rachid Bouchareb, é il perennemente plumbeo cielo londinese, abituale ed asettico involucro di scoscrianti lacrimosità, supervisore silenzioso e mestamente contemplativo, in cui il sole, per citare Paolo Giordano, è solo “un disco più grigio della nebbia che avvolge il tutto”. [...] Vai alla recensione »
Due persone diversissime tra loro si scoprono più vicine di quanto si possa immaginare. Sinceramente il film a tratti mi ha molto annoiato ma non si possono non premiare le interpretazioni maiuscole della coppia Blethyn-Kouyate e il tono del film che non scade mai nel sentimentale e sdolcinato, nel retorico (e sarebbe stato facilissimo che accadesse.
Il film si rifà al'attentato del 2005 a Londra per raccontarci una distanza generazionale profonda.Non è un caso che nel mondo della tecnica i due genitori lavorino a contatto con la natura e non conoscano ,in modo diverso, affatto i loro figli. Figli di cui si intuisce immediatamente il destino, per cui la nostra percezione di spettatori non è un sintonia con quella dei protagonisti che solo oscuramente [...] Vai alla recensione »
Oltre al superamento delle barriere razziali evidenziato nei commenti, personalmente mi ha colpita il vuoto di comunicazione o legame profondo tra genitori e figli. La madre protestante, bianca, vedova, diffidente verso il diverso, ha apparentemente mantenuto un rapporto con la figlia, ma è totalmente incapace di comprenderne le scelte, così come il padre del ragazzo, africano, musulmano, [...] Vai alla recensione »
Davide, interessante dal punto di vista espressivo il tuo pezzo su London River. “Piàcciati di restare in questo loco “ e leggermi. Dopo averlo letto con attenzione (perché sarai d’accordo che attenzione ci vuole per cogliere il tuo linguaggio!) mi è venuto da dire “Mamma mia!”, quanto è ricco questo vocabolario, fors’anche retorico, [...] Vai alla recensione »
I due protagonisti sono lontani: lontani tra loro per razza e cultura, lontani per lo stile di vita, lontani nel loro approcio a ciò che accade ai loro figli. Ma sono lontani anche dai loro figli, in modo diverso. Non sanno nulla dei due ragazzi che si amano e vivono in una Londra vera capitale della multietnicità (ben differente da New York). Sono distanti dai loro figli per pudore, per distrazione, [...] Vai alla recensione »
Mi è molto piaciuto,i temi trattati sono interessanti,non stanca sino alla fine.commovente,consigliabile!
Tutto potevo pensare, tranne di vedere un film così angosciante, e triste. Potrebbe essere un'esperienza che ci potrebbe accadere in qualsiasi momento, perchè perdere una persona all'improvviso è la cosa più straziante che ci possa accadere, e ti senti impotente di fronte alla valanga di eventi e alla freddezza della gente che ci circonda perchè nessuno [...] Vai alla recensione »
a poco a poco permette allo spettatore di fare il percorso per capire e accettare la diversa cultura la diversa religione che alla fine é simile alla tua come il dolore della perdita di un figlio
Abbiamo visto “ London River “ regia di Rachid Bouchareb. “ London River “ è un film dalla trama molto semplice e lineare, con una sceneggiatura un po’ opaca nella scansione temporale e dalla regia un po’ prevedibile, immediata e con un’impostazione un po’ televisiva, ma lontana dagli stereotipi del cinema di grosso budget e con una sensibilità fuori dal comune, che ha fatto dire ad alcuni critici [...] Vai alla recensione »
La cosa che mi colpisce di piu' in questo film e' la sensibilita' con cui il regista ha espresso l'ansia ed il relativo comportamento di questa mamma. Chi di noi mamme come me non ci si e' ritrovato? Alle prime mancanze di risposta alle telefonate si preoccupa, ma non agisce, abituata probabilmente ad un simile comportamento. Poi non ne puo' piu' e parte.
Londra, estate del 2005: in centro le bombe di Al-Qaeda fanno una strage; sia la signora Sommers, che vive in campagna, sia il signor Ousmane, un africano che lavora in Francia, non avendo notizie dei propri figli si recano in centro a cercarli; dopo un'iniziale diffidenza, l'alto uomo che non sbatte mai gli occhi e la preoccupatissima madre scoprono che i loro figli frequentavano la stessa [...] Vai alla recensione »
Come nel film di Leigh che l'ha resa, credo (relativamente) conosciuta anche in Italia, (Avete notato che la poliziotta nera ricorda proprio la figlia nera diq uel film?), anche qui la Blethyn deve ri-scoprire una figlia. Un'altra (ri)scoperta era stata quella dello scrittore Forester, in un -Credo- non proprio indimenticabile, nonostante qualche momento specifico, di Van San, dove un artista [...] Vai alla recensione »
Un film povero di scenografia..recitazione...interpretazione...con attori totalmente sconosciuti al pubblico e non tanto preparati al ruolo per una storia contemporanea che tratta degli attentati terroristici avvenuti a londra nel 2005 dove persero realmente la vita alcune persone.Nel complesso un discreto film che...non mi ha colpito.Voto 6
"London River" muove da una tragedia autentica: gli attentati londinesi del 7 luglio 2005, allorché quattro terroristi pakistani si fecero saltare in aria con l' esplosivo che portavano negli zaini. Nella metropolitana e su un autobus trovarono la morte 56 persone, più di 700 rimasero ferite. Ce la narra attraverso i casi privati di Elisabeth, contadina cattolica dell' isola inglese di Guernsey, e [...] Vai alla recensione »
Le thème du voyage est inhérent au cinéma de Rachid Bouchareb. Aller-retour de trois banlieusards à New-York (Bâton rouge), expulsion d'un beur vers l'Algérie (Cheb), périple d'un petit Vietnamien né d'un père américain (Poussières de vie), quête d'ancêtres sénégalais jadis emmenés comme esclaves aux Etats-Unis (Little Sénégal), campagne des Maghrébins sous uniforme français durant la seconde guerre [...] Vai alla recensione »
La coproduzione franco-inglese London River arriva in Italia a più di un anno dal premio conferito alla Berlinale all'attore maliano Sotigui Kouyaté (tra i più intensi e «tecnici» performer di Peter Brook) per la sua smagliante, obliqua e destabilizzante interpretazione di un padre alla ricerca della verità sulla morte del figlio «immigrato» al Nord, disperso in occasione di un devastante attentato [...] Vai alla recensione »
Un regista francese di origini magrebine unisce una grande attrice inglese e un maestoso attore africano nella Londra sconvolta dagli attentati in metropolitana nell'estate 2005 per riflettere sul nostro presente. Brenda Blethyn, la protagonista di Segreti e bugie, è Mrs. Sommers, una vedova che lascia gli asini della sua fattoria per precipitarsi a Londra sulle tracce della figlia studentessa, dispersa. [...] Vai alla recensione »
Two strongly divergent yet equally stirring performances anchor "London River," an intimate drama set against the 2005 London Underground and bus bombings that killed more than 50 people. Though slowly paced and sometimes overly coincidental, the film, directed by Rachid Bouchareb from a screenplay he wrote with Zoe Galeron and Olivier Lorelle, contains enough emotionally satisfying moments to keep [...] Vai alla recensione »