Le mie grosse grasse vacanze greche

Contesto questa recensione non tanto per la difesa del valore del film a cui si riferisce, quanto per i bizzarri consigli dell'autore e per la lezione di estetica cinematografica che ci vuole propinare ( di cui però anche lui, mi pare di capire ,percepisca una certa fragilità).Se fosse canonizzato il criterio di scelta di un film suggerito ed auspicato da Opdragon avremmo perso un patrimonio immenso di opere cinematografiche. Faccio un esempio di pedissequa banalità, quale il testo di opdragon richiede. "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Chi vorrebbe essere lui? Chi vorrebbe vivere la sua storia? E chi vorrebbe avere lei (la follia)? E allora perchè siamo andati a vederlo, ci siamo commossi, indignati, abbiamo amato un irripetibile Nickolson?Quando scelgo un film mi auspico che vengano soddisfatti altri principi:creatività, originalità, equilibrio narrativo, livello recitativo,tanto per citarne alcuni. Certo se Opdragon va al cinema e sceglie "Fragole al supermarket", film di nicchia di impianto surreale, non può pensare di trovarsi nelle mielose atmosfere che -evidentemente- gli sono care ma che - temo per lui- non possono diventare l'unico contesto in cui far sviluppare l'industria cinematografica.