Laid To Rest

   
   
   

(quasi) sepolta (viva) Valutazione 1 stelle su cinque

di Gus da Mosca


Feedback: 60 | altri commenti e recensioni di Gus da Mosca
sabato 24 ottobre 2009

Per vedere questo film e' necessario spegnere il cervello per un'ora e mezza. Potete invece concedervi un moderato spuntino prima della visione, dato che le scene splatter sono brevissime, tutte preannunciate e ben isolate, per tagliarle e permettere la distribuzione di una versione per tutti, seguita da una director's cut "more blood, please, more blood" (cosa tipica del mercato USA e tedesco). Quindi attenzione, se incappate nella versione censurata per "conventi o ritiri buddisti", rischiate di guardare un contenitore praticamente vuoto, il cui titolo e' solo uno spunto iniziale (idiota). Il film infatti spiega soltanto sopra i titoli di coda chi siano i personaggi e perche' si sono incontrati, vi lascio quindi immaginare la vera "tortura" a cui e' sottoposto lo spettatore che si deve sorbire un'ora e trenta di fughe ed inseguimenti notturni, senza capire chi siano i 5 disgraziati massacrati dal solito serial-killer. Solo con la rapidissima spiegazione dopo il The End, a cervello riacceso, molti capiranno di aver visto il film sbagliato....sarebbe bastato dirlo nei primi 5 minuti di film per far "cambiare canale" ai piu'. A parte qualche breve sequenza dinamica abbastanza riuscita, la qualita' del film e' ai limiti del dilettantesco, inoltre la realizzazione low-budget in digitale accentua visibilmente l'inesperienza della regia, dando un taglio di luce televisivo a moltissime scene. Ma si sa questi film hanno un discreto seguito in quel pubblico che adora vedere morire i protagonisti nei modi piu' atroci: le sequenze di squartamenti sono molto brevi ma fantasione ed originali. So che il tipo di arma usata per un certo pubblico e' determinante nel decidere se vedere o no il film, quindi per questi amatori diro' che tutte le morti sono inflitte con un coltello dentato da subacquei, eccetto un fucilata a bruciapelo con arma a canne mozze. Del serial-killer non si sa nulla e nulla si sapra' (fino ai prossimi episodi in arrivo), infatti porta una maschera cromata incollata sul viso e procede lui stesso ad incollarsela come fosse una dentiera. Ben 3 le idee vistosamente copiate da altri film: la maschera appunto, gia' usata da un serial-killer senza volto nel modesto "Bruiser" di Romero, i messaggi telefonici che tanto ricordano "Scream" di Craven e la telecamerina-pappagallina sulla spalla, come la portava il grande Predator.

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