Il grande sogno

Mi fa piacere che la tua recensione abbia suffragato IN TOTO le mie impressioni. Stranamente qua chi c'era si è smarrito a distanza di 40 anni vedendosi in questo o quel personaggio di quell'affresco giovanile che Placido ci proprone e sfonda il muro del ridicolo oppure lo trova poco politico, poco storico, molto sentimentale o chissà cosa (la fantasia è varia). Quanta pignoleria... (Coordinassero i sensi capirebbero qualcosa).

Io abbandono.

Ciao Marezia. Grazie del tuo saluto e delle tue osservazioni. Ma perché abbandoni???

Quello che dovevo dire l'ho detto e anzi anche con qualche orpello in più data l'ottusità di alcuni personaggi. Se qualcuno non vuole capire non capirà mai e io non ho voglia di fare da maestra elementare; è un forum agitato e la mia pazienza si è esaurita. Dal momento che c'è sintonia di vedute continua tu per me tanto penso che le obiezioni non cambieranno. Il '68 ha fatto parecchi danni qua dentro...

Annunciazione, annunciazione: Luana ha altri nick. Non ti far fregare perché potrebbe interloquire sotto mentite spoglie. La definizione data a "Buongiorno, notte" va a braccetto con le impressioni di mary22 sullo stesso quindi... Chi si somiglia si piglia (che bella coppia). Buona fortuna.

Punto primo: vedo il cinema italiano odierno quando mi capita e me lo faccio capitare il meno possibile e al proposito apro una parentesi perchè ho da poco rivisto due gemme di Brusati: I Tulipani di Haarlem e Dimenticare Venezia..Sì in Buongiorno Notte ero io insieme a Dulcinea a sostenere una certa posizione, giusta o sbagliata che fosse.Punto secondo: ricordo il nome di Luana sul forum di Two lovers in quanto abbiamo avuto una diatriba.Punto terzo: pensa quello che vuoi..io ti ho dimostrato la mia amicizia e infatti ti seguo sempre sui forum di film italiani e a volte (non in questo caso e in questo forum) con vero piacere.Non ho voglia di dilungarmi quindi ti saluto senza firmarmi.

a Pipay..che si mantiene sempre sulle tre stelle e sulla mediazione...Capisci dici, ma non senti. In poche parole dici che hai vissuto in quel periodo..beh se per quello anche mia madre.Detto ciò, perchè riservare altre parole sul film in questione, troppa gloria..punto su Marezia.Evidentemente la sottoscritta e Mary ti hanno così tanto colpito la fantasia da fare indagini sul film vetusto in tutti i sensi di Bellocchio. Solo una domanda:Ma a te il cinema cosa ti insegna? A che ti serve? E' forse un surrogato della vita che non hai? Credimi, ne stai facendo una pessima pubblicità. Che poi uno che sta a digiuno da sempre, consumi e apprezzi tutti gli avanzi in frigorifero è comprensibile ma che poi sputi quegli stessi avanzi in faccia alla gente meno. [+]

a Pipay..che si mantiene sempre sulle tre stelle e sulla mediazione...Capisci dici, ma non senti. In poche parole dici che hai vissuto in quel periodo..beh se per quello anche mia madre.Detto ciò, perchè riservare altre parole sul film in questione, troppa gloria..punto su Marezia.Evidentemente la sottoscritta e Mary ti hanno così tanto colpito la fantasia da fare indagini sul film vetusto in tutti i sensi di Bellocchio. Solo una domanda:Ma a te il cinema cosa ti insegna? A che ti serve? E' forse un surrogato della vita che non hai? Credimi, ne stai facendo una pessima pubblicità. Che poi uno che sta a digiuno da sempre, consumi e apprezzi tutti gli avanzi in frigorifero è comprensibile ma che poi sputi quegli stessi avanzi in faccia alla gente meno.LUANA [-]

te l'avevo detto io...

Si sa che Pipay se la fila. Non è mai sincero nè sulle valutazioni dei film che vede ( a parte alcune..rare e in cui fa fioccare le 5 stelle arrivando a dire che Home è un film da Oscar.) nèsui rapporti che intrattiene:" Rispetto ma non condivido".Ma è bravo a pigiare sul verde e sul marrone...e ne so qualcosa. Ora dico se condividi schiaccia verde e se rispetti perchè schiacci No...Ora in questa recensione ci racconta le sue intermittenze percettive sul periodo..perchè i grandi sogni non lo toccavano e con tanti..ma tanti sforzi cerca di collegarsi ai buchi del film..che sono un po' più di intermittenze...dato il tragico montaggio. Che poi la Signorina di cui sopra gli confidi il risultato delle sue perizie Ris di Parma. [+]

Si sa che Pipay se la fila. Non è mai sincero nè sulle valutazioni dei film che vede ( a parte alcune..rare e in cui fa fioccare le 5 stelle arrivando a dire che Home è un film da Oscar.) nèsui rapporti che intrattiene:" Rispetto ma non condivido".Ma è bravo a pigiare sul verde e sul marrone...e ne so qualcosa. Ora dico se condividi schiaccia verde e se rispetti perchè schiacci No...Ora in questa recensione ci racconta le sue intermittenze percettive sul periodo..perchè i grandi sogni non lo toccavano e con tanti..ma tanti sforzi cerca di collegarsi ai buchi del film..che sono un po' più di intermittenze...dato il tragico montaggio. Che poi la Signorina di cui sopra gli confidi il risultato delle sue perizie Ris di Parma...scappa ancora di più perchè in lui tutto suona falso e pretestuoso. In poche parole corre... [-]

Non l'ho capito davvero. Spiegamelo, sono curiosa.

E' un po' troppo criptico per me (e ne ho di fantasia). Spiegati meglio.

Però brevemente, non te ne approfittare.

Non lo spiegare più, è meglio che Godot non sappia di essere stato citato. vipera gentile è un nick che ho trovato per caso non ricordo dove, magari ci avessi pensato io, sarebbe stato perfetto. Peccato!

La sua tipica formula è "Rispetto la tua opinione ma non la condivido"..però a tutte le opinioni che dice di rispettare pigia sul No (marrone)..colonnina a fianco.Godot, perchè non ha risposto nè commentato qui.Come vedi, ho buttato giù una banalità..ma visti i livelli...

Qui ci si fa solo una idea delle persone che può essere molto ma molto lontana dalla realtà...tutti presi come siamo da noi stessi. Bye bye.

Più che banalità direi... (indovina) e poi io vedo rosso e non marrone. Cambia il monitor, senti a me. Ultimo fuoco pirotecnico di questa gloriosa prestazione intellettuale, hai chiuso in bellezza.

Sì tendo ad essere malevola e violenta con i miti, non con i Miti..hai ragione vuole essere rosso come nella logica dei semafori.Devo dire che quando non schizzi, sei anche divertente.No, non ho indovinato..non ci voglio comunque sprofondare; già lo sto facendo.Ciao.

Proprio non comprendo i tuoi gratuiti commenti. Non scappo, non corro e non mi metto a cliccare sul "NO Rosso" per sadismo. Lo faccio, quando lo faccio, perché è consentito farlo, per esprimere semplicemente il proprio consenso o il proprio dissenso: è forse un'offesa questa??? E infine: perché non dovrei essere sincero quando scrivo i commenti? Certo, in linea generale cerco sempre di non demolire un film, anche se non mi è piaciuto (e comunque qualche valutazione completamente negativa l'ho data e come!) ma preferisco salvare il salvabile, quando si può. Nel caso di questo film, Placido non "poteva" essere più incisivo e concreto perché secondo me voleva far emergere il clima di incertezza, di sbandamento e di caos che c'era nel '68. [+]

Proprio non comprendo i tuoi gratuiti commenti. Non scappo, non corro e non mi metto a cliccare sul "NO Rosso" per sadismo. Lo faccio, quando lo faccio, perché è consentito farlo, per esprimere semplicemente il proprio consenso o il proprio dissenso: è forse un'offesa questa??? E infine: perché non dovrei essere sincero quando scrivo i commenti? Certo, in linea generale cerco sempre di non demolire un film, anche se non mi è piaciuto (e comunque qualche valutazione completamente negativa l'ho data e come!) ma preferisco salvare il salvabile, quando si può. Nel caso di questo film, Placido non "poteva" essere più incisivo e concreto perché secondo me voleva far emergere il clima di incertezza, di sbandamento e di caos che c'era nel '68. La pellicola non riguarda il post-sessantotto, ma un periodo limitato e delimitato, periodo nel quale nessuno, appunto perché rincorreva un Sogno, poteva azzardare ipotesi sul futuro politico e sociale di questo paese. [-]

Brusati ha fatto dei film agghiaccianti che non definirei gemme. I tulipani di Harleem mi ha fatto star male..ho fatto fatica ad arrivare alla fine, che definirla tragica è poco.Dimenticare Venezia mi ha fatto soffrire in altro modo. Certo è bravissimo. Come pochi ha descritto l'inferno dell'anima.

te l'avevo detto io...

Grazie della tua risposta.La tua lettura del film è plausibile e legittima e forse hai ragione:vedo il sadismo dove non c'è: una cosa interessante per me,su cui riflettere, per cui mi scuso dei miei toni che corrispondono a letture distorte del reale.Alla prossima, se ci sarà.Ciao Luana.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Cara, non è colpa mia se ho visto più film di te..sono più vecchia!!..per cui lascia in pace le vecchiette!!!

Nel Sessantotto avevo otto anni, e mio fratello dodici. Tutti e due un anno avanti a scuola, e quindi nel 1969 mio fratello entrò al liceo. Quindi le mie esperienze sulla contestazione della fine degli anni Sessanta - primi anni Settanta sono quasi "in presa diretta". Ricordo, nei primi anni di liceo, l'emozione di fronte ai quegli "appena post-sessantottini" quando parlavano alle assemblee, agli attivi, ai collettivi ed ho vissuto in prima persona tutto il desiderio di innovazione dei Decreti Delegati e poi lo sfacelo intellettuale degli "anni di piombo": in quei momenti ero spesso in piazza a chiedere di poter manifestare in serenità senza rischiare un clima da Far West, magari cantando a squarciagola "Bandiera Rossa" o "L'internazionale", avendo in testa "ma non sulla pelle" le idee marxiste: e i Sessantottini per noi "pantere del '77", erano i miti, gli eroi che avevano permesso i collettivi, le assemblee etc. [+]

Nel Sessantotto avevo otto anni, e mio fratello dodici. Tutti e due un anno avanti a scuola, e quindi nel 1969 mio fratello entrò al liceo. Quindi le mie esperienze sulla contestazione della fine degli anni Sessanta - primi anni Settanta sono quasi "in presa diretta". Ricordo, nei primi anni di liceo, l'emozione di fronte ai quegli "appena post-sessantottini" quando parlavano alle assemblee, agli attivi, ai collettivi ed ho vissuto in prima persona tutto il desiderio di innovazione dei Decreti Delegati e poi lo sfacelo intellettuale degli "anni di piombo": in quei momenti ero spesso in piazza a chiedere di poter manifestare in serenità senza rischiare un clima da Far West, magari cantando a squarciagola "Bandiera Rossa" o "L'internazionale", avendo in testa "ma non sulla pelle" le idee marxiste: e i Sessantottini per noi "pantere del '77", erano i miti, gli eroi che avevano permesso i collettivi, le assemblee etc.E ora che ho cinquant'anni, la barba che progressivamente si imbianca e gli occhiali per leggere mi trovo comodamente seduto in un cinema a vedere un film sulla contestazione giovanile. Devo dire che quando si affronta un mito è difficile essere super partes, soprattutto se si tratta di un periodo complesso, denso di avvenimenti ma anche di sogni, di speranze etc. ma secondo me Placido è riuscito a rimanere sufficientemente distaccato, a non cascare nell'eccesso di celebrazione della sua giovinezza né tantomeno a fare un manifesto anticomunista - che tanto va di moda ora - illustrando gli sbagli di un tempo che fu: teniamo conto, infatti, che i Sessantottini ora sono sulla soglia della pensione, e dopo una vita di lavoro hanno tanta esperienza da non mitizzare o denigrare le scelte, politiche e non, della propria giovinezza.Certo, nel film vi sono delle incertezze di sceneggiatura: ho notato una dose eccessiva di pietismo nella seconda parte; inoltre, se non conosci il desiderio di libertà - in particolare sessuale (la scena in cui la protagonista cammina in mezzo ai compagni d'appartamento completamente nuda è assolutamente anti-storica: non ci dimentichiamo che per noi adolescenti degli anni Settanta fare l'amore era "un'esperienza da uomo adulto" e la nudità al tempo stesso era un tabù ed un mito); tra l'altro, se non sei al corrente della frenesia dei "capelloni" di quel tempo di opporsi al conformismo, il regista non te la spiega di certo... e forse avrei avuto piacere di una decina di minuti in più, di un approfondimento sulle speranze e i sogni di quei giovani.Non si è molto riflettuto obiettivamente, finora, sul Sessantotto, è sempre stato un periodo o eccessivamente osannato e mitizzato o è stato del tutto criminalizzato, ridotto a una specie di festival della distruzione fine a se stessa: invece, se oggi, abbiamo le assemblee, le riunioni, la sindacalizzazione estesa a tutti i campi del lavoro - interessante e forse sottovalutata è la frase che Scamarcio dice "si sta pensando ad un sindacato di polizia" - è proprio grazie al Sessantotto. Rispetto al mondo giovanile dei primi anni Sessanta la realtà attuale è lontana come la Luna per gli antichi, e questo è un dato di fatto: lo possono dire conservatori o progressisti, è dovuto al Sessantotto.Da professore di liceo, darei al film un "sette e mezzo"... [-]

Intanto l'esperienza della comune era all'insegna della promiscuità quindi una scena come quella della Trinca non solo non è antistorica ma plausibilissima. Non sarà capitato a te forse, ma ad altri senz'altro sì e poi quello che Placido voleva trasmettere era il senso di irrequietezza giovanile di quegli anni e ci è riuscito eccome. Oltretutto con una grande sapienza registica, cosa non da poco. Io giudico in modo molto più semplice (e logico): questo ha nel complesso dei tratti di forte originalità, una grande coerenza e una splendida ricostruzione visiva degli opposti schieramenti con momenti davvero epici per cui vale l'appellativo di capolavoro, non perfetto s'intende (e l'ho spiegato) ma sempre di capolavoro. [+]

Intanto l'esperienza della comune era all'insegna della promiscuità quindi una scena come quella della Trinca non solo non è antistorica ma plausibilissima. Non sarà capitato a te forse, ma ad altri senz'altro sì e poi quello che Placido voleva trasmettere era il senso di irrequietezza giovanile di quegli anni e ci è riuscito eccome. Oltretutto con una grande sapienza registica, cosa non da poco. Io giudico in modo molto più semplice (e logico): questo ha nel complesso dei tratti di forte originalità, una grande coerenza e una splendida ricostruzione visiva degli opposti schieramenti con momenti davvero epici per cui vale l'appellativo di capolavoro, non perfetto s'intende (e l'ho spiegato) ma sempre di capolavoro. "Sette e mezzo" cioè buono lo sminuisce. [-]

Una sola domanda, marezia. Io ho cinquant'anni. Tu quanti ne hai? Intendiamoci, non vuol essere un approccio galante, se magari ci incontriamo ti offro volentieri un caffé, ma parli della rivoluzione sessuale come una persona che l'ha vissuta in prima persona. D'accordo, c'era stato Woodstock, tutti nudi nel fango, ma per gli adolescenti dei primi anni Settanta - non solo per me... - il sesso era un tabù ed un obiettivo, e il vecchio verso di Baglioni "...con la paura e la voglia di essere nudi..." era estremamente vero.