Gli ultimi del Paradiso |
|
||||||||||||
Un film di Luciano Manuzzi.
Con Massimo Ghini, Elena Sofia Ricci, Diane Fleri, Thomas Trabacchi, Giuseppe Zeno.
continua»
Formato Film TV,
Drammatico,
- Italia 2009.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ghini: portiamo in fiction il dramma delle morti bianche
di Silvia Fumarola La Repubblica
Tra le polemiche per i cinepanettoni e il successo di "Enrico Mattei" sul fondatore dell' Eni, presentato alla Settimana della fiction a New York (con l' ultimo titolo della rassegna, "Little dream" di Davide Marengo della serie "Crimini"), Massimo Ghini torna in tv domenica su RaiUno con Gli ultimi del Paradiso il tv movie di Luciano Mannuzzi scritto dal magistrato Giancarlo De Cataldo e Monica Zappelli, che affronta un tema drammaticamente attuale: le morti bianche. «Noi italiani non abbiamo la cultura della sicurezza. Il rispetto delle regole non è nel nostro Dna» sottolinea Ghini «penso a chi non usa la cintura in auto o a chi non indossa il casco nei cantieri. È come se pensassimo sempre: "Tanto a me non succede". Nel film parliamo di colpe da entrambe le parti, perché anche i lavoratori hanno una responsabilità». Ambientata a Trieste (nel cast Elena Sofia Ricci, Ninetto Davoli, Francesco Salvi, Thomas Trabacchi e Giuseppe Zeno) la fiction racconta la storia di un gruppo di camionisti che fa causa al direttore della società per cui lavora dopo un incidente che inchioda un amico sulla sedia a rotelle. Vinta la causa e ricevuto il risarcimento vengono tutti licenziati, così investono il denaro in una pompa di benzina. Ma i soldi non bastano e l' ex direttore propone loro di pulire la cisterna di una nave, con conseguenze tragiche. «Raccontiamo un grande romanzo popolare, anche attraverso la vita privata dei personaggi. Di morti bianche si parla sui giornali, in tv, il presidente Napolitano ha fatto più volte appelli ma il potere del racconto televisivoè forte, arriva a tutti». Ghini rivendica la libertà di fare il proprio mestiere: «Legittima la critica, ma sui cinepanettoni ha esagerato. Degli americani che cambiano ruoli si tessono solo le lodi, da noi se fai un ruolo serio i critici ti accettano, se no non ti riconoscono più. Diventi un nemico. "Eclettico" per me è un complimento».
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Roma Fiction Fest (1) Articoli & News |
|