Feisbum - Il Film

già di per se non ho molta fiducia del cinema italiano. ho il visto il david di donatello, è con mia somma soprpresa ho trovato diverse nomination ad un film mediocre davvero come "Diverso da chi". Per cui mi riprometto sempre di evitare pellicole italiane, e, fidandomi di una amica, e del clamore di facebook ho accettato di scommettere su questo titolo senza saperne nulla. Ahia, comincia il film e scopro che è italiano. I fatti mi danno ragione, ho assistito al piu brutto film dei miei 47 anni di vita. una cosa pietosa, davvero insopportabiile, dal primo all'ultimo episodio una mediocrità incredibile, e in chiave di testo per non parlare di attori. tra l'altro chi frequenta facebook sa bene che con i soggetti di questi "corti a tema" c'entra davvero poco. Sembrava interminabile, scopro ora leggendo le recensioni che erano 8 soggetti, a me sono sembrati 22. di una banalità che solo il cinema italiano nel 90 % dei casi riesce a fare. Credetemi non si salva un episodio che sia uno, al Med di Napoli in una sala credo di almeno 150 posti eravamo in 20, di questi 10 sono andati via man mano che il film andava avanti. Ma come si fa a mettere in distribuzione una cosa simile, ma chi l'ha scritta, davvero si occupa di cinema?? e chi l'ha prodotta si rende conto per cosa ha speso i soldi. Questo film offende non solo l'intelligenza umana, ma anche l'ignoranza. Gli utenti di facebook intelligenti e non, non usano facebook cosi come appare nel film. Li sembrava piu un qualcosa di simile ad un sito per incontri tipo meetic per intenderci. E poi da napoletano vi prego, basta con lo stereotipo della madre che invita 524 persone ad un matrimonio, NON ESISTE PIU', avete rotto, non ce l'ho con l'attrice da noi nota, che fa quel che può. Se qualcuno la pensa differentemente da me, mi contatti, ne parliamo perchè 2 sono le cose, ho si tratta di persona con disturbi psichici, o davvero l'italia è un paese allo sbando. Verso il finale il pubblico era davvero spazientito, si sentivano risate "nervose" in sala, sfottò, e quando finalmente sono partiti i titoli di coda, si è sentito un sospiro liberatorio generale. Mi firmo, Ady Gorodetzky, mi trovate pure su facebook, vi prego se volete bene agli amici, avvisateli, anche se credo, che tra qualche giorno questo film nelle sale non ci sarà più.