francesca50
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venerdì 2 aprile 2010
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delizioso!
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Un film tra i migliori della Streep che lo conduce dall'inizio alla fine perfettamente. Bravi anche gli altri due attori che l'affiancano, nonostante non siano delle icone di Hollywood.
E' un film che mi ha divertito tantissimo e che mi è apparso toccare, seppure in maniera leggera ma con realismo, la sofferenza che il divorzio dei genitori produce sui figli, anche se non vi sono problemi e- conomici.Una separazione lascia sempre, poi, uno squilibrio nella coppia specialmente quando avviene per motivi banali (il tradimento di lui per le mancate performance sessuali di lei). Essa è devastante per la donna, che però se la supera va avanti. Nell'uomo "bambino" (e dico bambino perchè avrebbe dovuto opporsi al divorzio prima di provare certe nostalgie: gli uomini maturi non lasciano mai la moglie se non per mo-
tivi sostanziali) le cose sono diverse.
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Un film tra i migliori della Streep che lo conduce dall'inizio alla fine perfettamente. Bravi anche gli altri due attori che l'affiancano, nonostante non siano delle icone di Hollywood.
E' un film che mi ha divertito tantissimo e che mi è apparso toccare, seppure in maniera leggera ma con realismo, la sofferenza che il divorzio dei genitori produce sui figli, anche se non vi sono problemi e- conomici.Una separazione lascia sempre, poi, uno squilibrio nella coppia specialmente quando avviene per motivi banali (il tradimento di lui per le mancate performance sessuali di lei). Essa è devastante per la donna, che però se la supera va avanti. Nell'uomo "bambino" (e dico bambino perchè avrebbe dovuto opporsi al divorzio prima di provare certe nostalgie: gli uomini maturi non lasciano mai la moglie se non per mo-
tivi sostanziali) le cose sono diverse. Ma il punto è che c'è spesso un punto di non ritorno, che essi in- vece, esaurita la passione per l'altra lei, credono possibile. Dunque è un film che può far riflettere.
Peccato che il pubblico meno raffinato non veda questo genere di commedia, così come "l'intellettuale" che
ritiene doveroso che certe tematiche vadano trattate in maniera seria e addirittura drammatica, altrimenti per esso si rischia di apparire superficiali. E,invece, a mio parere ci vogliono film leggeri in questa valle di lacrime! Dunque non posso che ringraziare il cinema americano che non produce commedie grossolanamente ridanciane ma brillanti.francesca50
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paola di giuseppe
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lunedì 22 marzo 2010
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complicato cosa?
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Complicato diventare l’amante dell’ex marito che ora ha una moglie giovane e bellissima che però un figlio peste di primo letto e ne vuole altri a ripetizione? Gestire una vita di successo economico con tre figli a carico di cui due ancora in età quasi scolare (vicini alla laurea, ma tant'è)? Avere sessant’anni,più o meno, ed essere l’oggetto concupito dell’avvocato ex marito e dell’architetto in odore di futuro amante? Saper fare dolci stupendi e pietanze da chef senza ingrassare più di tanto? Sì, è vero, è molto complicato, in effetti non capita spesso. Ma le ragioni della commedia sono tutte lì, nel suo totale realismo/irreale, nasce da lì la sua capacità di attrarre, un po’, e forse più, come le favole.
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Complicato diventare l’amante dell’ex marito che ora ha una moglie giovane e bellissima che però un figlio peste di primo letto e ne vuole altri a ripetizione? Gestire una vita di successo economico con tre figli a carico di cui due ancora in età quasi scolare (vicini alla laurea, ma tant'è)? Avere sessant’anni,più o meno, ed essere l’oggetto concupito dell’avvocato ex marito e dell’architetto in odore di futuro amante? Saper fare dolci stupendi e pietanze da chef senza ingrassare più di tanto? Sì, è vero, è molto complicato, in effetti non capita spesso. Ma le ragioni della commedia sono tutte lì, nel suo totale realismo/irreale, nasce da lì la sua capacità di attrarre, un po’, e forse più, come le favole. E allora bisogna vedere come tutto questo viene bypassato perché diventi un buon film.
Lei (Streep) è divorziata da lui (Baldwin) da dieci anni, lui si è risposato con la causa bellissima e sexissima della separazione, ma evidentemente il matrimonio, come si suol dire “è la tomba dell’amore”, e allora la vecchia moglie riacquista pregio e attrattiva. Ci provano, non può funzionare, l’idea di un matrimonio fotocopia non è il massimo, soprattutto per lei, ora donna libera benchè un po’ sconsolata in certi momenti di solitudine. Meglio un nuovo amante, l’architetto con web cam e casella mail a disposizione che ristrutturerà la casa. Questo è il plot, niente di nuovo, come si può osservare.
Gli attori e la sceneggiatura: funzionano per due terzi del film, poi si sgonfiano come un soufflè tirato via troppo presto dal forno. Solo che qui è il contrario, è l’arte della sintesi che è mancata, se ci mandavano via un quarto d’ora abbondante prima saremmo usciti felici e contenti, e in una domenica di pioggia anche questo ci può stare.Invece ad un certo punto il film comincia a tediare, e quello che faceva ridere annoia, le mossette della Streep diventano patetiche, mentre fino a quel punto continuavi a ripeterti “Che brava!”, la ciccia di Baldwin deborda un po’ troppo e il finale è troppo consolatorio, con la pioggia che bagna la futura coppia felice (Streep/architetto, naturalmente) mentre continuano a parlare di dolci. A quel punto l’indigestione è fatta. Per il resto il film è frizzante, qualche bella risata, battutine simpatiche molto apprezzate dal pubblico in sala,quasi tutto di una certa fascia d’età, quella che alla Meyers evidentemente è la più congeniale, anche se a volte ama virare un po’ al grottesco (non dimentichiamo “Tutto può succedere”, anche lì stessi pregi e difetti).
Del gruppo giovani, John Krasinski è notevole, giusta mimica facciale, molto sciolto e naturale a differenza degli altri.
Va comunque riconosciuta alla Meyers una mano felice nel misurare i toni e dosare la giusta alchimia dei sentimenti e delle pulsioni, mai pesante e volgare in una vicenda in cui sesso e cibo la fanno da padroni. C’è una buona copertura di romanticismo new age, ma attenzione, è una commediola, sul tema si è visto ben altro!
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[+] brava
(di paola d. g. 81)
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dogen
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martedì 23 marzo 2010
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il brio che si perde per strada (peccato)
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Dopo commedie piacevoli, anche se a volte un po' prolisse, come What women want, L'amore non va in vacanza e Tutto può succedere, la statunitense Nancy Meyers sforna una nuova commedia non priva della brillantezza che caratterizzava le precedenti opere, ma anche qui, i difetti non mancano.
L'ottima Meryl Streep, qui nei panni di un personaggio un po' forzato, caricato, è madre di tre figli modello, appassionata pasticcera, benestante e moderna donna californiana, con amiche sboccate e un un matrimonio fallito alle spalle. Una donna sull'orlo dei sessanta, che inizia a sentire i morsi della solitudine e l'ombra del fallimento sentimentale. Si abbandonerà ad una rinnovata passione sfrenata con l'ex marito (il fantastico Alec Baldwin, che nelle commedie ha ritrovato un'identità comica potentissima) e una nuova storia con l'architetto che le deve ingrandire casa (uno Steve Martin moscissimo, con un sorriso da cartone animato stampato sulla faccia per tutto il tempo).
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Dopo commedie piacevoli, anche se a volte un po' prolisse, come What women want, L'amore non va in vacanza e Tutto può succedere, la statunitense Nancy Meyers sforna una nuova commedia non priva della brillantezza che caratterizzava le precedenti opere, ma anche qui, i difetti non mancano.
L'ottima Meryl Streep, qui nei panni di un personaggio un po' forzato, caricato, è madre di tre figli modello, appassionata pasticcera, benestante e moderna donna californiana, con amiche sboccate e un un matrimonio fallito alle spalle. Una donna sull'orlo dei sessanta, che inizia a sentire i morsi della solitudine e l'ombra del fallimento sentimentale. Si abbandonerà ad una rinnovata passione sfrenata con l'ex marito (il fantastico Alec Baldwin, che nelle commedie ha ritrovato un'identità comica potentissima) e una nuova storia con l'architetto che le deve ingrandire casa (uno Steve Martin moscissimo, con un sorriso da cartone animato stampato sulla faccia per tutto il tempo).
È Complicato non manca di un certo ritmo e di vivacità nei dialoghi e nelle situazioni comiche: si ride spesso e volentieri in modo (quasi) mai banale. Il problema è che in fondo le dinamiche sanno di già visto, la trama presto appassisce nello scontato e la lunghezza eccessiva porta alla noia.
Sicuramente la freschezza e l'acume che vengono attribuiti all'autrice (che azzarderei a paragonere ad un Woody Allen in versione semplificata e commerciale) ci sono, però qui manca una sceneggiatura forte e originale a far da sostegno al tutto.
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lucalip
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sabato 21 agosto 2010
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buon film
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Una commedia senza grandissime pretese, ma con una Meryl Streep in grandissima forma, con la solita incredibile capacità interpretativa. Riesce ogni volta nelle situazioni più drammatiche a tirare fuori un sorriso che trasforma in positivo ogni tipo di negatività.
Incredibile e bellissima la pazienza della donna che, pur rifiutando alla fine il marito, gli concede sempre la possibilità di esserci, parlare e sbagliare.
Bel film
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tatiana micaela truffa
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giovedì 8 novembre 2012
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esilarante
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La divina, Meryl Streep, e Alec Baldwin sono talmente bravi che renderebbero capolavoro prabilmente anche la più scialba delle commediole. Ma in questo caso siamo molto vicini al capolavoro, e loro sono le spezie che lo insaporiscono, lo rendono perfetto.
Solitamente il mio difetto è quello di risultare eccessivamente prolissa, ma questo film non me ne lascia neppure spazio, posso descriverlo solamente con un grandissimo invito ad andarlo a vedere, ed un'unica parola: ESILARANTE!
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La divina, Meryl Streep, e Alec Baldwin sono talmente bravi che renderebbero capolavoro prabilmente anche la più scialba delle commediole. Ma in questo caso siamo molto vicini al capolavoro, e loro sono le spezie che lo insaporiscono, lo rendono perfetto.
Solitamente il mio difetto è quello di risultare eccessivamente prolissa, ma questo film non me ne lascia neppure spazio, posso descriverlo solamente con un grandissimo invito ad andarlo a vedere, ed un'unica parola: ESILARANTE!
Un intrigo di sesso e sentimenti, "legato" per molti tratti - come spesso accade - dalla magia del cibo e della cucina, che ne delinea l'armonia.
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gippopippo
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domenica 3 gennaio 2010
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carino come scivola via
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Storia leggera e rivista molte volte, con una borghesia medio-alta in preda alle crisi da divorzio - non ben spiegate, originate (tradimenti a parte) - e un pizzico di amor proprio. Pubblicità occulta (ma non troppo) sparsa a piene mani qua e là, bravi attori ridotti a fare da semplici comprimari che non decollano per colpa di regie legnose (penso a Steve Martin, che è molto più bravo rispetto alle limitazioni imposte e alla stessa Meryl Streep, che non discuto). In una domanda breve: "Che si fa per campare?"
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