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Bright Star |
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Un film di Jane Campion.
Con Abbie Cornish, Ben Whishaw, Paul Schneider, Kerry Fox, Edie Martin (II), Thomas Brodie-Sangster.
continua»
Drammatico,
durata 120 min.
- Gran Bretagna, Australia, Francia 2009.
- 01 Distribution
uscita venerdì 11 giugno 2010.
MYMONETRO
Bright Star  
valutazione media:
3,20
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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di fanny brawne non sappiamo proprio nientedi hollygoliFeedback: 1372 | altri commenti e recensioni di hollygoli |
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| mercoledì 23 giugno 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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In realtà, laulilla, dello strazio della perdita di Keats provato da Fanny Brawne non sappiamo proprio niente. Sappiamo solo che - come il film ci ricostruisce fedelmente - Keats smise di scrivere a Fanny quando partì per Roma, interrompendo con lei i contatti per sempre; non sappiamo nemmeno, perché le lettere di lei non ci sono pervenute (forse Keats le distruggeva, forse erano molte meno di quelle di lui, che scriveva in continuazione non solo a lei, ma anche a suo fratello George, a Charles Brown e a vari altri amici), se lei provasse per lui i medesimi intensi sentimenti che traspaiono nelle lettere che lui scriveva a lei; sappiamo solo che, dopo qualche anno dalla morte di Keats, la Brawne si sposò ed ebbe vari figli. Quindi a me pare che, avendo immaginato la sceneggiatura della vita di una giovane donna praticamente sconosciuta, il film compia una precisa scelta metaforica; ossia, che intenda far assurgere quella donna, proprio perché, non essendo storicamente ben definibile, può elevarsi al di sopra della determinatezza della sua esistenza, a strumento di metafora del rapporto di un poeta con la poesia e con l'oggetto della medesima. La tua analisi sociologica è interessante, e sicuramente il contrasto tra il suo ideale di bellezza poetica e la cruda e pragmatica realtà dell'Inghilterra della rivoluzione industriale ha il suo peso, nella vita e nelle opere di Keats come in quella di tutti gli artisti del periodo del Romanticismo, movimento culturale proprio per questo ricco di sfaccettature e composto da uno spettro di espressioni il più variegato possibile, che spazia dai poeti al gotico al verismo dei romanzi, ma a me pare, proprio per la mancanza di seri e forti punti di riferimento, che il tema che tu reputi centrale entri nel film, in realtà, solo incidentalmente. Del resto la figura del poeta squattrinato e morto di fame è un topos letterario, in tutte le epoche e a tutte le latitudini, mica solo nell'Inghilterra dell'800...
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