Whatever Works - Basta che funzioni

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Un film di Woody Allen. Con Ed Begley Jr., Patricia Clarkson, Larry David, Conleth Hill, Michael McKean.
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Titolo originale Whatever Works. Commedia, durata 92 min. - USA, Francia 2009. - Medusa uscita venerdì 18 settembre 2009. MYMONETRO Whatever Works - Basta che funzioni * * * - - valutazione media: 3,47 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

ha funzionato, eccome Valutazione 5 stelle su cinque

di Andrea D


Feedback: 435 | altri commenti e recensioni di Andrea D
domenica 20 settembre 2009

Dopo una vacanza europea di quattro film (il sopravvalutato "Match Point", l'inutile "Scoop", il sufficiente "Sogni e Delitti" e il più riuscito "Vicky Cristina Barcelona"), era ora che il regista newyorkese tornasse in patria. Il film comincia con un'esplosione atomica di scrittura cinematografica, un lungo e intelligentissimo monologo sull'esistenza pronunciato dal protagonista interpellando il pubblico in sala, cioè guardando la macchina da presa: una perfetta introduzione metafilmica ci dà, così, il benvenuto, o meglio, il bentornato, nelle strade di New York, nelle sue strade di Manhattan, di cui avevamo sentito la mancanza negli ultimi anni. Un ritorno nel proprio habitat comporta, dunque, una serie di altri ritorni, dal jazz alla psicoanalisi, e così via, nella cornice di quello che è Woody Allen allo stato puro, nella sua espressione più classica e sincera, a dispetto di quei critici che continuano a scambiare per ripetitività una coerenza stilistica (i titoli di testa sempre uguali e l'audio rigorosamente mono) e contenutistica (l'imperterrita ricerca di un significato) che dura ormai da quarant'anni. A dialogare con noi sulla vita è Boris, un geniale ex professore di fisica sui sessanta che ora vive solo tra le sue nevrosi e i suoi dilemmi esistenziali, e che rimarrà scosso dall'incontro, avvenuto per una coincidenza dovuta al caso (elemento determinate nella poetica alleniana), con Melody, una ragazza del sud degli Stati Uniti, deliziosamente ingenua e di scarsa erudizione, la quale sarà ospitata in casa sua, portando con sé un grosso bagaglio di credenze, luoghi comuni e superstizioni (per il principio secondo cui la religiosità e la superstizione sono inversamente proporzionali alla cultura). L'unione tra i due, costretti alla conoscenza reciproca da una permanenza prolungata della ragazza ospite, sembra inconcepibile, eppure Boris finirà per esserne attratto e sposarla, pur di trovare un barlume di senso da dare a una vita che di per sé non ne ha, a meno che non si voglia credere in consolatori disegni provvidenziali. Boris va avanti nel suo incerto cammino nell'indifferenza dell'universo attaccandosi a qualsiasi cosa funzioni ("whatever works", appunto), anche quando a scuotere la situazione arrivano i genitori di Melody, ognuno di loro con le proprie peculiarità opposte a quelle del fisico (sopra tutte la fede in Dio e nella sua provvidenza, ricollegabile al credere nel destino, che è l'opposto del sentirsi in preda al caso e alla vanità dell'essere). Sorprendente è la solita leggerezza con la quale il regista riesce ad affrontare tematiche filosofiche di grande spessore, tematiche che, come ammette lo stesso Boris/Allen nel corso della pellicola, fanno visita solo nei pensieri di chi ha una grande mente, che permette di avere la cosiddetta "visione di insieme", un'inquadratura totale che prescinde dai punti di vista, dalle ideologie, dalle confessioni, e dalle convinzioni soggettive che noi passeggeri abitanti del pianeta ci siamo appositamente costruiti, e che rende consapevoli della incredibile piccolezza nei confronti del resto e di tutto. E allora non rimane che riuscire a cogliere quell'attimo di piacere, di gioia, in qualunque situazione ci venga offerta dall'andamento casuale delle cose, anche adeguandosi alla combinazione più paradossale, purché funzioni. Aver passato novanta minuti nella visione di questo film, ad esempio, è stato un ottimo modo per afferrare quel tipo di felicità. E ha funzionato, eccome.

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pep87 lunedì 21 settembre 2009
match point sopravvalutato??
80%
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20%

Ma stai scherzando?E il suo film più riuscito degli ultimi anni.

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andrea d martedì 22 settembre 2009
per pep87
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Ciao Pep, non ricordo bene ma mi pare che di questo ne abbiamo già parlato tempo fa, forse proprio sul forum di Match Point. "Match Point" è un film girato e montato con classe, ma ha due problemi: il primo è l'eccessiva somiglianza con un film dello stesso Allen del 1989, "Crimini e Misfatti", che è la stessa storia ambientata a New York con attori più anziani e con il solito jazz al posto della musica lirica. L'espediente del ricatto è esattamente lo stesso. Se non li hai visti entrambi è difficile immaginarsi questa situazione, ma io ho visto prima il film dell'89 e poi quello del 2005 e sono rimasto un po' deluso. Il secondo è la mia convinzione che Allen dà il meglio di sé proprio quando è nel suo habitat, cioè Manhattan, e non è un caso se i suoi film migliori sono quelli lì ambientati.

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xenja mercoledì 23 settembre 2009
vicky cristina barcelona riuscito?
50%
No
50%

Film stupidi come "Vicky Cristina Barcelona" Allen non ne aveva mai fatti prima e siamo in molti a sperare che non ne faccia più.

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pep87 mercoledì 23 settembre 2009
ciao andrea
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No è la prima volta credo che parliamo anche perché match point non l'ho commentato.Per me quest'ultimo è il film che ha segnato(Purtroppo un po tardi)un cambiamento in positivo per Allen.Devo essere sincero a parte pochi film(Io e Annie,Manhattan,Interiors)non sono molti i film di Allen che mi sono piaciuto visto che molti li ritengo stupidi(Il dittatore dello stato libero di bananas,criminali da strapazzo,tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso).Match point lo considero un ottimo thriller e anche se non allo stesso livello ho apprezzato anche sogni e delitti e personalmente non ho apprezzato molto(Scoop concordo con te è inutile).Naturalmente però i gusti sono gusti e cosi come ho apprezzato molto match point potrei però non apprezzare questo"Basta che funzioni" che ancora non ho visto.

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manuelfloyd mercoledì 23 settembre 2009
per pep87 e xenja
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Ehi ragazzi andiamoci piano però! ok i gusti sono gusti e non ho niente da ridire con nessuno, però piano con i giudizi frettolosi. Dovete sempre estrapolare i film dal loro contesto. Faccio notare a pep87 che i film da lui ritenuti "stupidi" ("Il dittatore dello stato libero di bananas" e "tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso") sono usciti rispettivamente nel 1971 e 1972. In pratica quasi 40 anni fa!! quindi pensa a come sarebbe stato vederli appena usciti, quando la comicità non era certo come ora(non è che ora sia il massimo). Devono essere stati una bomba! A mio avviso molta della comicità odierna prende spunto da quei film. Se poi metti il fatto che con questi due film Allen gettò le basi per il capolavoro, Amore e Guerra, beh. [+]

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andrea d mercoledì 23 settembre 2009
per xenja, pep87 e manuelfloyd
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Xenja, un film che ti propone una "soluzione a tre" ironizzando sul tanto decantato e inesistente amore eterno in un'epoca di bigotti in cui il mercato dell'amore e dell'unicità è uno dei più banali e allo stesso tempo prosperi, non è un film stupido. Pep, "Bananas" e "Tutto quello che..." non sono film stupidi, dato che il primo è una intelligente satira della politica e il secondo delle perversioni sessuali. Poi, come ha detto Manuelfloyd, bisogna tener conto del contesto in cui quelle pellicole sono uscite. "Criminali da strapazzo", è vero, è uno dei meno riusciti.

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manuelfloyd mercoledì 23 settembre 2009
bananas super!
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Infatti, bananas è una bellissima satira sul potere, sulle dittature e in certi punti anche sulla spettacolarizzazione del reale (stile attuali reality), mi riferisco al momento iniziale e finale, quando il giornalista entra nel letto di allen sposo. per la parte comica poi è straordinaria, battute che fanno morire ancora oggi..."Criminali da strapazzo" non è piaciuto neanche a me, forse perchè è l'unico film dove allen fa il tonto, una cosa quasi impensabile ahahP.s. Andrea, se ti piace la satira ti consiglio, se ancora non lo conosci, Daniele Luttazzi. E' un comico, non fa film, ma è assolutamente incredibile!!

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pep87 mercoledì 23 settembre 2009
per tutti ^^
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Beh a me quei 2 non hanno fatto ridere per niente a differenza però di amore e guerra e prendi soldi e scappa che ho trovato molto divertenti e il periodo di uscita dei film era quello.Poi per quanto riguarda vicky cristina barcelona concordo anche a me è piaciuto un sacco ed ho molto apprezzato la performance di Penelope Cruz a mio parere oscar meritato(Almeno rispetto alle altre attrici candidate)

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andrea d mercoledì 23 settembre 2009
amore e guerra
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"Amore e guerra" è una delle commedie più riuscite di Allen, ma non bisogna dimenticare che è il film di transizione dal primo periodo comico a quello tragicomico: il film successivo sarà "Io e Annie", infatti.

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