Agora |
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Un film di Alejandro Amenábar.
Con Rachel Weisz, Max Minghella, Oscar Isaac, Ashraf Barhom.
continua»
Avventura,
durata 128 min.
- Spagna 2009.
- Mikado Film
uscita venerdì 23 aprile 2010.
MYMONETRO
Agora
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Sapienza e violenza
di Lietta Tornabuoni L'Espresso
Ipazia, giovane donna sapiente d'Egitto nel 39l dopo Cristo, figlia del rettore della seconda Biblioteca di Alessandria, filosofa razionale, matematica, astronoma studiosa della rotazione della Terra, maestra di discepoli, morì scorticata e squartata viva: parti del suo corpo vennero messe in mostra nella città, come monito per gli scienziati e gli infedeli, da fanatici cristiani seguaci violenti del vescovo Cirillo, detti "parabolani". "Agorà" di Alejandro Amenàbar ha stimolato tre convegni di studio, molte analisi del grande personaggio femminile: ma la sorpresa maggiore del film, almeno per noi, sta nel presentare un'immagine dei cristiani dell'antichità molto diversa da quella a cui siamo abituati, vittime con gli occhi volti al cielo, oranti inermi azzannati dal leone, miti clandestini perseguitati dai soldati. In "Agorà" i cristiani egiziani intolleranti e crudeli ne fanno d'ogni genere: bruciano viva la gente, si scontrano aggressivamente con i pagani al grido - Il Signore è con noi-, assediano invadono e devastano la preziosa Biblioteca di Alessandria, rovesciano statue scandendo «Alleluja», distruggono i rotoli che contengono la sapienza del mondo antico, perseguitano anche gli ebrei - macellai di Nostro Signore -, obbligano i militari dell'esercito a farsi battezzare, lapidano ammazzando a sassate, alzano roghi di cadaveri. Il loro capo attacca Ipazia in pubblico accusandola di stregoneria e alzando al cielo il Libro della parola di Dio, ordina infine l'atroce morte della vergine scienziata che il film non lascia vedere. Altro che Islam, Nello stile del cileno Amenàbar ("Il mare dentro", "The Others"), i cristiani cattivi sono ceffi oscuri minacciosi; non sempre la violenza diventa spettacolo, sembra piuttosto di vedere brani della Cnn, turpi e torbidi ma realistici; è riuscita l'aspirazione a raccontare insieme, nel film girato a Malta, una donna, una grande città cosmopolita, la fine della cultura antica. La bella protagonista Rachel Weisz sa assumere la nobile, costante, calma distanza della forza e della sapienza.
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