Una strage in un fastfood. I sopravvissuti dopo la tragedia. Trama trita e ritrita, pure lo stile registico già visto in "Crash-Contatto Fisico". Un film per niente originale, ma dalle buone intenzioni e ottimamente interpretato. Grandissima, da lode, Kate Beckinsale, ottima anche la prova di Forest Whitaker. Scontato il personaggio interpretato da Dakota Fanning, che non lascia libertà espressive alla giovane attrice che riesce ad esprimere comunque l'immenssa crisi mistica che affligge Annie. Nessuna scena punta ad ammaliare o stupire lo spettatore. Pellicola semplice, che non punta ad angosciare come fanno altri esempi del genere, ma da uno spunto di riflessione facile ed esplicito.
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Una strage in un fastfood. I sopravvissuti dopo la tragedia. Trama trita e ritrita, pure lo stile registico già visto in "Crash-Contatto Fisico". Un film per niente originale, ma dalle buone intenzioni e ottimamente interpretato. Grandissima, da lode, Kate Beckinsale, ottima anche la prova di Forest Whitaker. Scontato il personaggio interpretato da Dakota Fanning, che non lascia libertà espressive alla giovane attrice che riesce ad esprimere comunque l'immenssa crisi mistica che affligge Annie. Nessuna scena punta ad ammaliare o stupire lo spettatore. Pellicola semplice, che non punta ad angosciare come fanno altri esempi del genere, ma da uno spunto di riflessione facile ed esplicito. Diretto e semplice come un film-tv dove i particolari passano sempre in secondo piano.
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