Wanted - Scegli il tuo destino

Angelina e il blockbuster truculento per ragazzini

Tratto da una "graphic novel" di Mark Millar e J. C. Jones, Wanted - Scegli il tuo destino è un polpettone fantasy in crosta di commedia giovanilistica. All'inizio facciamo conoscenza con Wesley Gibson, vero tipo di "perdente" secondo gli stereotipi (anche se lo interpreta il grazioso James McAvoy di "Espiazione"): è un impiegatucolo che timbra il cartellino, angariato dai colleghi e cornificato dalla ragazza; che se la fa, tra l'altro, sulla scrivania con il suo "migliore amico". Frattanto succedono strane cose, quasi si trattasse di un altro film; vedi uno scontro tra individui dotati di speciali poteri, tanto da deviare il corso dei proiettili e compiere balzi prodigiosi. Le due parti si saldano quando il misero travet incontra la tatuata Fox, sogno (incubo?) sadomaso in latex con la silhouette anoressica di Angelina Jolie. Coinvolto Wesley in un inseguimento d'auto, la donna misteriosa lo introduce in una strana Confraternita, guidata dall'autorevole Sloan (Morgan Freeman). Un'organizzazione di killer ultradotati che, seguendo le istruzioni del Telaio del Fato, ammazzano i cattivi per salvare il mondo. Sottoposto a un durissimo addestramento, il giovanotto prima si vendica degli antichi colleghi e della morosa (ritorno alla commedia giovanilistica), poi s'imbarca in un'avventura acrobatica, nel corso della quale scopre che i "buoni" non sono affatto tali. Da qui alla fine, Wanted diventa un blockbuster assai caotico e particolarmente truculento, con schizzi di sangue ed efferatezze che non dovrebbero consigliarlo, precisamente, come il film per ragazzini cui si atteggia. Ma tant'è; mettiamo pure che, da roba del genere, il pubblico minorenne sia largamente vaccinato. Resta però equivoca l'ideologia sottesa alla storiella, molto meno innocua delle apparenze: se è vero che a tutti coloro che sognano di "svoltare" nella vita viene proposto il modello di un apprendista ammazzasette coinvolto in deliranti fantasie di potenza, appena corrette da un pizzico di humour nero. La disinvoltura con cui tutti ammazzano tutti — si dirà — è da cartoon, incorporea; tuttavia non scommetteremmo affatto sull"innocenza" di un film come questo, che ci sembra invece impregnato di cinismo. Non sarà un caso se gli sceneggiatori—Brandt, Haas, Morgan— sono gli stessi della serie "The Fast and the Furious", la cui violenza gratuita ha fatto scuola nell'ultimo cinema americano. Detto ciò, per quanto riguarda la "morale della favola", bisogna riconoscere che la regia da esportazione del kazako Timur Bekmambetov, fattosi notare col fantasy "Day Watch" (campione d'incassi 2006 in Russia), mostra una notevole perizia balistica: e non è solo un modo di dire, tra duelli dove le pallottole aggirano gli ostacoli o si neutralizzano, schiacciandosi a vicenda. Bisogna aggiungere una quantità d'inseguimenti a tutta birra, passeggiate notturne sul tetto della metropolitana lanciata a gran velocità, vagoni in bilico sul vuoto. L'ambientazione è Chicago, però la gran parte delle riprese è stata effettuata a Praga.
Da La Repubblica, 4 luglio 2008


di Roberto Nepoti, 4 luglio 2008