Valzer con Bashir

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Un film di Ari Folman. Con Ari Folman, Mickey Leon, Ori Sivan, Yehezkel Lazarov, Ronny Dayag.
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Titolo originale Waltz With Bashir. Animazione, durata 87 min. - Israele, Germania, Francia 2008. - Lucky Red uscita venerdì 9 gennaio 2009. MYMONETRO Valzer con Bashir * * * 1/2 - valutazione media: 3,55 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
niffy domenica 11 gennaio 2009
tuffo nella memoria Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Un tuffo dall'immagine proiettata nel reale alla realtà proiettata nell'incubo,alla ricerca esasperante di ricordi persi e ingannevoli.Il regista Ari Folman attraverso l'uso della graphic novel crea una riflessione sulla guerra vissuta come soldato e su quell'enorme voragine di ricordi trascinanti l'essere umano nell'incertezza,risolvendosi semplicemente e amaramente nell'incubo delle urla e delle lacrime delle donne palestinesi,sopravissute all'eccidio delle falangi cristiane durante il massacro di Chabra e Chatila .In questo costante viaggio alla ricerca della "vera" verità,che coinvolge non solo lo spettatore ma perfino lo stesso protagonista e i suoi personaggi,il regista non manca a lasciarsi nella potenza onirica e poetica di certe immagini,alternandole e mescolandole a quelle che necessitano di una ben più forte carica espressiva. [+]

[+] ottima recensione (di matteo78)
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chesko mercoledì 21 ottobre 2009
il massacro dei campi profughi di sabra e shatila Valutazione 5 stelle su cinque
91%
No
9%

Ari Folman regista, attore e scrittore israeliano crea un’opera suggestiva che parte direttamente dalla propria esperienza di soldato nella prima guerra civile libanese, ennesimo teatro di scontro dell’infinito conflitto arabo-cristiano. L’idea di Folman è stata quella di creare un documentario animato che non appoggiandosi ad immagini di archivio (tranne una l'importante cruda sequenza finale) si sviluppa attraverso viaggi nella memoria di chi come lui ha rimosso i ricordi scomodi e duri della guerra. I tragici eventi reali esplodono nel subconscio di ognuno degli intervistati (ex soldati, giornalisti, amici e responsabili militari), e Folman cerca parlando con i vecchi compagni di battaglia di ricostruire il proprio e il loro puzzle fatto di metafore ambigue che mescolano realtà ed immaginazione (7 delle 9 testimonianze sono reali). [+]

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ivan mosca martedì 3 febbraio 2009
cosa è vero e cosa è falso? forse non conta quello Valutazione 4 stelle su cinque
66%
No
34%

Sono andato a vedere Valzer con Bashir, il film di animazione sul massacro avvenuto a Beirut in Libano nel 1982, ad opera delle falangi cristiane Maronite contro la popolazione palestinese che non aveva evacuato la città. Dopo il film, estremamente poetico ed al contempo realistico, ci siamo soffermati a parlare, io ed i miei due amici con cui ho visto il film, ed abbiamo concluso che il lavoro di Folman rovescia la prospettiva classica dei film di guerra, non presentando praticamente mai il punto di vista dei “buoni” (combattenti o civili che siano), ma esclusivamente quello dei militari israeliani, osservatori privilegiati ed attori passivi del massacro, i quali non intervennero per fermarlo ma anzi stettero a guardare, increduli ma rispettosi degli ordini, in un modo simile a come fecero i gerarchi nazisti durante le persecuzioni ebraiche della seconda guerra mondiale. [+]

[+] non mi sembra un paragone azzeccato (di l'osservatore)
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giacomo j.k. domenica 8 novembre 2009
valzer con bashir, la danza macabra di ari folman Valutazione 5 stelle su cinque
88%
No
13%

Una sera, Boaz racconta al suo amico regista Ari Folman un sogno che lo perseguita da mesi, sempre uguale, nel quale è inseguito da ventisei cani neri. I due trovano un collegamento tra il sogno e un episodio della guerra in Libano di vent’anni prima, quando entrambi erano al fronte. Solo in quel momento Ari si rende conto di non aver più ripensato a quei mesi in guerra, che da quella notte in avanti lo perseguiteranno con un altro sogno: di notte, insieme a tre commilitoni, Ari, nudo, riemerge dal mare e si avventura sulla costa del Libano, illuminata dalle bombe al fosforo. Ari è sicuro di non aver mai vissuto quel ricordo e, su consiglio di un suo amico psicologo, decide di cercare i suoi vecchi compagni di leva perché lo aiutino a ricordare ciò che in quei mesi era accaduto veramente; avvenimenti che col tempo Ari aveva rimosso; il ricordo più reticente riguarda il particolare episodio della presa di Sabra e Chatila: che sia di quello che parla il sogno? E se così fosse, siamo davvero disposti a liberarlo in tutta la sua violenza? Perché esso non sarà un cartone… Con una animazione scarna ma efficace, Ari Folman confeziona un’opera incredibilmente sfaccettata che si avventura nelle profondità dell’animo umano, molto più a fondo forse di quanto lo spettatore si possa aspettare; una spettacolare grafic-novel autobiografica in quanto cronaca di un viaggio nei meandri della memoria compiuto da Folman stesso, ma che riguarda tutti. [+]

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hanna martedì 6 luglio 2010
la memoria danzante e l’oblio delle responsabilità Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Quando la memoria non vuole ricordare, comincia a danzare con l’oblio sulle musiche della negazione. “La parte più difficile: Sapere o no se fai del bene”. Ognuno fa ombra all’altro. Denti che ringhiano in una corsa nera, in un magma indistinto come di trepida angoscia. Com’è l’atmosfera di una guerra civile? E quella di un miscuglio di gente che iniziano a farsi la guerra o ne sono semplicemente vittime, o ancora devono eseguire semplicemente degli ordini, non riconoscendo più distintamente di chi, e in realtà perché. Identità scomparse, giravolte di alleanze, incoerenze di propositi, improvvisano con raziocinante allucinazione giri di valzer con partner rivali, come il civettare di donne mondane in un moulin rouge di desideri di potenza e sopraffazione. [+]

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dandy giovedì 23 maggio 2013
ballando tra i proiettili...... Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Particolarissimo esempio di film d'animazione "fuori dagli schemi",non per tutti ma appassionante e capace di suscitare emozioni meglio di molti film bellici con attori in carne e ossa.Originariamente pensato come documentario misto a inserti di finzione,mediante il quale Folman intendeva scoprire le ragioni della propria amnesia.Attraverso le interviste a sette commilitoni autentici,ex-colleghi del regista(che ne ha inventati altri due),la libertà creativa del disegno a matita di David Polonski(non eccelso ma fluido ma efficace)consente di usare il percorso irregolare della memoria e del ricordo come tramite fra lo spettatore e la giovane recluta che fu Folman durante la prima guerra del Libano. [+]

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shingotamai lunedì 10 aprile 2017
meglio del 3d Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Folman parte dall'esperienza personale per raccontarci quanto sia drammatica la guerra anche anni dopo.
Alcuni  tentano in tutti i modi di rimuoverla dalla propria memoria,negando quasi di averla vissuta,altri la ricordano in un modo completamente diverso,in comune c'è il desiderio di parlane il meno possibile.
Il buon Ari ,spinto dagli incubi ricorrenti di un ex compagno di battaglie,decide allora di rivivere ed "espiare" quanto vissuto.
Tanto è grande la crudeltà esposta che non sembra di assistere ad un film di animazione,con particolari raggelanti e scene di rara durezza.
La sceneggiatura è a mio avviso il punto forte della pellicola e la grafica accattivante un altro punto a favore per essere ricordata nel tempo. [+]

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bizio domenica 15 marzo 2009
tema difficile Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

è sicuramente molto difficile il tema, e l'autore ,vista la sua origine ,è coraggioso a parlare di questi avvenimenti visto che spesso in questi casi prevale l'idea di evitare di raccontare queste storie,di difendere la propria patria evitando di dire queste verità così sconvenienti...il film lo trovo molto bello, ricostruisce la guerra dal punto di vista del protagonista che ha rimosso tutto ciò che è successo in quella guerra che l'ha visto protagonista, ma la verità riemerge nuovamente quando un suo amico gli parla del sogno che fa tutte le sere e che ha fatto riemergere il suo passato ,ciò che è accaduto in quella guerra, questo fatto riesumerà anche la sua storia e il suo ruolo...per il tema e il coraggio mostrato 4 stelle

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lisbeth venerdì 18 settembre 2009
valzer di morte sulle note di bach Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Ari Folman aveva 18 anni quando nell''82 era volontario nell'esercito israeliano in Libano.La rimozione era d'obbligo per un ragazzo, bisognava pur riuscire a vivere. Il prezzo da pagare nei vent'anni a seguire erano stati gl'incubi notturni, cani urlanti che lo assediavano,i 26 cani (contabilità schizoide) che aveva dovuto uccidere nelle incursioni, perchè lui, che non era capace di sparare agli uomini, aveva l' incarico di far tacere gli animali. Ma si rimuove l'orrore solo guardandolo in faccia, ed è quello che Folman ha fatto, passando attraverso tutte le strade della psicoterapia,della riflessione storica, del confronto con le storie e le memorie altrui, e il massacro di Sabra e Shatila irrrompe allora in fondo al film con sequenze tragicamente reali dopo il magnifico sviluppo del film come graphic novel, allineate da una fotografia "sporca" e mossa che segna il recupero doloroso della memoria e, sul piano più strettamente linguistico, dà suggestioni di grande respiro epico al film. [+]

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movieman giovedì 29 luglio 2010
il valzer degli orrori Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Innanzitutto. ecco i fatti : nel1982 un leader politico cristiano libanese, Bashir Ismayel venne ucciso dai terroristi palestinesi a Beirut, in Libano. La vendetta non si fa attendere : i falangisti cristiani "rispondono" a questo omicidio commettendo un atto atroce : uccidendo migliaia di civili Palestinesi ( inclusi i bambini ) nelle province di Sabra e Shatila. Il tutto avvenne sotto gli occhi dell'esercito israeliano che non potè fare nulla in quanto il governo israeliano ( e il film lo dice apertamente ) non intervenne. Su questa tragica tela storica si innesta il film di Forlman, un cartoon ( termine orribile, ma chiamiamolo così ) autobiografico che racconta l'orrore del massacro - e della guerra in generale - attraverso le esperienze di Forlman stesso, all'epoca soldato e diciannovenne, e di quelli che furono i suoi compagni di sventura. [+]

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