Un matrimonio all'inglese

Film 2008 | Commedia, +13 96 min.

Titolo originaleEasy Virtue
Anno2008
GenereCommedia,
ProduzioneGran Bretagna
Durata96 minuti
Regia diStephan Elliott
AttoriJessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon Katherine Parkinson, Kris Marshall, Christian Brassington, Charlotte Riley, Jim McManus, Pip Torrens, Georgie Glen, Laurence Richardson.
Uscitavenerdì 9 gennaio 2009
TagDa vedere 2008
DistribuzioneEagle Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,63 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Stephan Elliott. Un film Da vedere 2008 con Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon. Cast completo Titolo originale: Easy Virtue. Genere Commedia, - Gran Bretagna, 2008, durata 96 minuti. Uscita cinema venerdì 9 gennaio 2009 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,63 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 15 luglio 2016

Tratto da un testo teatrale di Noel Coward, un apologo sulla lotta di classe e le differenze tra America e vecchia Inghilterra, interpretato e diretto con gusto ironico e dissacrante. In Italia al Box Office Un matrimonio all'inglese ha incassato 2,5 milioni di euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,63/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,50
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
Bentornato Stephan Elliot, in una commedia pungente che accusa il presente di passatismo.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

Il giovane John Witthaker s'innamora perdutamente di un'elegante e indipendente americana di nome Larita e la sposa. Viene quindi il momento di presentarla alla famiglia, che vive imbalsamata e preda dei debiti in una splendida villa della campagna inglese. Nonostante Larita faccia buon viso a cattivo gioco, è presto chiaro che la suocera non può vederla e che anche le sorelle di John sono più che mai diffidenti nei suoi confronti. Lo stesso non si può dire, invece, del capofamiglia, un uomo che la guerra ha reso allergico all'ipocrisia ma non insensibile all'intelligenza e all'ironia involontaria.
Stephan Elliott, regista del fortunato Priscilla, la regina del deserto e dell'incompreso The Eye, torna sullo schermo dopo dieci anni di latitanza con Easy Virtue, eccellente operazione d'adattamento della pièce omonima del commediografo Noel Coward, che in passato aveva già conquistato Alfred Hitchcock (Fragile virtù).
Se la storia poggia su un conflitto di civiltà canonico, tra vecchio e nuovo mondo, le tinte con cui l'autore inscena tale confronto sono deliziosamente originali e sembrano ricalcare l'aforisma di Wilde per cui gli inglesi "oggigiorno" hanno veramente tutto in comune con gli americani, tranne, naturalmente, la lingua.
Jessica Biel è l'indossatrice ideale dei panni della volitiva Larita, inetta nella nobile arte della sopportazione forzata e interprete dai tempi comici perfetti; Ben Barnes è il maritino plasmabile e naïve; Kristin Scott Thomas e Colin Firth, signori e suoceri, sono il re e la regina della risata a denti stretti. Ma il film non si riduce allo sfoggio di wit né alla rivisitazione in chiave più che mai dinamica dei topoi dell'irriverenza a corte (dalla preoccupazione patologica per l'animale domestico alla complicità fisiologica della servitù nel misfatto) ma si addentra, armato di una sottile lama di coltello, ad esplorare le conseguenze più intime di una lotta senza fine tra presente e passato all'interno della coscienza stessa di Larita e va sondando il prezzo e il gusto della libertà, anche e soprattutto in amore.
Con Easy Virtue il regista australiano si cala in un'epoca passata con il passo curioso e spedito della contemporaneità, ma senza per questo farne un'operetta pop, anzi lucidando il jazz sul grammofono perché possiamo ricordarci d'un tratto di tutta l'energia e l'afflato di ribellione che già contiene.
Nel bel mezzo dell'eccentricità apparente di Larita, che prende parte alla caccia alla volpe a cavallo di una moto, e dell'eccentricità reale di una caccia alla volpe punto e basta, Elliot non è certo tipo da sottrarsi alla gara di anticonformismo per nascondersi dietro una regia trasparente. Un tocco di musical, un profumo di bordello francese, una palla di biliardo ed ecco inscenata una lezione di stile, con tanto di approfondimento sull'inquadratura sardonica.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 30 giugno 2010
alesya

Mrs. Whittaker: “Smile, Marion. ” Marion Whittaker: “I don’t feel like smiling”. Mr. Whittaker: “You’re English dear, fake it. ” Frizzante e pungente….i termini a mio parere più appropriati per descrivere questa gustosa pellicola : un film del quale onestamente mi ero completamente dimenticata e forse passato un po’ inosservato [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 agosto 2010
Emilio Zampieri

Che si fa quando non si ha voglia di vedere un film “impegnato”, ma allo stesso tempo non si vuole buttare una serata in una commediola esile-esile? Si guarda una commedia inglese in costume. E così, la bella yankee Larita (Jessica Biel) può essere (ingiustamente) accusata dalla perfida Mrs. Whittaker (Kristin Scott Thomas) di omicidio, senza scomporsi eccessivamente.

domenica 13 gennaio 2013
Marzaghetti

Tratto da una pièce teatrale dei primi del secolo, il film di Elliott rivisita in chiave briosa, moderna, quasi rock, contrapposizioni oggi forse un po' demodè: aplomb inglese e strafottenza americana, nobiltà e servitù, amore e convenienza, e via così... I dialoghi sono serrati e divertenti e le situazioni spaziano dal romantico /commovente all'assurdo/demenziale, [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 marzo 2009
gabriella

Quello che salta subito all'occhio in questo film è la figura femminile, gli uomini rimangono ingredienti di contorno di un piatto sfizioso e piccante. Veronica e Larita, suocera caustica e austera la prima, nuora emancipata e libera la seconda, si confrontano per quasi due ore in uno scontro senza esclusioni di colpi, evidenziando entrambe di reggere saldamente le redini della famiglia, usando i mezzi [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 dicembre 2010
ultimoboyscout

Atmosfere piacevoli e molto adatte al contesto. Attori a proprio agio, Firth e la Scott Thomas assolutamente deliziosi, perfetti nei rispettivi ruoli con Jessica Biel, decisamente americana, che sbatte nel suddetto contesto anche se ciò è voluto. Ma nonostante tutto il film è abbastanza piatto, privo di colpi di scena o situazioni interessanti con regia e sceneggiatura fiacche. [...] Vai alla recensione »

martedì 17 novembre 2009
Vittorio

Film pungente, carino, divertente, con un'ottima ambientazione, splendide recitazioni e una bellissima protagonista!! W il cinema inglese!!

venerdì 4 dicembre 2009
Liuk

Perfettamente in linea con la recensione ufficiale. Il film è delizioso, recitato sublimamente e con un eccellente plot. Raramente si trovano commedie di questo livello.

lunedì 27 luglio 2009
Linus2k

Deliziosa commedia "english-style" (il regista, famoso per "Priscilla, la regina del deserto" è australiano) sull'immobilità di una famiglia, chiusa nei decaduti fasti, travolta da un ciclone che proviene direttamente da oltreoceano... Dialoghi brillanti ed arguti con una splendida Jessica Biel impegnata in brillanti e gustose scaramucce con la matrona Kristin Scott Thomas.

mercoledì 24 novembre 2010
Keanu

Eccellente commedia inglese, ricca di humour e intelligente, educata e ben interpretata. Certi punti e certe battute sono proprio esilaranti. Molto singolare.  Da vedere !!

domenica 16 maggio 2010
Easytiger

Remake di una commedia del cinema muto del 1928, della quale porta lo stesso titolo (Easy Virtue), e dalla trama un pò scontata solo apparentemente, "un martimonio all'inglese" si gusta con curiosità da parte dello spettatore che nell'intreccirsi ironico delle vite dei protagonisti resta incollato allo schermo per scoprire come le migliori delle intenzioni possano essere capovolte a piacimento dal [...] Vai alla recensione »

martedì 6 ottobre 2009
princifiume

Non male.

venerdì 17 giugno 2016
toty bottalla

Inizio anni trenta, una donna bella e intraprendente conosce un bel giovane rampollo di nobile famiglia inglese, i due si sposano e si dirigono nella splendida villa di John ma, sin da subito Veronica (madre di John) comincia a "suocerare"...Un affresco dinamico un pò scombinato che via via prende forma, gli interpreti sono bravi nonostante alcune movenze risultano teatrali, la regia [...] Vai alla recensione »

domenica 27 settembre 2009
egitto

film che mi ha parzialmente deluso...ma è un film direi raffinato...i dialoghi, l'ambientazione, la stupenda colonna sonora ( bellissima la canzone di apertura)...e alcune situazioni grottesche che derivano dal conflitto( che è il leitmotiv del film) tra il ciclone jankee jessica biel ( la sposa) e la suocera iperconservatrice british( terribile, la kristin scott thomas!!!).

martedì 16 febbraio 2021
Fabri

Visti gli attori mi aspettavo, sinceramente, di più. Comunque una cmmedia gradevole, basata su un canovaccio non originale - l'eterno snobismo degli inglesi verso i cugini. Non vi aspettate grandi svolte o colpi di scena, detto questo è un film adatto per trascorrere una serata con il sorriso, quando non si ha volgia di impegnarsi.

venerdì 23 settembre 2016
Antonio2011

Non capisco tutte queste recensioni entusiastiche per un filmetto che è un mix di commedia comica e musical. Un po' di castello inglese un po' di belle presenze Jessica Biel, un po' di musica Jazz che non c'entra niente con le scene del film solo alcune volte va bene, ma un film non si deve basare solo sulla musica et voilà le jeu est fini. Un commediola che ha tutti i tipici ingredienti delle scene [...] Vai alla recensione »

martedì 7 luglio 2009
dario

Niente di speciale, nonostante la professionalità inglese. Gli attori recitano con impegno, ma sembrano spaesati. Colpa di una regia poco attenta e poco convinta. Sono rari i momenti intensi, la scontatezza fa da padrona. Si fuma troppo e si chiacchera a vanvera. Il contrasto è poco intelligente, molto manierato. In questi casi si dice: bella la fotografia. Ma è vero, qui.

mercoledì 19 agosto 2009
pierrot

Non è un film eccezionale e non imperdibile ma i costumi, le atmosfere sia degli interni che delle campagne, sono da vedere!

venerdì 27 marzo 2009
marta rossi

A questo film manca ....., nn é completo, comunque la visione può risultare gradevole. Io lo guarderei in una giornata calda dopo un pranzo esagerato

lunedì 13 luglio 2009
pcologo

Per favore, amo MyMovies, evitate di pubblicare Marianna Cappi. Se questo deve essere un sito a larga diffusione, non si può dire: "il film non si riduce allo sfoggio di wit né alla rivisitazione in chiave più che mai dinamica dei topoi dell’irriverenza a corte". Che diavolo significa? Torniamo alle normali recensioni che illustrano brevemente la trama, il messaggio del film, le prodezze o mancanze [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 marzo 2009
marta rossi

l'idea di approvare i commenti, mi sa di censura, il bello di questo sito web era che le recensioni e i commenti erano genuini, chissà se lo saranno ancora

venerdì 23 maggio 2014
biscotto51

Visto solo il primo tempo. Una trama esile esile, il film si basa solo sui dialoghi e le battute che cercano di esere spiritosespiritose. Jessica Biel fuori ruolo come sposina americana. Sembra una recita della scuola, dove ognuno fa solo la sua parte. Ma l'insieme non c'é.

domenica 1 novembre 2009
paolorol

Sono francamente stupito per il plebiscitario e forse esterofilo consenso suscitato da questa operina pallida, soporifera, vacua e ben poco frizzante, anzi, al contrario, noiosa e prevedibile nel suo svolgimento anche per chi non conosca il lavoro teatrale dal quale è stato tratto. Si capisce dalle prime scene che la bionda intrusa finirà nel letto sbagliato, e purtroppo si capisce quale sarà.

domenica 25 aprile 2010
doni64

Un film complessivamente inutile nella trama che non lascia nulla.Discreto nella recitazione ..solo una stralcio di vita passata degli anni 40 ove tutto era scandalo.Voto 6

lunedì 13 aprile 2009
frally

Sarà che non capisco lo humor all'inglese, ma questo film non mi ha fatto sorridere neppure una volta...battute scontate, sketch talmente di basso livello che mi viene da dire "preferisco i nostrani Vanzina" . E il ritmo lento non aiuta a reggere la durata dell'interno film. Quando Latita uccide per sbaglio il cane, mi sono messa le mani nei capelli! Ma abbiamo veramente bisogno di "importare" prodotti [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 agosto 2009
Paola D. G. 81

Io non ci ho trovato niente di comico, né di brillante. Si salva solo la fotografia. Da evitare.

martedì 19 gennaio 2010
Giammarco

Dopo 30 minuti ho smesso di vederlo....risparmiate tempo ed eventuali soldi del noleggio!!!

FOCUS
INCONTRI
lunedì 27 ottobre 2008
Gabriele Niola

Arriva a Roma dopo aver ricevuto premi al festival della commedia di Montecarlo Easy Virtue, il nuovo film di Stephan Elliott, regista di Priscilla, la regina del deserto e The Eye, il quale torna al cinema dopo 10 anni e un incidente quasi mortale. Ad accompagnarlo in questo ritorno c'è Jessica Biel che, dopo tante lamentele su diverse testate, finalmente trova un ruolo che non sia di sola spalla, ovviamente non ad Hollywood.

Frasi
Lei è come annegare: diventa deliziosa quando smetti di dimenarti.
Una frase di Sarah Hurst (Charlotte Riley)
dal film Un matrimonio all'inglese - a cura di CheshireCatLu
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Che matrimonio bizzarro. Prendete i dialoghi brillanti del commediografo inglese Noel Coward, la comicità macabra di oggi contro gli animali, la bellezza montanara del Minnesota di Jessica Biel, la regia rock'n'roll di un australiano pazzo come Stephen Elliot e avrete l'irresistibile Un matrimonio all'inglese, il flusso di energia più potente che ci ha investito all'ultimo Festival di Roma.

Valerio Caprara
Il Mattino

È facile nonché gratificante per il critico raccomandare a tutti «Un matrimonio all'inglese» («Easy Virtue») diretto da Stephan Elliott sulla base della commedia di Noel Coward già trasposta al cinema (muto) dal giovane Hitchcock. Brillante scorcio d'inglesità anni Venti, sottoposto al vaglio delle battute e del ritmo perfetti (nonostante il doppiaggio sottragga per forza di cose un po' di glamour), [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Grazie a Stephen Elliot, è nata una stella. Il suo Matrimonio all'inglese (in originale Easy Virtue) impone infatti Jessica Biel, che esce alla pari dal temibile confronto con la cinquantenne Kristin Scott Thomas. Eppure la Biel parte con lo svantaggio del personaggio positivo, quindi meno interessante: è la buona, americana e spregiudicata, contro la suocera, inglese e arcigna, che ha però le battute [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

England, sweet England. Il verde dei suoi curatissimi prati, una magione che sembra uscita dalle fiabe, una famiglia di nobili attaccati al buon tempo antico. Un matrimonio all'inglese, di Stephan Elliott, è tutto questo, ma anche molto di più. Tratto da una pièce di Noel Coward, ambientato negli anni 20, il film gioca con il conflitto che, sempre più acido, si viene a creare tra la Lady che governa [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Differenze tra americani e inglesi, differenze di generazioni, differenze di classe in una commedia perfetta, elegantissima e dal dialogo spiritoso, scritta nel 1927 dal teatrante Noel Coward con il titolo Easy Virtue, già portata sullo schermo da Alfred Hitchcock. Negli Anni Trenta s'innamorano un giovane inglese di buona famiglia e una divorziata americana esibizionista.

Peter Travers
Rolling Stone

The elegant barbed wit of Noel Coward bubbling up in a time of Wolverine grunts. I must be dreaming. But here it is, a 1920s-era comedy of bad manners done by experts. Jessica Biel is funny and touching as Larita, an American auto racer catching hell from the snob Brit parents (Colin Firth and Kristin Scott Thomas, both superb) of her new husband (Ben Barnes).

Betsy Sharkey
The Los Angeles Times

There are probably no better hands to entrust virtue of any sort to than those of writer-director Stephan Elliott, the Aussie filmmaker who brought such delightful flamboyance and forgiveness to the drag queens at the very generous heart of "The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert." A horrific ski accident pulled him out of the movie game for years until some clever producers tracked him down [...] Vai alla recensione »

Marco Romani
Il Venerdì di Repubblica

L'attrice americana, considerata una delle donne più belle del Pianeta, in «Un matrimonio all'inglese» (remake di un film di Hitchcock) deve vedersela con la madre di suo marito. «Ma nella vita reale i miei problemi sono stati altri. Per esempio, ho ancora il rimorso per avere posato nuda». Eterno conflitto tra suocera e nuora. Con l'aristocratica Mrs Whittaker, un'inglese dalla morale rigida e le [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

"Un mariage de rêve" : farce dans la gentry Plus de deux siècles après la Boston Tea Party, l'introduction d'un Américain dans un manoir anglais, encore habité par la dynastie qui le fit construire reste un ressort comique irrésistible. Situé juste avant la Grande Dépression, Un mariage de rêve met en scène l'irruption d'une bru venue de Detroit dans la famille Whittaker.

Stephen Holden
The New York Times

“Easy Virtue,”Stephan Elliott’s carbonated screen adaptation of an early Noël Coward play, is so intent on sustaining a facade of fizzy effervescence that it incorporates bouncy period-style versions of songs by Coward and Cole Porter as a peppy running soundtrack. One character, John Whittaker (Ben Barnes), a dewy English upper-class twit who brings his glamorous, somewhat older new American wife, [...] Vai alla recensione »

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