Tutta la vita davanti

Perfetto quadro di giovani d’oggi pieni di belle speranze che tentano(inutilmente???) la scalata al successo. Marta(Isabella Ragonese) è una ragazza laureata in filosofia cum laude che per mantenersi trova lavoro come baby-sitter e telefonista in un call center. In breve riesce a segnalarsi come la migliore del mese attirandosi l’invidia delle colleghe. L’incredibile voglia di vivere iniziale scandita da un brano dei Beach Boys,il tutto condito dalla voce narrante di Laura Morante, si smorza sul finire del film con due tragiche morti: quella della madre di Marta e l’omicidio di Claudio(Massimo Ghini) per mano dell’amante Daniela(Sabrina Ferilli). Il moderno precariato è paragonato nella locandina del film al “Quarto Stato”,dipinto di Pellizza da Volpedo; questa enorme massa di contadini degli inizi del XX secolo che lasciano il buio delle ombre per emergere e venire alla luce. La commedia di Virzì vuole essere anche una sorta di piccolo musical: stacchetti ballati e motivetti allegri si ripetono durante la visione,come una magra consolazione per i precari. Ritratti umani diversi si delineano:la laureata,la giovane ragazza-madre/mamma disperata,il frustrato,l’amante;simboli di un’Italia ormai in rotta verso la decadenza . Antonietta Cimmino