Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica |
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Un film di Davide Ferrario.
Con Kasia Smutniak, Fabio Troiano, Gianluca Gobbi, Cristiano Godano, Luciana Littizzetto.
continua»
Drammatico,
durata 102 min.
- Italia 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 10 aprile 2009.
MYMONETRO
Tutta colpa di Giuda - Una commedia con musica
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il musical su Gesù senza traditore
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Se uno non riconoscesse gli attori "veri" - Kasia Smutniak, Fabio Troiano, Gianluca Gobbi, Luciana Littizzetto - farebbe fatica a distinguere tra professionisti e non. Cioè a capire che tutti o quasi tutti gli altri sono veri detenuti del vero carcere di Torino dove il film è stato girato. Due cose, quindi, si segnalano subito di Tutta colpa di Giuda. La particolarità dell' ambientazione reale (ma dentro a un caso quantomai anomalo di "cinema-verità", contaminato addirittura con il musical cantato, coreografato, ballato); la cui riuscita deve molto all' esperienza accumulata da Ferrario nel tenere da una decina di anni corsi di formazione professionale prima a San Vittore e poi alle Vallette. Ciò che gli permette di avere e trasmettere una percezione molto vera della vita dentro l' universo carcerario, compresa quella degli operatori ad esso addetti. La seconda cosa che si fa subito notare è, appunto, la scommessa riuscita dell' amalgama tra attori di mestiere e attori dilettanti e improvvisati. Ferrario immagina, con autoironica citazione della propria esperienza, una regista teatrale d' avanguardia giovane e carina e non italiana (Smutniak) che accetta l' incarico di allestire con un gruppo di detenuti una recita pasquale che ha per tema la Passione di Gesù. Propostole da un cappellano animato da moderno attivismo e tollerato dal sornione scetticismo del direttore: ma il primo si rivelerà meno moderno e il secondo meno scettico delle prime apparenze. Ma Irena (è il nome della regista) trova davanti a sé uno scoglio tanto decisivo quanto paradossale, comico e infine liberatorio: la obbliga a liberarsi di diaframmi, sovrastrutture e grilli "artistici" per la testa. Nessuno in quel contesto, assolutamente nessuno è disposto a recitare il ruolo di Giuda. Perché allora, si dice Irena a partire da qui, non immaginare una storia di Gesù "alternativa"? Senza il tradimento, senza l' espiazione, senza la morte? I colpi di scena non vanno svelati ma è facile immaginare che non l' esito ma il percorso è ciò che veramente conta per tutti i partecipanti all' impresa. Qualcuno potrà dire che la carne al fuoco è tanta o troppa rispetto a una struttura così leggera. Ma il suggerimento e la suggestione sono emozionanti.
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