The Reader - A voce alta |
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Un film di Stephen Daldry.
Con Kate Winslet, Ralph Fiennes, David Kross, Lena Olin, Bruno Ganz.
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Titolo originale The Reader.
Drammatico,
durata 124 min.
- USA, Germania 2008.
- 01 Distribution
uscita venerdì 20 febbraio 2009.
MYMONETRO
The Reader - A voce alta
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un ottimo film che indaga nel profondo l'uomodi jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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giovedì 2 maggio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1995 l’avvocato Michael Berg (Fiennes da adulto, Kross da giovane) ricorda la giovinezza e quando, nel 1958, solo quindicenne, era stato introdotto ai piaceri del sesso dalla trentaseienne Hanna Shmitz (Winslet). Durante i loro appuntamenti erotici, prima di fare l’amore, lei gli chiede di leggerle dei libri a voce alta. Un giorno la donna scompare e, otto anni dopo Michael la rincontra da studente di Legge, imputata con altre cinque per l’omicidio di trecento persone quando era una SS nazista. Quando le viene chiesto di mostrare la propria calligrafia per fare un confronto con quella di un verbale, Hanna, per la vergogna di essere analfabeta, si rifiuta di scrivere e si assume responsabilità solo parzialmente sue. Tratto dal romanzo Der vorleser di Bernerd Schlink, sceneggiato da David Hare (The Hours) e diretto dall’inglese Daldry è uno dei migliori drammi degli ultimi anni, intimo, colto, intelligente ed interessante tratta molti temi: il sesso, la giustizia (vedi la discussione del professore [Ganz] con gli alunni), l’etica, la solitudine, il rimpianto, il perdono, il pentimento e solo per ultimo l’olocausto, che fa da sfondo ad un film che ha intenti diversi rispetto alla cronaca storica: sono infatti ridicole le critiche alla scelta di inserire una forte carica erotica in un film in cui è presente il tema della shoah. Notevole, la sceneggiatura approfondisce i personaggi con insolita profondità. La regia di Daldry è geometrica, senza virtuosismi e si appoggia spesso al notevole cast, tecnico (vedi i direttori della fotografia) e soprattutto artistico, con una eccellente Winslet, nella seconda parte invecchiata da un trucco non troppo invasivo, un bravo Kross (classe 1990). Comunque resta un film duro e molto drammatico sul significato del perdono e della redenzione. Peccato per Fiennes, rigido come un pesce surgelato. Oscar alla miglior attrice protagonista.
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