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The Midnight Meat Train |
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Un film di Ryûhei Kitamura.
Con Bradley Cooper, Leslie Bibb, Brooke Shields, Vinnie Jones, Roger Bart.
continua»
Horror,
durata 100 min.
- USA 2008.
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tra fotografia, carne, morte e nuovi diavoli...
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| domenica 18 aprile 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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"The Midnight Meat Train(Ryu"hei Kitamura, da un racconto di Clive Barker, scneggiautra di Jeff Buhler, 2008), dove un fotografo in cerca di successo, vede un terribile omidicio in una métro a mezzanotte e decide di dedidarsi a quel tema, per una mostra che ha in progetto e si dedica ossessivvamente al tema, rischiando anche la vita. Litiga quasi con la sua quasi moglie, diventa poi una facile vittima di uno spietato killer, la cui vera natura conoscerà però solo verso la fine del film, insieme ad altri ospiti malcapitati; gli sarà comunque riservata una sorte migiore, una sorte di terribile: "Benvenuto nel club!"di cui però la comprensione e definizione anatlica va riserbata a quei pochi che avranno il coraggio di guardare tutto il film. Sì, perché si tratta di un film terribile, decisamente riservato a chi non ha paura dei fium di sangue e d'orrore, di carne macelatta etc. presenti in quest'opera che definire"grandguignolesca" è poco, in quanto è certo un"grand-.guignol"non casuale ma funzionalizzato alla produzione di senso, dove tutto diviene spaventosamente antcipatore di un"introibo"finale terrificane, rivelazione di un atacismo demoniaco che si era perso, nella storia della cultura e del cinema, essendo stato travolto da inutili caterve di perbenismo mascherato magari da"trasgrressione", dove però la trasgressione, invero apparente, nascondeva sempre il"titorno all'ovile". Qui la rivelazione è svonvolgente, degna in tutto e per tutto di quel grande scrittorea, autore del racconto che è base del film, dove , come altrove in questo vate dell'horror fantastico, è il final a darci comunicazione dell'orrore, che è horror metafisico, sempre. Equilibrio ttra"sogno"e"realtà", tra suspense con relativi climaz e anticliamx ed effetto sorpresa, in unaccelerazione che attinge il suo culmine nel sottofinale e nel finale, con l'interpretazione di Bradley Cooper, fotografo protagonista, di Leslie Bibb, la"novia", di Vinnie Jones come supervilain che lavora con carne di cui all'inizio non sappiamo né modalità di preparazione nè tantomeno destinazione, ma anche di un'inedita Brooke Shields, al suo ritorno al cinema, nella parte della famosa gallerista che il fotrografo aspirante al successo cerca di convincere dell'orginalità delle proprie opere. Robb Willamson e Johnaes Kobike hanno scritto delle musiche estrramente adeguate al film, dove il"corredo"(espressione in realtà inadeguata e limitante)musicale è importantissimo, per creare la giusta atmosfera, per un'eopra nella quale, con il passare del tempo, ci si accorge che non si tratta di un mostro"umano", ma che siamo di fronte a qualcosa(più che a"qualcuno")di terribile e di estraneo a quanto l'esperienza, anche nell'accezione più ampia del ttermine, difficilmnete riesce a conoscere e"com-prendere". Il tratto, volendo investigare anche psicologicamente l'opera, è invero ben presente, sempre che si sappia fare attenzione a un progressivo décalage che all'inizio sembra quasi non presente ma che progressivamente si fa strada. Un film passato troppo presto"fuori sala", in quanto destinato prematuramente al mercato home-video. El Gato
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