Solo un padre |
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Un film di Luca Lucini.
Con Anna Foglietta, Claudia Pandolfi, Gianni Bisacca, Francesca Vettori, Sara D'Amario.
continua»
Commedia,
durata 93 min.
- Italia 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 28 novembre 2008.
MYMONETRO
Solo un padre
valutazione media:
2,49
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Per chi si accontentadi chiarialessandroFeedback: 3377 | altri commenti e recensioni di chiarialessandro |
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mercoledì 9 settembre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Soprattutto nella parte iniziale del lavoro troviamo una costruzione abbastanza articolata che, passo passo, riesce a spiegarci gli argini entro cui scorre una storia la quale perde però progressivamente ed eccessivamente di verosimiglianza: è credibile infatti che si chieda una informazione su una strada ad uno sconosciuto, un po’ meno che si incontri nuovamente al supermercato e che si riconosca anche, venendo pure a sapere che è amante dello jogging; ancora un po’ meno che il giorno seguente i due si incontrino mentre stanno correndo; ancora ancora meno che lo sconosciuto abbia una bella donna innamorata di lui, la quale vorrebbe offrirgliela sul classico vassoio d’argento (ma la storia, nel momento in cui viene inserito il dilemma di una scelta tra due donne è come un cibo che, opportunamente condito, acquista sapore); di nuovo meno che il nostro protagonista riesca a pisciare sulla testa del gatto dell’innamorata che, guarda caso, era sgattaiolato nel bagno insieme all’incontinente; di nuovo meno che uno dei migliori amici di Luca si porti a letto al primo colpo l’innamorata quando aveva ancora le ciglia bagnate dalle lacrime per il rifiuto di Argentero; ancora un pochino meno che il solito sconosciuto (guarda caso medico) passi davanti alla casa della prima donna di cui sopra proprio nel momento in cui la stanno caricando sull’ambulanza e che lui riesca a salvarle la vita praticandole ripetuti massaggi cardiaci (mi sembrava la pubblicità di un amaro in cui assistiamo immancabilmente al salvataggio, nell’ultimo secondo possibile, di qualcosa di estremamente prezioso) scordandosi peraltro in macchina l’amatissima figlioletta (senza però che nessuno dei numerosi presenti se ne accorgesse, in modo tale da alzare in modo notevole il tasso di pathos). Diane, da parte sua, ci mette un’espressività innata accompagnata da una dolcezza magica; Luca, al contrario, mi sembra freddo, legnoso, inespressivo. Ma è chiaro che sia solo una mia sensazione.
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