Riflessi di paura

Sutherland è un ottimo attore che, nonostante un padre importante ha deciso di portare avanti la sua carriera come un attore tra tanti. Ha sempre dimostrato di essere un eccellente artista e, in quest'ultimo lavoro cinematografico mette in evidenza doti professionali eccellenti. Mi è piaciuto tutto di questo film, dalla fotografia alla sceneggiatura, agli attori. Anche se non eccezionalmente originale, in un certo senso lo diventa solo per lo spessore dell'attore che ne interpreta il ruolo originale e porta avanti con grande classe e capacità di recitazione un ruolo che, alla fine, non è poi così scontato come potrebbe apparire. Nessun belloccio, niente vere ovvietà, solo un uomo normale dalla vita colma di simulacri di un passato molto ostico. Quindi, niente di scontato in una trama forse già vista ma in questo caso nuova, rivoluzionaria nella sua semplicità. Tutti noi spettatori veniamo catapultati in questa storia di un orrore, di un male grande : una specie di metà oscura - la nostra in primis- che, dinanzi a dolori e tragedie personali, utilizza la nostra immagine riflessa in uno specchio per mostrare e mostrarci il lato oscuro di noi stessi. Il contrario diviene il diritto...Visto per caso, ma sicuramente molto apprezzato, ho potuto gradire in toto la trama, la regia, il lavoro in tutta la sua completezza. Sicuramente, se non un capolavoro, questo film è da vedere e da...ragionare sui fantasmi che popolano la nostra anima.