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Gran spreco di mezzi t ecnici e di interpreti di rango in questo"Vantage Point"(Pete Travis, sceneggiatura di Barry Levy, 2008)in cui un summit mondiale si svolge a Salamanca(credo non si sia mai svolto nulla di simile, cola', ma questo non importa, anzi sarebbe interessante ipotizzare qualcosa di simile), icon relative prospettive diverse, nelle diverse realizzazioni appunto tramite video e tramite cellulare, dove i punti di vista diversi ci danno diverse intepretazioni del"reale", che, ovviamente, non e'"reale", essendo stato relaizzato quale"ammonimento"di registi e sceneggiatori(e produttori) made in the USA per ammonire il mondo dicendogli che non devono permettersi di minacciare il mondo monoplare, a guida USA, in quanto"vigiliamo"... Prospettive diverse, non dal punto di vista politico, ma solo da quelllo ottico.realizzativo, che ci mostrnao come in realta'...qui sara'melgio fermarsi, lascinado liberta'all'eventuale spettatore di vedere e capire come si sono relamente svolti i fatti. Decisamente notevole a livello tecnico, quesot flm ricade invece nei luoghi comuni, sul piano della "fattualita'", con gli/lke intepreti, anche di noteovle livello(da Dennis Quaid a Matthew Fox, da Forrest Whitaker a William Hurt, da Sigourney Weawert a Zoe Saldana e via dicendo, dove, anche se alcuni noimi non li conosco, non so associarli ai volti, so che si tratta di un cast com,unque di rilievo), e'induibbio che il film, girato chiaramente dopo l'11 settembre 2001, come ovvio visto che e' del 2008, ma in pieno" coflitto-vendetta"contro chi aveva programmato quell'attentato e altre azioni "varie", sia stato concepito e poi realizzato in funzione di monto contro chi voglia"permettersi"di proporre un ordine mondiale diverso da quello esistente, appnto. Come dire, in altri termini. "State attenti a fare sciocchezze, perche'in ogni caso vi staneremo uccidendovi". Un tratot evidente, poi, e'la dromologia(La velocita'"trascinante"di tuttto il fim, dalle corse in macchina a quelle a piedi), a tratti insopportabile, almeno a chi abbia un tipo di formazione diversa da qella proposta e non sia nato, forse, a ridosso dell'ann 2000. UN film che, concepto e rwalizzaot diversamente, avrenbbe offerto spunti dir riflessione, ma che, sic stantibus rebus, rimane"prigioniero di se'stesso". Eugen
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