yoshi
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mercoledì 8 aprile 2009
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rivisto in italia, un capolavoro
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Ribadisco quello che ho pensato quando l'ho visto per la prima volta in Giappone. Questo film e' un assoluto capolavoro, certo piu' "leggibile" di altri come la Citta' Incantata ed il Castello Errante di Howl, ma pur sempre un capolavoro firmato Miyazaki. Sono rimasto anche soddisfatto del doppiaggio italiano, che mi ha colpito per le traduzioni e voci molto fedeli alle originali.
Sono rimasto deluso invece del fatto che un opera del genere non abbia avuto la giusta attenzione nel nostro paese, con orari assurdi, poca gente in sala ed un immeritato scarso successo. Davvero una vergogna, per il pubblico italiano che preferisce dare incassi da record a film come "Natale a.." quando e' con questi che bisognerebbe disertarla la sala!
Per lo meno Ponyo gli incassi da record gli ha ricevuti comunque in Giappone, dove personalmente ho visto code kilometriche in attesa di vedere il film con una sensibilita' ed un entusiasmo che qui ancora non esiste, se non tra i veri e pochi appassionati.
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Ribadisco quello che ho pensato quando l'ho visto per la prima volta in Giappone. Questo film e' un assoluto capolavoro, certo piu' "leggibile" di altri come la Citta' Incantata ed il Castello Errante di Howl, ma pur sempre un capolavoro firmato Miyazaki. Sono rimasto anche soddisfatto del doppiaggio italiano, che mi ha colpito per le traduzioni e voci molto fedeli alle originali.
Sono rimasto deluso invece del fatto che un opera del genere non abbia avuto la giusta attenzione nel nostro paese, con orari assurdi, poca gente in sala ed un immeritato scarso successo. Davvero una vergogna, per il pubblico italiano che preferisce dare incassi da record a film come "Natale a.." quando e' con questi che bisognerebbe disertarla la sala!
Per lo meno Ponyo gli incassi da record gli ha ricevuti comunque in Giappone, dove personalmente ho visto code kilometriche in attesa di vedere il film con una sensibilita' ed un entusiasmo che qui ancora non esiste, se non tra i veri e pochi appassionati. Un vero peccato.
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[+] una tenera favola che incanta e fa riflettere
(di antonio montefalcone)
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doja87
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venerdì 20 marzo 2009
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scabroso!!!
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Sò che dal titolo sembra che voglia criticare pesantemete il film, anche se sarebbe meglio chiamarlo opera d'arte, ma quello che voglio assolutamente blastare è la distibuzione cinematografica!!!
Sono una grandissima appassionata dei capolavori di Miyazaki, sono riuscita a vedere gli ultimi due al cinema, e fortunatamente fin'ora sono riuscita avederli in sale più che decenti e ad orari normali... Fino ad oggi!!!
Infatti dopo giorni e giorni di estenuante ricerca, dove vi giuro che non riuscivo a sapere dove uscisse Ponyo a Pisa, finalmente stamani sono uscite le sale dove lo proiettano ed a pisa lo fanno vedere SOLO al Cinema Nuovo (che si poteva chiamare tale solo all'apertura, come minimo 15 anni fa), un cinema con una sola sala dove l'audio va ad intermittenza, la pellicola salta ogni 20minuti e le poltrone puzzano di urina e altro.
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Sò che dal titolo sembra che voglia criticare pesantemete il film, anche se sarebbe meglio chiamarlo opera d'arte, ma quello che voglio assolutamente blastare è la distibuzione cinematografica!!!
Sono una grandissima appassionata dei capolavori di Miyazaki, sono riuscita a vedere gli ultimi due al cinema, e fortunatamente fin'ora sono riuscita avederli in sale più che decenti e ad orari normali... Fino ad oggi!!!
Infatti dopo giorni e giorni di estenuante ricerca, dove vi giuro che non riuscivo a sapere dove uscisse Ponyo a Pisa, finalmente stamani sono uscite le sale dove lo proiettano ed a pisa lo fanno vedere SOLO al Cinema Nuovo (che si poteva chiamare tale solo all'apertura, come minimo 15 anni fa), un cinema con una sola sala dove l'audio va ad intermittenza, la pellicola salta ogni 20minuti e le poltrone puzzano di urina e altro...
E soprattutto non capisco come i direttori dei cinema non riescano ad arrivare alla conclusione che solo per il fatto che è un cartone animato non necessariamente deve essere visto SOLO da bambini, quindi in orari SOLO pomeridiani o al limite prima serata!!! Come pensano che una persona comune, che va a lavoro fino alle 7.30 possa tornare a casa, prendere l'auto, farsi più di mezz'ora di macchina e ruiscire ad arrivare alle 20.10 al cinema????
Sono completamente folli!!! E poi si mieravigliano che la gente scarica film da emule, per forza!!!! Fra 1pò li vedi meglio così che andando al cinema, almeno spendi meno, sia in fatica che in denaro!!!
A parte tutto, la passione fa fare cose assurde, quindi troveò il modo di andarci, anche se ci sono decine di bambini che urlano come pazzi e saltano sulle sedie...
Speriamo che alla prossima vada meglio!!!!
Buona visione, per chi riesce=)
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ciun24
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venerdì 10 aprile 2009
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stupendo
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Uno dei pochi o forse l'unico "film capolavoro" che ho dato.
Anche se adatto a piccoli sono rimasto piu che stupito nel vedere il senso del film,il messaggio che vuole trasmettere e la bravura di Miyazaki nel farlo.In oltre molto colorato,spensierato e principalmene in questo caso adatto a non solo piccoli ma a qualunque eta'.Purtroppo son rimasto un po' "stranito" dal poco successo che ha avuto in Italia,questo dimostra che ormai molta gente non ama piu vedere dei film sensati ma preferisce generi semplici,banali come ripeto sempre la maggior parte dei film italiani.
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laura
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sabato 21 marzo 2009
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brunilde!
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Un'esposione di fantasia che ti fa sognare ad occhi aperti, immaginare ciò che non esiste andando oltre la realtà...e chi davvero riesce a vedere quello che i grandi non vedono se non i bambini?Il grande Hayao Miyazaki, attraverso la magica storia di Ponyo e Sosuke, entusiasma i più piccoli e fà tornar bambini i più grandi. E' questa la più grande capacità del Maesto, quella di farci vedere ciò che noi abbiamo visto solo nei sogni per riportarci alla fanciullezza, non nascondendoci però la cruda realtà. Infatti rimane un doppio livello di lettura del film, la trama semplice ci fà capire come sia fatto su misura per un bimbo ma al tempo stesso altri riferimenti, come il tema ambientale ripreso anche in altri suoi movies, rimangono comprensibili solo agli adulti.
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Un'esposione di fantasia che ti fa sognare ad occhi aperti, immaginare ciò che non esiste andando oltre la realtà...e chi davvero riesce a vedere quello che i grandi non vedono se non i bambini?Il grande Hayao Miyazaki, attraverso la magica storia di Ponyo e Sosuke, entusiasma i più piccoli e fà tornar bambini i più grandi. E' questa la più grande capacità del Maesto, quella di farci vedere ciò che noi abbiamo visto solo nei sogni per riportarci alla fanciullezza, non nascondendoci però la cruda realtà. Infatti rimane un doppio livello di lettura del film, la trama semplice ci fà capire come sia fatto su misura per un bimbo ma al tempo stesso altri riferimenti, come il tema ambientale ripreso anche in altri suoi movies, rimangono comprensibili solo agli adulti.
Disegni a mano meravigliosi, ambientazione tipica giapponese, musiche da brivido, un'attenzione ai dettagli impressionante, dialoghi semplici ma mai banali. Ho letto di qualcuno che è rimasto deluso perchè "meno complesso" e "più per bambini" rispetto ad altri film dello stesso regista, ma il vero appassionato è chi osserva (non solo guarda) il film, si immedesima e comprende il vero intento di Miyazaki in ogni suo capolavoro.
Da non perdere!
PS. a maggio dovrebbe uscire nelle sale un'altro lavoro dello studio Ghibli del 1986, Il mio vicino di casa Totorò, finalmente tradotto in italiano. Se vi è piaciuto Ponyo non potete perdervi Totorò!
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(di fabiusz)
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fabietto
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martedì 24 marzo 2009
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a ponyo piace il prosciutto
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Una favola per bambini, colorata, spensierata e piena di fantasia.
Una favola per bambini con una forza dirompente tale da appassionare ed emozionare chiunque, aldilà dell′età biologica (o mentale a volte).
Guardando questo film superficialmente traspae una storia a-logica, comprensibile solo dalla fantasia non rigorosa di un bambino. A ben vedere, ad esempio rigirandosi nelle profondità marine, la forza del mare di Ponyo si pone perfettamente a proprio agio nelle leggi (fisiche e non) che regolano la nostra società.
Da qualsiasi punto di vista, Ponyo ti tocca ... e sullo sfondo ben nascosta (o forse no) sui fondali di un mare superficialmente cristallino la nostra spazzatura ci prende per mano e ci riporta alla realtà.
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Una favola per bambini, colorata, spensierata e piena di fantasia.
Una favola per bambini con una forza dirompente tale da appassionare ed emozionare chiunque, aldilà dell′età biologica (o mentale a volte).
Guardando questo film superficialmente traspae una storia a-logica, comprensibile solo dalla fantasia non rigorosa di un bambino. A ben vedere, ad esempio rigirandosi nelle profondità marine, la forza del mare di Ponyo si pone perfettamente a proprio agio nelle leggi (fisiche e non) che regolano la nostra società.
Da qualsiasi punto di vista, Ponyo ti tocca ... e sullo sfondo ben nascosta (o forse no) sui fondali di un mare superficialmente cristallino la nostra spazzatura ci prende per mano e ci riporta alla realtà.
Troppe parole, basterebbe solo del prosciutto per gustarsi questo film meraviglioso.
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kamo85
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venerdì 3 aprile 2009
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ponyo risveglia il nostro bimbo dentro
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Ponyo è una pesciolina rossa dalla faccia umana, "tonda tonda e sofficiosa" (per citare la simpaticissima canzoncina dei titoli di coda che trovate sotto) che un giorno si allontana dalla sua casa e finisce in un barattolo di vetro sulla riva. Il piccolo Suske le salva la vita, e tra i due nasce una tenera amicizia sfumata dall'amore, a cui neanche le divinità del mare potranno opporsi. Solo Suske dimostrando il suo coraggio permetterà a Ponyo di diventare una vera bambina e di salvare la mamma e i suoi amici da uno tsunami che ha allagato il villaggio...
Ogni volta che vede la luce una nuova creatura di Hayao Miyazaki, entro in ansia come un bambino che aspetta di scartare il regalo di Natale.
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Ponyo è una pesciolina rossa dalla faccia umana, "tonda tonda e sofficiosa" (per citare la simpaticissima canzoncina dei titoli di coda che trovate sotto) che un giorno si allontana dalla sua casa e finisce in un barattolo di vetro sulla riva. Il piccolo Suske le salva la vita, e tra i due nasce una tenera amicizia sfumata dall'amore, a cui neanche le divinità del mare potranno opporsi. Solo Suske dimostrando il suo coraggio permetterà a Ponyo di diventare una vera bambina e di salvare la mamma e i suoi amici da uno tsunami che ha allagato il villaggio...
Ogni volta che vede la luce una nuova creatura di Hayao Miyazaki, entro in ansia come un bambino che aspetta di scartare il regalo di Natale...
Si perchè il maestro ha tra i più grandi pregi quello di proporci un immaginario fanastico, delle suggestioni visive, codificate attraverso tematiche classiche della sua cinematografia (l'nquinamento della natura, il rapporto tra anziani e giovani, l'amicizia, il percorso verso l'età adulta attraverso delle prove) che ci mettono in contatto con l'io più nascosto e incontaminato, con quel bimbo che dorme dentro ognuno di noi. E in "Ponyo sulla scogliera" questo concetto trova la sua massima esaltazione. La voluta semplificazione dei tratti grafici e dei sublimi colori pastello, l'abbassamento dell'età anagrafica dei protagonisti e la semplificazione delle tematiche invece di impoverire la pellicola, arricchiscono il tocco magico e incantatore delle sue storie. In più grazie all'ambientazione marittima, conosciamo la rappresentazione spaventosa della forza oceanica, della paura dello tsunami e della sua raffigurazione divina...elementi sicuramente estranei alla nostra cultura.
Un connubio di ispirazioni occidentali (è difficile non pensare alla "Sirenetta" di Andersen - e non di Walt Disney ci tiene a precisare il maestro, perchè è una versione troppo buonista- ), di elementi della mitologia orientale (la rappresentazione divina del mare sotto la figura del "Madre del Mare"), di candore e poesia che fanno di "Ponyo sulla scogliera" una pellicola che è un toccasana per l'anima e il cuore. Da STRAVEDERE!!!! [Voglio il peluche di Ponyo con la faccina snob vi prego ditemi dove si trova]
Ora non ci resta che aspettare l'arrivo de "Il mio vicino Totoro" finalmente in italiano al cinema.
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laurence316
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martedì 16 settembre 2014
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il ritorno del maestro
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Voto reale: 3 e mezzo. Dopo capolavori assoluti come La città incantata e Il castello errante di Howl, ma anche Principessa Mononoke, il più grande Maestro dell'animazione mondiale torna con un nuovo, delicato film, non un capolavoro, ma pervaso dalla solita aura magica e poetica tipica del regista, capace come nessun'altro di creare autentici capolavori fatti a mano, da tratti sottili e con degli sfondi da lasciare a bocca aperta. In piena era di CGI lo Studio Ghibli, e di conseguenza il suo fondatore, continuano comunque a produrre questi piccoli gioielli del genere, talmente curati nei minimi dettagli da far impallidire le produzioni al computer.
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Voto reale: 3 e mezzo. Dopo capolavori assoluti come La città incantata e Il castello errante di Howl, ma anche Principessa Mononoke, il più grande Maestro dell'animazione mondiale torna con un nuovo, delicato film, non un capolavoro, ma pervaso dalla solita aura magica e poetica tipica del regista, capace come nessun'altro di creare autentici capolavori fatti a mano, da tratti sottili e con degli sfondi da lasciare a bocca aperta. In piena era di CGI lo Studio Ghibli, e di conseguenza il suo fondatore, continuano comunque a produrre questi piccoli gioielli del genere, talmente curati nei minimi dettagli da far impallidire le produzioni al computer. E nonostante Ponyo non sia di certo il suo miglior film, e nonostante sia forse il suo "peggiore" (in senso buono: sempre meglio di tanta altra roba che gira per i cinema), presenta ugualmente queste caratteristiche, accompagnate da una trama semplice e lineare, perfetta per i bambini, ma non banale e assolutamente non melensa né prolissa né ridicola (termine in cui si inciampa spesso parlando invece per esempio della Disney), con morale incorporata e con una lunga serie di personaggi ben caratterizzati (come sempre), dal protagonista Sosuke a Ponyo a Risa a Fujimoto alla Grande Madre alle ospiti della casa di riposo. Sono presenti anche tutte le tematiche cara al regista, su tutte l'ecologismo, con un messaggio che forse farebbe bene essere assimilato dai bambini ma anche dagli adulti che si siano rassegnati a come stanno le cose. E' un film delicato ma profondo, piacevole e figurativamente impressionante (una per tutte la scena in cui Ponyo e Sosuke, con la loro barca pop pop "ingrandita", attraversano le strade allagate, in cui nuotano pesci di ogni tipo: un tripudio di colore e magia). Miyazaki mette al lavoro, come anche lui stesso, più di 70 disegnatori per 2 anni per creare 170.000 disegni, un record, che fanno dello Studio Ghibli l'ultimo studio d'animazione a non ricorrere alla grafica computerizzata. Riuscendo comunque a creare dei capolavori, chi più e chi meno. Alla faccia di Disney, Dreamworks e anche della PIxar. Ovviamente incredibile successo praticamente solo in Giappone, mentre passato quasi inosservato qui in Italia, non è uno dei più importanti film del regista, ma resta comunque un'interessante, divertente, simpatica tappa nella sua lunga carriera, forse più adatta al pubblico occidentale (e soprattutto ai bambini) di altre opere molto più complesse del Maestro.
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alessio.sushi
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mercoledì 27 luglio 2011
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la fiaba per tutte le età
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La bellezza di questo film, a mio parere, sta nel fatto che ad ogni età lascia sempre qualcosa di significativo. Per un bambino è un racconto spensierato, divertente, basato sull'amore, con personaggi estremamente originali, per un adulto, invece, la pellicola è ricolma di spunti di riflessione. Personalmente l'animazione dell'occidente, guidata dalla rivoluzione del digitale, non riesce, nonostante le più avanzate innovazioni, a produrre opere del genere. Probabilmente, però, anche il pubblico occidentale non è capace di comprenderne a pieno il messaggio, visto lo scarso successo, almeno qui in Italia. Questo dispiace ma al tempo stesso è motivo di orgoglio.
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La bellezza di questo film, a mio parere, sta nel fatto che ad ogni età lascia sempre qualcosa di significativo. Per un bambino è un racconto spensierato, divertente, basato sull'amore, con personaggi estremamente originali, per un adulto, invece, la pellicola è ricolma di spunti di riflessione. Personalmente l'animazione dell'occidente, guidata dalla rivoluzione del digitale, non riesce, nonostante le più avanzate innovazioni, a produrre opere del genere. Probabilmente, però, anche il pubblico occidentale non è capace di comprenderne a pieno il messaggio, visto lo scarso successo, almeno qui in Italia. Questo dispiace ma al tempo stesso è motivo di orgoglio. Sì, perché mi sento orgoglioso di aver scelto di vedere un film del genere piuttosto che passare una serata con la solita spazzatura.
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classe c
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giovedì 17 febbraio 2011
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sulla scogliera assieme a ponyo
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Bellissimo film di Miyazki in cui al centro della vicenda sta l'incontro tra la piccola Ponyo, creatura del mare che vuole diventare umana a tutti i costi, e Sosuke, un bambino di cinque anni che vive con la madre sulla scogliera di un promontorio. L'incontro tra i due trasformerà il paese di Sosuke immergendolo in un mare abitato da pesci preistorici e dove l'innocente magia di Ponyo avrà un ruolo determinante. Realizzato con disegni tradizionali questo film d'animazione possiede tutti gli ingredienti per piacere ai piccoli come ai grandi. I più piccini si potranno immedesimare nei protagonisti e resteranno affascinati dalla magica spettacolarità visiva dei disegni, mentre gli adulti apprezzeranno la solidità della sceneggiatura e la caratterizzazione tridimensionale dei personaggi.
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Bellissimo film di Miyazki in cui al centro della vicenda sta l'incontro tra la piccola Ponyo, creatura del mare che vuole diventare umana a tutti i costi, e Sosuke, un bambino di cinque anni che vive con la madre sulla scogliera di un promontorio. L'incontro tra i due trasformerà il paese di Sosuke immergendolo in un mare abitato da pesci preistorici e dove l'innocente magia di Ponyo avrà un ruolo determinante. Realizzato con disegni tradizionali questo film d'animazione possiede tutti gli ingredienti per piacere ai piccoli come ai grandi. I più piccini si potranno immedesimare nei protagonisti e resteranno affascinati dalla magica spettacolarità visiva dei disegni, mentre gli adulti apprezzeranno la solidità della sceneggiatura e la caratterizzazione tridimensionale dei personaggi.
Nei cento minuti di durata del film si resta impressionati dalla fantasia che ha in dote l'autore, il quale, a quasi 70 anni, è in grado di creare mondi fantastici come nessuno è riuscito mai a fare; mondi modificati dalla forza dei sentimenti (e non dei sentimentalismi) puri e spontanei proprio come i desideri e le azioni dei piccoli Ponyo e Sosuke.
Purtroppo la scarsissima presenza di pubblico, dovuta anche ad una esigua distribuzione della pellicola, nel nostro paese dimostra che in Italia non si è ancora pronti a ricevere emozioni genuine e vere da un film d'animazione, a meno che questo non provenga dagli states e che non sia ricco di effetti speciali e realizzato in computer grafica.
Grazie Miyazaki per averci preso per mano ed averci accompagnato sulla scogliera a conoscere Ponyo.
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andrea levorato
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venerdì 9 settembre 2011
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meno potenza visiva ma è pur sempre miyazaki
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Ponyo sulla scogliera ***1/2
Produzione: Giappone 2008
Genere: Animazione, Fantastico
Regia: Hayao Miyazaki
Trama:
Un giorno Brunilde, un simpatico pesciolino rosso, si spinge troppo in superficie e si arena. Viene salvato da un bambino di circa 5 anni, Sosuke, che lo battezza Ponyo. Il tenero animaletto viene, però, riportato con la forza in mare da uno stregone che si considera suo padre. Ponyo si trasformerà in una bambina per tornare dal suo salvatore.
Mini recensione:
Un disegno più soffice ed una storia più infantile, caratterizzano l’ultima fatica di Miyazaki.
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Ponyo sulla scogliera ***1/2
Produzione: Giappone 2008
Genere: Animazione, Fantastico
Regia: Hayao Miyazaki
Trama:
Un giorno Brunilde, un simpatico pesciolino rosso, si spinge troppo in superficie e si arena. Viene salvato da un bambino di circa 5 anni, Sosuke, che lo battezza Ponyo. Il tenero animaletto viene, però, riportato con la forza in mare da uno stregone che si considera suo padre. Ponyo si trasformerà in una bambina per tornare dal suo salvatore.
Mini recensione:
Un disegno più soffice ed una storia più infantile, caratterizzano l’ultima fatica di Miyazaki. Un racconto inusuale che deve tanto a classici come “La sirenetta” ed “E.T. l’extra-terrestre”, che è pervaso dalla simpatia di Ponyo e da un romanticismo degno del capolavoro di Alfredson, “Lasciami entrare”. È stato snobbato un po’ da tutti, ma in verità è solo il film di Miyazaki più abbordabile per un pubblico infantile.
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