Pontypool |
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Con Stephen McHattie, Lisa Houle, Georgina Reilly, Hrant Alianak, Rick Roberts (II).
continua»
Horror,
durata 95 min.
- Canada 2008.
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di Gus da MoscaFeedback: 60 | altri commenti e recensioni di Gus da Mosca |
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sabato 18 luglio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Esiste un'articolazione di suoni estremamente pericolosa, che nessuno conosce, si nasconde nelle parole, nelle frasi, piu' in alcune che in altre. Articolare quei suoni senza volerlo e' dannosissimo: blocca definitivamente quella parte di cervello che usiamo per capire il linguaggio, la rende per sempre inservibile ! Puo' succedere a chiunque di pronunciare per sbaglio quei suoni: e' gia' successo a Pontypool, nella provincia Canadese, ed il film ce lo racconta. Bruce McDonald, gia' regista del superlativo corto sperimentale "The Tracey Fragments" con Ellen Page, mette a segno un'altra opera destinata a diventare un cult di riferimento, non soltanto per gli appassionati: un dramma da camera, girato in ambiente unico, dove c'e' spazio solo per le parole, le tantissime parole di Grant Mazzy al microfono della sua talking-radio "Six-sixty-the beacon". Il film cattura ad ogni secondo l'attenzione dello spettatore con un montaggio di immagine e di suono allo stato dell'arte, il resto lo fa la voce di Grant Mazzy, cioe' Stephen McHattie, realmente capace di sedurre ed ipnotizzare lo spettatore con la voce, conducendolo verso un'apocalisse del linguaggio, che diventa dissoluzione di ogni regola di convivenza civile. Un film dove non bisogna fermarsi al soggetto minimale, ma di cui va colta quell'idea che annida nel linguaggio, essenza dell'intelligenza umana, la "pericolosa" chiave che lo puo' annientare. Oltre la dinamica necessariamente schematica del film, c'e' un messaggio ben piu' profondo ed attualissimo sull'uso che ha assunto la parola nella comunicazione collettiva, che e' intelligenza distribuita. Consiglio la visione in lingua originale, visto che un frettoloso doppiaggio standard rischia di distruggere l'anima di questo bellissimo film, fatto esclusivamente di parole e di timbrica della voce...(... la parte finale e' bilingue con battute in francese ed inglese, essenziali per lo stile e per il messaggio del film).
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